giovedì 17 agosto 2017

Europa League 2017, playoff: sfida titanica per il Rosenborg che stasera affronta l’Ajax



Nei gironi di Champions League 2002/03, Rosenborg e Ajax si sono affrontati due volte e per i bianconeri di Trondheim, che pure chiusero quel girone ultimi e a secco di vittorie, non andò nemmeno malissimo, dato che pareggiarono con gli olandesi sia a Trondheim che ad Amsterdam. Però sono passati parecchi anni, troppi perché questo precedente possa essere di qualche aiuto. Di certo, però, al giorno d’oggi il Rosenborg ha bisogno di replicare almeno le prestazioni di allora se vuole approdare ai gironi di Europa League.

Viglia di Ajax-Rosenborg con interviste di rito per mister Kåre Ingebrigtsen all’interno dell’Amsterdam ArenA (foto da www.rbk.no)




La fortuna aiuta gli audaci, diceva qualcuno. Il Rosenborg col Celtic in Champions audace non lo è stato granché e la fortuna deve essersene accorta, decidendo di abbinarlo alla squadra più forte, almeno secondo il ranking, di tutto il sorteggio: l’Ajax (25° in totale; il Rosenborg era il terzo per punti ranking delle non teste di serie: insomma una sfortuna nera). Non che l’Ajax sia quello degli anni d’oro, per carità: ha vinto quattro Coppe dei Campioni ma tutte negli anni ’70 a parte quella del ’95 (comunque lontanuccia ormai) vinta a Vienna sul Milan per 1-0 col gol di Patrick Kluivert, il cui figlio Justin (classe ’99) gioca nell’Ajax di oggi. Dopo quella affermazione, l’Ajax arrivò in finale l’anno dopo (persa ai rigori a Roma con la Juve), oltre a vincere Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea, in semifinale nel 1997 (sconfitta di nuovo dalla Juventus), e poi non si è più rivista per molti anni arrivare tra le prime quattro di una competizione europea.

Questo declino, che non ha mai coinciso comunque con una sparizione del club di Amsterdam dai tracciati delle coppe europee (l’Ajax almeno ai gironi ci è arrivato quasi sempre) sarebbe di conforto per il Rosenborg se non fosse che grossi segnali di ripresa sono arrivati proprio l’anno scorso, quando i campioni olandesi sono arrivati in finale di Europa League (persa 2-0 col Manchester United a Stoccolma) dopo vent’anni dall’ultima apparizione all’atto conclusivo di una grossa competizione Uefa. Insomma, incontrare l’Ajax sei-sette anni fa sarebbe stato meglio che incontrarlo oggi.

Del resto, così vanno le cose: al Rosenborg tocca affrontarlo oggi e non c’è altro da sperare che la lezione imparata col Celtic, allorché i norvegesi si sono fatti prendere dal braccino corto del tennista che ha paura di vincere contro un avversario più forte, sia servita a qualcosa. Un Rosenborg in estrema forma, e soprattutto in estrema condizione mentale, può vincere con l’Ajax. Il Rosenborg visto nelle recenti uscite europee, però, con l’Ajax non può vincere. Bisogna trovare qualcosa di più, soprattutto nella testa.

Ad ogni modo, l’Ajax, che vanta in roster giocatori del calibro di Klaas Huntelaar, è partito maluccio quest’anno: eliminato dal Nizza al terzo turno di Champions con un doppio pareggio (regola dei gol in trasferta), sabato ha steccato alla prima in campionato d’Olanda in casa dell’Heracles, dove ha perso 2-1. Il Rosenborg è invece ormai a due terzi di stagione in patria, e sta trottando senza troppi patemi verso il titolo. La condizione pare quindi essere più dalla parte dei norvegesi che degli olandesi. Conta quel che conta (poco), ma da qualche parte bisogna pur provare a partire per portare a casa questa difficilissima sfida.

Europa League
playoff, andata
17 agosto 2017

Amsterdam, Amsterdam ArenA, ore 20:45
Ajax-Rosenborg

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