Da quando abbiamo aperto questo
piccolo blog, abbiamo già vissuto più di una finale di Coppa di Norvegia, per
cui non c’è bisogno più di tanto di ripeterci ancora una volta: in Norvegia la
Coppa è roba seria, tremendamente seria, anche se vissuta come una grande festa. Nominalmente, il titolo di “campioni
di Norvegia” viene attribuito a chi vince la Coppa, non a chi vince il
campionato. E la finale di Coppa è una sorta di Superbowl in salsa nordica, con
la nazione che grossomodo si ferma come se dovesse assistere alla finale di un
mondiale. La magia della Coppa è questa: una competizione ultracentenaria (nata
nel 1902) che negli anni si è allargata fino a prevedere una partecipazione di
massa dei club di tutto il paese: se agli albori era riservata solo ai club del
sud, dal 1963, con i mezzi di comunicazione ormai in grado di gestire agilmente
i trasferimenti anche nelle zone più impervie del paese, è stata aperta alle
squadre di tutta la Norvegia, fino ad arrivare a fare iscrivere quasi tutte le
squadre di calcio del paese. Oggi questo spirito ecumenico non si è perso:
anche se solo le 79 squadre di Tippeligaen, Obosligaen e Second Division
accedono al primo turno, altre 188 squadre minori (quindi 267 in tutto, ma il numero varia di anno
in anno a seconda delle iscrizioni) hanno la possibilità di svolgere due turni
preliminari per prendere parte anche loro al primo turno. Come se in Italia
alle squadre di terza categoria fosse data la possibilità, superando un paio di
turni preliminari, di sfidare i club di serie A...
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Un sabato di festa a Oslo per i tifosi di Rosenborg e Sarpsborg 08. Qua ecco il concerto che Dag Ingebrigtsen e Torstein Flakne, due amatissimi musicisti di Trondheim (il primo milita nei TNT, il secondo è il mattatore degli Stage Dolls, gruppi molto apprezzati in città ma conosciuti anche nel resto della nazione), hanno tenuto al Lawo di Oslo per intrattenere i supporter del Rosenborg, che si sono divertiti come dei matti! (Foto Glen Musk da aftenposten.no) |