Mercoledì sera a Tromsø si è accesa in
cielo, attorno alle 21:30, una magnifica aurora boreale: questo incredibile
spettacolo della natura, ancorché meraviglioso, sarà tuttavia passato
inosservato alla maggior parte della popolazione della città, buona parte della
quale era incollata alle televisioni, se non accorsa direttamente sugli spalti
dell’Alfheim Stadion, gremito quasi del tutto di un tifo caldo e passionale che
ha infiammato la sfida sin dall’ingresso in campo delle squadre con una
coreografia pirotecnica che ha dato un’ottima proporzione dell’importanza della
partita in procinto di svolgersi. A Tromsø erano infatti arrivati i campioni del
Rosenborg per il quarto di finale di Coppa di Norvegia, come sempre a
eliminazione diretta. Poco importa, quindi, che il Rosenborg, primissimo in
classifica, abbia ventinove punti in più del Tromsø (59 contro 30, praticamente
il doppio): in queste partite qua cosa si è fatto nel corso della stagione non
conta nulla, conta solo vincere: chi vince va avanti, chi perde è fuori, anche
se ha già praticamente vinto il campionato.
E così all’Alfheim si respirava una
buona dose di fiducia: ci si aspettava che in novanta minuti secchi, il Tromsø,
che nel corso di una stagione non può certo tenere il passo dei quotatissimi
avversari, potesse tenere testa al Rosenborg, soprattutto in casa. E in
effetti, i pronostici faciloni di chi, classifica alla mano, sosteneva una
vittoria in scioltezza dei bianconeri di Trondheim sono stati subito irrisi
dallo spettacolo che si è svolto in campo, dove un Tromsø determinato e attento
ha subito giocato alla pari contro un Rosenborg tutt’altro che infarcito di
riserve e schierato col sublime tridente Christian Gytkjær-Pål André Helland-
Elbasan
Rashani – come sanno gli amanti del calcio norvegese, da queste parti la Coppa
conta quasi più del campionato, quindi non è certo in sfide come queste che si
fa turnover. Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa i padroni di casa
alzano il ritmo e trovano in Thomas Lehne Olsen un ispirato finalizzatore, che
prima colpisce un clamoroso palo di testa, poi con una botta al volo dal limite
dell’area scaglia nella porta avversaria il gol dell’1-0 per il Tromsø.
Il momento clou della partita è
proprio questo. Il Rosenborg vacilla e il Tromsø, che ha più volte la possibilità
di sferrare il colpo di grazia, viene meno proprio nel momento più importante.
Incredibile lo svarione del portiere ospite Adam Larsen Kwarasey, che, ricevuto
un retropassaggio, consegna la sfera proprio sui piedi dell’accorrente Ulrik
Yttergård Jenssen, che si ritrova quasi incredulo di fronte alla porta
spalancata e, come se non avesse fatto in tempo a capire quanto golosa fosse l’occasione
offertagli dalla sorte, cincischia quell’attimo di troppo che gli fa perdere il
momento giusto e al momento del tiro sparacchia un colpo a salve addosso a un
Kwarasey che sembrava già rassegnato a subire il gol del raddoppio.
Il Tromsø ha una ghiotta occasione
anche con Jostein Gundersen, che in mischia si trova col pallone buono ma si va
a infrangere nuovamente contro Kwarasey; il Rosenborg nel frattempo, anche se
si affida solo ed esclusivamente a un Gytkjær che ora come ora in Norvegia è un
lusso, riprende coraggio e prova a rifarsi sotto. Nell’inevitabile forcing
finale, a tempo ormai scaduto, è lo stesso Gytkjær a resuscitare i suoi con un
delizioso tocco di testa che scavalca l’incolpevole Filip Loncaric, trentenne
portiere croato del Tromsø che su un pallone così avrebbe potuto fare qualcosa
solo se avesse saputo volare. È il gol dell’1-1, risultato col quale finiscono
i tempi regolamentari.
Più Rosenborg che Tromsø nei
supplementari, del resto per il Tromsø dover continuare una sfida che sembrava
già vinta è un’agonia, mentre per il Rosenborg trovarsi a poter giocare ancora
una partita che pareva già persa è una botta di euforia. Alla fine però, quasi
per caso, l’occasione più ghiotta dell’extra time è del Tromsø, anche se è
tutta made in Rosenborg: su un
pallone spiovente in area, l’ex di turno Tore Reginiussen svirgola di testa
mandando la sfera all’indietro verso la propria porta e mettendo fuori causa
Kwarasey; il più goffo dell’autogol viene evitato grazie al benevolo palo sul
quale la palla sbatte prima di tornare tra le mani del portiere ospite, che con
un sorriso manda scherzosamente a quel paese il compagno di squadra.
Si va ai rigori. Per il Tromsø, che ai
rigori perse a sorpresa la finale del 2012 contro l’Hødd, non è un buon
presagio. In quell’Hødd c’era anche Pål André Helland, che nella lotteria dei
rigori segnò. È lui stavolta il primo a presentarsi sul dischetto, e neanche in
questa occasione sbaglia. Dopo di lui si presenta un altro dei reduci di quella
finale di quattro anni fa, Magnus Andersen: il suo tiro viene respinto con un
bel tuffo da Kwarasey. È l’unico errore dal dischetto di tutta la sera: dopo di
lui non sbaglia più nessuno (nemmeno Gytkjær, ça va sans dire) – il Rosenborg
passa in semifinale. Onore al merito del Tromsø, che ha costretto i più forti
avversari a sudarsi le sette camicie per passare il turno e che è arrivato a
pochi minuti dalla vittoria al 90°. Onore però anche al Rosenborg che, almeno
in Norvegia, non muore mai, e sa vincere anche sfide che sembravano già
compromesse.
Molto meno equilibrio nell’altro
quarto di mercoledì, dove il Bodø/Glimt, forte di una doppietta nel primo tempo
di Vadim Manzon, “asfalta” per 4-0 uno spaurito Sarpsborg 08, liquefattosi come
neve al sole nel momento di affrontare la partita più importante della
stagione.
Marcus Pedersen decide con una
doppietta a cavallo dei due tempi la sfida tra Strømsgodset e Vålerenga, vinta
dai padroni di casa per 2-0 senza troppi patemi.
Più interessante la sfida tra le due
compagini di OBOS-ligaen: il Kongsvinger, che in classifica ha dodici punti in
meno degli avversari, sfrutta il fattore campo ed elimina la capolista
Sandefjord, battuta per 2-1, guadagnandosi così lo storico accesso alle
semifinali di Coppa, dove incontrerà, il 26 o il 27 ottobre, una tra Rosenborg,
Strømsgodset e Bodø/Glimt. Ancora da definire gli accoppiamenti, è probabile
comunque che il Rosenborg, unica squadra del lotto ad aver giocato in trasferta
i quarti, giochi la semifinale al Lerkendal, il che gli darebbe una chance in
più per qualificarsi alla finale del 20 novembre.
Coppa
di Norvegia, quarti di finale
21/9: Bodø/Glimt - Sarpsborg 08 4-0
(2-0)
5°
e 43° Vadim Manzon; 77° Patrick Berg, 90° Joachim Osvold
Tromsø - Rosenborg 1-1 dts (0-0, 1-1;
0-0, 0-0), 3-5 ai rig.
53°
Thomas Lehne Olsen (T) [1-0], 90° Christian Gytkjær (R) [1-1]
22/9: Strømsgodset - Vålerenga 2-0
(1-0)
45°
e 50° su rig. Marcus Pedersen
Kongsvinger – Sandefjord 2-1 (1-0)
8° Martin
Ellingsen (K) [1-0]; 58° Kevin Larsen (S) [1-1], 70° Adem Güven (K) [2-1]
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