Da quando abbiamo aperto questo
piccolo blog, abbiamo già vissuto più di una finale di Coppa di Norvegia, per
cui non c’è bisogno più di tanto di ripeterci ancora una volta: in Norvegia la
Coppa è roba seria, tremendamente seria, anche se vissuta come una grande festa. Nominalmente, il titolo di “campioni
di Norvegia” viene attribuito a chi vince la Coppa, non a chi vince il
campionato. E la finale di Coppa è una sorta di Superbowl in salsa nordica, con
la nazione che grossomodo si ferma come se dovesse assistere alla finale di un
mondiale. La magia della Coppa è questa: una competizione ultracentenaria (nata
nel 1902) che negli anni si è allargata fino a prevedere una partecipazione di
massa dei club di tutto il paese: se agli albori era riservata solo ai club del
sud, dal 1963, con i mezzi di comunicazione ormai in grado di gestire agilmente
i trasferimenti anche nelle zone più impervie del paese, è stata aperta alle
squadre di tutta la Norvegia, fino ad arrivare a fare iscrivere quasi tutte le
squadre di calcio del paese. Oggi questo spirito ecumenico non si è perso:
anche se solo le 79 squadre di Tippeligaen, Obosligaen e Second Division
accedono al primo turno, altre 188 squadre minori (quindi 267 in tutto, ma il numero varia di anno
in anno a seconda delle iscrizioni) hanno la possibilità di svolgere due turni
preliminari per prendere parte anche loro al primo turno. Come se in Italia
alle squadre di terza categoria fosse data la possibilità, superando un paio di
turni preliminari, di sfidare i club di serie A...
Da sempre, la finale di Coppa è in
gara unica e in campo neutro. Prima della tardiva adozione dei calci di rigore
in caso di pareggio al termine dei supplementari (a fine anni ’90), in otto
occasioni è stato però necessario rigiocare la finale perché la prima era
terminata con un pareggio al 120° (l’ultima volta è successo nel 1995, quando
Rosenborg e Brann pareggiarono 1-1 in “gara 1” e dovettero ripetere la sfida
qualche giorno dopo, e la squadra di Trondheim vinse 3-1). Due di queste
gare-bis finirono anch’esse in pareggio e fu necessario addirittura ricorrere a
“gara 3” (successe nel nel 1945, quando il Lyn sconfisse 4-0 il Fredrikstad
dopo due 1-1, e nel 1965, quando lo Skeid batté il Frigg per 2-1 nell’unica
finale a oggi giocata tra due squadre della stessa città). Oslo, che ospitò la
finale anche della prima edizione (1902) quando ancora si chiamava Kristiania,
è sede fissa della finale dal 1948; prima di allora, ha ospitato parecchie
finali, ma non tutte (finali si sono giocate a Skien, Bergen, Trondheim,
Fredrikstad, Stavanger e anche in località meno note tra cui proprio Sarpsborg,
teatro delle finali del 1915, 1935 e di “gara 2” della triplice sfida del 1945.
E oggi per la 110° volta un’edizione
della Coppa (che ha saltato le edizioni 1941, 1942, 1943 e 1944 a causa dell’occupazione
nazista e di tutto quello che ne conseguì) arriva dunque a compimento. In una Oslo
invasa già da venerdì da pacifici battaglioni di tifosi che stanno colorando la
città e i suoi locali, si sfidano alle 13:15 Rosenborg e Saprsborg 08. I
vincitori della Tippeligaen 2015, “cannibali” di una stagione macchiata solo da
una prestazione non del tutto esaltante nel girone di Europa League (comunque
raggiunto), sfidano i “novellini” che, seppur semifinalisti già nel 2014, la
Coppa mai l’hanno vinta nella loro storia (anche se in realtà la società di
oggi è la fusione di due squadre che in un lontano passato la Coppa l’avevano
vinta: il Sarpsborg, che la vinse per ben sei volte, l’ultima nel 1951, e lo
Sparta che la vinse l’anno dopo, nel 1952).
Pronostico? Be’, tutto fa pensare che
il Rosenborg non avrà problemi. Quest’anno in campionato i vincitori dello
scudetto, ha fatto 35 punti in più del Sarpsborg 08, uscito sconfitto in
entrambi gli scontri diretti, sia a Sarpsborg (21 giugno, 0-2) che a Trondheim
(2 agosto, 3-2). Diciamo di più: da quando il Sarpsborg 08 nel 2010 ha messo
piede per la prima volta in Tippeligaen, col Rosenborg non ci ha mai vinto: un
pareggio in casa il 19 maggio 2014 e sette sconfitte è infatti il bilancio
delle precedenti sfide tra le due squadre.
Quindi, se fossimo di fronte a una
finale NBA sulle sette partite, non ci sarebbe nessun dubbio: pronostico
blindato a favore del Rosenborg, che sarebbe in grado di vincere se non 4-0
almeno 4-1. Una partita su cinque potrebbe anche perderla. Ma quella di oggi è
una gara secca, e chi può garantire che non sarà quella di oggi la gara su
cinque in cui il Sarpsborg 08 è in grado di battere il Rosenborg? Nessuno: i
pronostici parlano prima della partita, ma poi in campo tacciono... Ci sarà da
divertirsi. Spettatore interessato della gara l’Odd, che tiferà Rosenborg: il
Sarpsborg vincendo oggi andrebbe in Europa League, ma se perdesse lascerebbe il
proprio posto proprio all’Odd.
Oslo,
Ullevaal Stadion, 22 novembre 2015, ore 13:15
Rosenborg
- Sarpsborg 08
Coppa
di Norvegia, finale
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