L’Eliteserien è in vacanza ma
noi di Calcio Norvegese Blog, per non farvi mancare proprio nulla, ci
siamo messi in contatto con Enric Vallès, ventisettenne catalano del Sandefjord, un ex del settore
giovanile del Barcellona che vanta anche un passato in Premier League
alla corte del Birmingham, e in Eredivisie al NAC Breda. Il
nativo di Puig-reig ci ha spiegato, in questa breve intervista, quali sono
state le tappe fondamentali di una carriera che lo ha portato a sbarcare a Sandefjord,
comune di circa 45 mila anime nella contea di Vestfold, estremo sud
della Norvegia, a cento chilometri da Oslo: il Sandefjord ha riabbracciato proprio quest’anno l’Eliteserien, la massima divisione norvegese.
Foto da www.sandefjordfotball.no |
L’intervista è divisa in due parti: in
questo primo spezzone Enric ci parlerà della sua carriera e del suo arrivo in Norvegia.
Ciao Enric, come prima cosa presentati
al pubblico italiano!
Credo di essere un uomo di squadra,
uno che si allena tanto e che ha le qualità per organizzare la manovra in mezzo
al campo. Sono predisposto a giocare di squadra con un buon piede mancino.
Come mai sei approdato in Norvegia
dopo le tue tante parentesi europee e in particolare dopo la tua ultima
esperienza negli Stati Uniti?
Ero in Inghilterra e mi infortunai per
due anni fratturandomi lo scafoide del piede sinistro. Sono dovuto tornare in
Spagna per ricominciare tutto da capo. C’erano dei dottori che mi dicevano che
non avrei potuto continuare a giocare a calcio perché la frattura non era
guarita come avrebbe dovuto. Alla fine però sono riuscito a tornare in campo.
Dopodiché sono partito negli States, a Harrisburg, ma senza fortuna: non mi
piaceva stare lì, la città era fredda e la squadra poco importante, perciò
appena ho potuto ho sfruttato l’opportunità di arrivare a Sandefjord. Ero
felice, l’anno scorso ho giocato in seconda divisione e ora siamo riusciti nell’intento
di essere promossi sicché ci stiamo godendo la categoria cercando di lavorare e
migliorarci.
Parlando del Sandefjord, come trovi la
struttura organizzativa della squadra?
È una società piuttosto giovane, basti
pensare che il prossimo anno compirà appena vent’anni. Ci lavora gente davvero
gentile, che ti sta accanto e che prova sempre ad aiutarti. La cosa che adoro è
la facilità di dialogo con il presidente e con gli sponsor. È un club in cui
tutti stanno dando una mano per permettere alla squadra di modernizzarsi e di
essere al passo con i tempi.
Sei un catalano e sei un ex del
Barcellona, una cultura calcistica che fonda le sue radici nella gestione del
pallone.
Foto da alchetron.com |
La verità è che il Barça è un mondo, e
poi c’è il calcio. Quello che fa il Barcellona è irripetibile! Tutti quelli che
come me escono dal Barça trovano tante difficoltà nell’ambientarsi ad altre
realtà perché devi cambiare del tutto il tuo modo di giocare e di muoverti nel
campo. Devi lavorare e correre di più, devi fare cose a cui non eri
assolutamente abituato. È normale quindi che né in Spagna né in Norvegia ci sia
qualcuno che riesca a emulare i blaugrana: del resto parliamo di una società
con più di cento anni di storia.
Quest’aspetto del possesso palla è
ugualmente importante in Norvegia o ti sembra che gli allenatori dell’Eliteserien
preferiscano concentrarsi su altro?
Qui in Norvegia il calcio sta
migliorando dal punto di vista tecnico nonostante resti molto fisico. Penso
però che la lega stia facendo degli sforzi per rendere questo gioco più tecnico
e basato sul possesso palla.
Che stile di gioco ha il
Sandefjord?
Quest’anno la nostra peculiarità è l’aggressività,
con un pressing intenso ed a tutto campo. Quando però il pallone ce l’abbiamo
noi abbiamo mostrato di giocare un bel calcio in alcuni momenti delle partite. Di
base tuttavia direi che siamo una squadra aggressiva, che si sacrifica. Se ci
sono questi due aspetti, anche il gioco diventa di conseguenza molto più
interessante da vedere.
Le ultime notizie parlano di un Diego
Forlan vicino al Sandefjord. Sai qualcosa e soprattutto ti farebbe piacere
giocare con una stella del genere?
Fu una cosa piuttosto sorprendente da
sentire quando iniziavano a circolare queste voci. Semmai dovesse venire
sarebbe un acquisto incredibile per il club: parliamo un giocatore di classe
mondiale che ha giocato nei campionati più importanti d’Europa ed è stato anche
il Pichici della Liga con l’Atletico Madrid e il capocannoniere della sua
nazionale. Qualora venisse sarebbe davvero incredibile!
L’obiettivo è la salvezza?
Foto Kurt André Høyessen da www.sb.no |
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