venerdì 23 settembre 2016

Coppa di Norvegia 2016, quarti di finale: il Tromsø sfiora l’impresa e si arrende solo ai rigori al Rosenborg; avanti anche Bodø, Godset e Kongsvinger



Mercoledì sera a Tromsø si è accesa in cielo, attorno alle 21:30, una magnifica aurora boreale: questo incredibile spettacolo della natura, ancorché meraviglioso, sarà tuttavia passato inosservato alla maggior parte della popolazione della città, buona parte della quale era incollata alle televisioni, se non accorsa direttamente sugli spalti dell’Alfheim Stadion, gremito quasi del tutto di un tifo caldo e passionale che ha infiammato la sfida sin dall’ingresso in campo delle squadre con una coreografia pirotecnica che ha dato un’ottima proporzione dell’importanza della partita in procinto di svolgersi. A Tromsø erano infatti arrivati i campioni del Rosenborg per il quarto di finale di Coppa di Norvegia, come sempre a eliminazione diretta. Poco importa, quindi, che il Rosenborg, primissimo in classifica, abbia ventinove punti in più del Tromsø (59 contro 30, praticamente il doppio): in queste partite qua cosa si è fatto nel corso della stagione non conta nulla, conta solo vincere: chi vince va avanti, chi perde è fuori, anche se ha già praticamente vinto il campionato.

Un po’ abbacchiato dopo la sconfitta ai rigori contro il Rosenborg, Thomas Lehne Olsen del Tromsø si concede all’abbraccio di giovani tifosi, che si complimentano con lui per l’impresa sfiorata dalla sua squadra e lo consolano accarezzandogli la testa (foto Eivind Rinde dalla pagina Facebook del Tromsø)




E così all’Alfheim si respirava una buona dose di fiducia: ci si aspettava che in novanta minuti secchi, il Tromsø, che nel corso di una stagione non può certo tenere il passo dei quotatissimi avversari, potesse tenere testa al Rosenborg, soprattutto in casa. E in effetti, i pronostici faciloni di chi, classifica alla mano, sosteneva una vittoria in scioltezza dei bianconeri di Trondheim sono stati subito irrisi dallo spettacolo che si è svolto in campo, dove un Tromsø determinato e attento ha subito giocato alla pari contro un Rosenborg tutt’altro che infarcito di riserve e schierato col sublime tridente Christian Gytkjær-Pål André Helland- Elbasan Rashani – come sanno gli amanti del calcio norvegese, da queste parti la Coppa conta quasi più del campionato, quindi non è certo in sfide come queste che si fa turnover. Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa i padroni di casa alzano il ritmo e trovano in Thomas Lehne Olsen un ispirato finalizzatore, che prima colpisce un clamoroso palo di testa, poi con una botta al volo dal limite dell’area scaglia nella porta avversaria il gol dell’1-0 per il Tromsø.

Il momento clou della partita è proprio questo. Il Rosenborg vacilla e il Tromsø, che ha più volte la possibilità di sferrare il colpo di grazia, viene meno proprio nel momento più importante. Incredibile lo svarione del portiere ospite Adam Larsen Kwarasey, che, ricevuto un retropassaggio, consegna la sfera proprio sui piedi dell’accorrente Ulrik Yttergård Jenssen, che si ritrova quasi incredulo di fronte alla porta spalancata e, come se non avesse fatto in tempo a capire quanto golosa fosse l’occasione offertagli dalla sorte, cincischia quell’attimo di troppo che gli fa perdere il momento giusto e al momento del tiro sparacchia un colpo a salve addosso a un Kwarasey che sembrava già rassegnato a subire il gol del raddoppio.

Il Tromsø ha una ghiotta occasione anche con Jostein Gundersen, che in mischia si trova col pallone buono ma si va a infrangere nuovamente contro Kwarasey; il Rosenborg nel frattempo, anche se si affida solo ed esclusivamente a un Gytkjær che ora come ora in Norvegia è un lusso, riprende coraggio e prova a rifarsi sotto. Nell’inevitabile forcing finale, a tempo ormai scaduto, è lo stesso Gytkjær a resuscitare i suoi con un delizioso tocco di testa che scavalca l’incolpevole Filip Loncaric, trentenne portiere croato del Tromsø che su un pallone così avrebbe potuto fare qualcosa solo se avesse saputo volare. È il gol dell’1-1, risultato col quale finiscono i tempi regolamentari.

Più Rosenborg che Tromsø nei supplementari, del resto per il Tromsø dover continuare una sfida che sembrava già vinta è un’agonia, mentre per il Rosenborg trovarsi a poter giocare ancora una partita che pareva già persa è una botta di euforia. Alla fine però, quasi per caso, l’occasione più ghiotta dell’extra time è del Tromsø, anche se è tutta made in Rosenborg: su un pallone spiovente in area, l’ex di turno Tore Reginiussen svirgola di testa mandando la sfera all’indietro verso la propria porta e mettendo fuori causa Kwarasey; il più goffo dell’autogol viene evitato grazie al benevolo palo sul quale la palla sbatte prima di tornare tra le mani del portiere ospite, che con un sorriso manda scherzosamente a quel paese il compagno di squadra.

Si va ai rigori. Per il Tromsø, che ai rigori perse a sorpresa la finale del 2012 contro l’Hødd, non è un buon presagio. In quell’Hødd c’era anche Pål André Helland, che nella lotteria dei rigori segnò. È lui stavolta il primo a presentarsi sul dischetto, e neanche in questa occasione sbaglia. Dopo di lui si presenta un altro dei reduci di quella finale di quattro anni fa, Magnus Andersen: il suo tiro viene respinto con un bel tuffo da Kwarasey. È l’unico errore dal dischetto di tutta la sera: dopo di lui non sbaglia più nessuno (nemmeno Gytkjær, ça va sans dire) – il Rosenborg passa in semifinale. Onore al merito del Tromsø, che ha costretto i più forti avversari a sudarsi le sette camicie per passare il turno e che è arrivato a pochi minuti dalla vittoria al 90°. Onore però anche al Rosenborg che, almeno in Norvegia, non muore mai, e sa vincere anche sfide che sembravano già compromesse.



Molto meno equilibrio nell’altro quarto di mercoledì, dove il Bodø/Glimt, forte di una doppietta nel primo tempo di Vadim Manzon, “asfalta” per 4-0 uno spaurito Sarpsborg 08, liquefattosi come neve al sole nel momento di affrontare la partita più importante della stagione.



Marcus Pedersen decide con una doppietta a cavallo dei due tempi la sfida tra Strømsgodset e Vålerenga, vinta dai padroni di casa per 2-0 senza troppi patemi.



Più interessante la sfida tra le due compagini di OBOS-ligaen: il Kongsvinger, che in classifica ha dodici punti in meno degli avversari, sfrutta il fattore campo ed elimina la capolista Sandefjord, battuta per 2-1, guadagnandosi così lo storico accesso alle semifinali di Coppa, dove incontrerà, il 26 o il 27 ottobre, una tra Rosenborg, Strømsgodset e Bodø/Glimt. Ancora da definire gli accoppiamenti, è probabile comunque che il Rosenborg, unica squadra del lotto ad aver giocato in trasferta i quarti, giochi la semifinale al Lerkendal, il che gli darebbe una chance in più per qualificarsi alla finale del 20 novembre.



Coppa di Norvegia, quarti di finale
21/9: Bodø/Glimt - Sarpsborg 08 4-0 (2-0)
5° e 43° Vadim Manzon; 77° Patrick Berg, 90° Joachim Osvold
Tromsø - Rosenborg 1-1 dts (0-0, 1-1; 0-0, 0-0), 3-5 ai rig.
53° Thomas Lehne Olsen (T) [1-0], 90° Christian Gytkjær (R) [1-1]
22/9: Strømsgodset - Vålerenga 2-0 (1-0)
45° e 50° su rig. Marcus Pedersen
Kongsvinger – Sandefjord 2-1 (1-0)
8° Martin Ellingsen (K) [1-0]; 58° Kevin Larsen (S) [1-1], 70° Adem Güven (K) [2-1]

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