giovedì 29 settembre 2016

Tippeligaen 2016, 25° giornata: il Rosenborg è campione, bene il Brann, prima gioia per lo Start


Nella 25° giornata della Tippeligaen 2016 una notizia su tutte ottiene i titoli da prima pagina: il Rosenborg di Kåre Ingebrigtsen è campione di Norvegia! La notizia non è di certo una sorpresa, visto che dalla creazione del club di Trondheim, avvenuta nel 1917, per ben 24 volte i bianconeri sono arrivati sul tetto del massimo campionato nazionale, con la città del Sor-Trondelag divenuta ormai capitale del calcio norvegese. Senza contare inoltre il dominio di quest’anno: se dal punto di vista europeo le critiche mosse ai danni di questa squadra sono state molte e i risultati del tutto fallimentari, in Tippeligaen il percorso è stato al contrario lineare, crescente ed incontrastato. Eppure partire alla prima giornata con una sconfitta a Skien (1-0), contro l’Odd, poteva rappresentare un inaspettato quanto inesorabile cambio della guardia nel panorama calcistico di questo paese; ma, contro tutto e tutti, e contro la sfortuna e gli infortuni, il Rosenborg è stato unito e compatto, e le successive ventiquattro partite da imbattuto sono il frutto del magnifico lavoro svolto.

I festeggiamenti dello Start al gol di Sigurdsen contro l'Haugesund, gol che vale ai gialloneri la prima vittoria stagionale. Fonte: NTB Scanpix

sabato 24 settembre 2016

Notizia flash: il Rosenborg vince la Tippeligaen 2016



Vincendo per 1-3 a Molde (dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio per 1-0), il Rosenborg si aggiudica matematicamente la Tippeligaen 2016. “C’è qualcosa di meglio che vincere lo scudetto a Molde?”, si chiedono i gestori della pagina Facebook del Rosenborg: in effetti che il campionato sarebbe stato vinto dal Rosenborg era chiaro ormai da tempo, mancava solo l’ufficialità aritmetica, e il fatto che essa sia arrivata sul campo di una rivale storica come il Molde è una soddisfazione in più. Complimenti quindi al Rosenborg.

Immagine dalla pagina Facebook del Rosenborg

venerdì 23 settembre 2016

Coppa di Norvegia 2016, quarti di finale: il Tromsø sfiora l’impresa e si arrende solo ai rigori al Rosenborg; avanti anche Bodø, Godset e Kongsvinger



Mercoledì sera a Tromsø si è accesa in cielo, attorno alle 21:30, una magnifica aurora boreale: questo incredibile spettacolo della natura, ancorché meraviglioso, sarà tuttavia passato inosservato alla maggior parte della popolazione della città, buona parte della quale era incollata alle televisioni, se non accorsa direttamente sugli spalti dell’Alfheim Stadion, gremito quasi del tutto di un tifo caldo e passionale che ha infiammato la sfida sin dall’ingresso in campo delle squadre con una coreografia pirotecnica che ha dato un’ottima proporzione dell’importanza della partita in procinto di svolgersi. A Tromsø erano infatti arrivati i campioni del Rosenborg per il quarto di finale di Coppa di Norvegia, come sempre a eliminazione diretta. Poco importa, quindi, che il Rosenborg, primissimo in classifica, abbia ventinove punti in più del Tromsø (59 contro 30, praticamente il doppio): in queste partite qua cosa si è fatto nel corso della stagione non conta nulla, conta solo vincere: chi vince va avanti, chi perde è fuori, anche se ha già praticamente vinto il campionato.

Un po’ abbacchiato dopo la sconfitta ai rigori contro il Rosenborg, Thomas Lehne Olsen del Tromsø si concede all’abbraccio di giovani tifosi, che si complimentano con lui per l’impresa sfiorata dalla sua squadra e lo consolano accarezzandogli la testa (foto Eivind Rinde dalla pagina Facebook del Tromsø)

mercoledì 21 settembre 2016

Coppa di Norvegia 2016, si giocano i quarti di finale: il Tromsø prova a detronizzare il Rosenborg



La Tippeligaen appassiona ma non c’è niente da fare, la vera magia del calcio norvegese è nelle partite di Coppa di Norvegia: diversamente che nei campionati più importanti, da queste parti infatti la Coppa nazionale gode di un seguito anche maggiore del campionato, sarà per la magia dell’eliminazione diretta sempre su gara secca, sarà per l’ampio numero di partecipanti che in teoria consente pure alle squadre amatoriali di sfidare le big e impadronirsi di un trofeo che vale tantissimo, ben più dell’accesso all’Europa League a cui dà diritto – e che non è poco. Se la finale, come ripetiamo da anni, è una sorta di Superbowl norvegese che paralizza la nazione, i turni precedenti generano ovviamente meno interesse ma sono lo stesso seguiti in modo spasmodico dagli appassionati di calcio, soprattutto dai tifosi delle squadre coinvolte, che, se non vanno direttamente allo stadio, spesso si riuniscono in gruppi di ascolto nelle case private – o nei locali, specialmente nelle città più grandi – e guardano la partita in compagnia. Specialmente negli ultimi turni, che oltre a essere i più importanti si giocano quando la stagione inizia a farsi più rigida, si crea una bella atmosfera: pensateci, fuori è buio, fa freddo, magari nevica, e voi siete nel calduccio della vostra casetta di legno, insieme ai vostri migliori amici a guardare un’importante partita della vostra squadra del cuore. Sono situazioni in cui si vince anche quando si perde, no?

Manifesto pubblicitario della sfida di stasera tra Tromsø e Rosenborg (immagine dalla pagina Facebook del Tromsø)

martedì 20 settembre 2016

Tippeligaen 2016, 24° giornata: crollo a sorpresa per l’Odd, il Rosenborg è a un punto dal titolo


Giornata numero 24 di questa Tippeligaen ed è già tempo di verdetti, o quasi, perché la prima della classe quest’anno ha fatto le cose in grande, mentre le inseguitrici non sono riuscite a organizzare un’adeguata contraerea allo strapotere della capolista: pensate che mancano ancora sei giornate dalla fine e il Rosenborg è già a un solo punto dalla conquista del campionato. A sancirlo è stata la partita sulla carta più facile per la capolista che, da squadra con più vittorie del torneo, si è trovata a sfidare in casa quella con meno vittorie – anzi quella senza vittorie – lo Start. Non ci si poteva aspettare nient’altro che una goleada...

Un’azione di Rosenborg-Start (foto Thomas Karlsen/Karlsen Foto dalla pagina Facebook del Rosenborg)

lunedì 12 settembre 2016

Tippeligaen 2016, 23° giornata: il Rosenborg batte lo Stabæk solo nel finale e continua la corsa verso il titolo



Rispetto a quanto si poteva prevedere, forse è stata diversa la sceneggiatura ma non il finale: il Rosenborg espugna il campo dello Stabæk e fa un altro passo verso la conquista della Tippeligaen 2016. Certo, sul campo della penultima in classifica ci si poteva aspettare che la capolista si esibisse in una prestazione sontuosa che mettesse a tacere le velleità degli avversari sin dalle prime battute. Invece il match che ne viene fuori è scialbo e piuttosto avaro di emozioni: fino quasi alla fine, si contano soltanto due vere occasioni da gol, una nel primo tempo per lo Stabæk, che manda Moussa Njie a tu per tu contro il portiere ospite Adam Larsen Kwarasey, bravo a fermare l’avversario con un intervento rude ma corretto, e una per il Rosenborg, allorché su azione di calcio d’angolo Anders Konradsen non riesce per un niente a correggere di testa in rete a portiere battuto. Quando però la partita sembra ormai destinata a un pareggio a reti bianche, è proprio il portiere dello Stabæk, Sayouba Mandé, a combinarla grossa: all’85° Fredrik Midtsjø è bravo a rubare sulla trequarti un pallone interessante, il tiro che scocca dal suo destro da fuori area pare però tutt’altro che irresistibile; tuttavia Mandé, invece che bloccare la sfera o al limite deviarla in angolo, non riesce a far di meglio che a respingere proprio addosso dell’accorrente Mushaga Bakenga, che di certo, da buon vecchio marpione dell’area di rigore, non si fa pregare per buttare la palla in rete e sbloccare un match che sembrava inchiodato sullo 0-0. Di contropiede al 91° arriva anche il raddoppio del Rosenborg, con Mike Jensen che sfrutta abilmente una secca ripartenza dei suoi, trovando di nuovo la collaborazione di Mandé, non ineccepibile nemmeno in questo frangente.

Mattias Moström del Molde (a destra) e Haris Hajradinovic dell’Haugesund (a sinistra) lottano per il controllo del pallone durante la sfida di ieri sera che ha viste opposte le loro due squadre (foto NTB Scanpix da www.aftenposten.no)

lunedì 5 settembre 2016

Qualificazioni Mondiali 2018, 1° giornata: nessuno scampo a Oslo per la Norvegia contro la Germania


Nella prima giornata valida per le qualificazione al mondiale russo del 2018 sapevamo che la Norvegia avrebbe iniziato subito in salita il suo percorso, come se al Giro d’Italia la prima tappa fosse con arrivo sul monte Zoncolan. Joachim Löw aveva provato in tutti i modi a smorzare la pressione che si era creata sul suo gruppo affermando che la Norvegia era una buona squadra con molti giocatori impegnati in campionati esteri importanti, e su questo aveva ragione. Ma, dal punto di vista organizzativo e di atteggiamento, il team preparato da Per Mathias Høgmo non ha dimostrato di poter competere con i campioni del mondo, che non permettono mai di recuperare la palla ed organizzare la manovra.

King si dispera dopo l'errore. Fonte: pagina facebook della federazione norvegese.

domenica 4 settembre 2016

La Norvegia inizia stasera contro la Germania il cammino verso i Mondiali



Germania (posizione 4 del ranking Fifa), Irlanda del Nord (28), Repubblica Ceca (34), Azerbaigian (136) e San Marino (200): per la Norvegia (50) si profila un girone di qualificazione potenzialmente diviso in due, con tre squadre a dominare la scena, due a navigare nei bassifondi della classifica. In mezzo ai due gruppi, proprio la Norvegia. Il quarto posto è quindi assolutamente alla portata, ma non servirebbe a un bel niente: qua solo la prima classificata è sicura di passare alla fase finale. La seconda classificata probabilmente farà un duro playoff, ma non ne avrà nemmeno la certezza: per l’esattezza, avrà l’89% di possibilità di accedervi perché delle seconde dei nove gironi europei solo le migliori otto (otto su nove, quindi appunto l’89%) spareggeranno tra loro per i rimanenti quattro posti assegnati alle europee.

Per-Mathias Høgmo durante la conferenza stampa di ieri (foto Ørn Borgen da aftenposten.no)

giovedì 1 settembre 2016

OBOS-ligaen 2016: il punto dopo 23 giornate


Dopo due terzi (più o meno) di stagione norvegese in cui abbiamo seguito con passione le vicende della Tippeligaen, è arrivata l’ora di dare un’occhiata al “piano di sotto”, alla serie B norvegese, che da un paio di anni ha smesso di chiamarsi Adeccoligaen per adottare – sempre per motivi di sponsorizzazione – il brand OBOS-ligaen. E se nella massima serie non è molto difficile individuare nel Rosenborg la strafavorita per la vittoria finale, per quanto riguarda la “cadetteria” il discorso è invece nettamente diverso, perché in 23 giornate gli avvicendamenti nella parte superiore della classifica sono stati numerosi e hanno riguardato sia squadre altisonanti, scese di recente dalla Tippeligaen e comunque accreditate sin dalla vigilia del titolo di favorite, sia da alcune sorprese, come il Kongsvinger neo-promosso dalla Second Division, reduce da un 2015 in cui fece ben 62 punti in 26 incontri, chiudendo con un eloquente +20 punti sulle più dirette inseguitrici del quarto gruppo di quel campionato.