In Europa, si sa, le partite durano
180 minuti, una formula che in Norvegia non si usa mai, nemmeno in Coppa. Anche
la settimana scorsa abbiamo visto come una buona prestazione all’andata, quando
non viene replicata al ritorno, è totalmente inutile – chiedere informazioni a
tal proposito al Brann, sbattuto fuori dal parvenu Ruzomberok (che comunque
ieri non ha sfigurato con l’Everton) dopo aver vinto l’andata in Slovacchia.
Ecco perché non possiamo libare i calici dopo l’andata del terzo turno
preliminare delle Coppe Europee in cui le norvegesi non hanno sfigurato:
sarebbe prematuro, eccessivo, sconsiderato – non dimentichiamoci del ritorno,
tutto da giocare. Resta però la soddisfazione di constatare come Rosenborg e
Odd, al cospetto di due squadre sulla carta, e probabilmente anche sul campo,
decisamente più forti, abbiano tenuto botta: entrambe, pur non avendo vinto, si
sono tenute possibilità di qualificazione per il ritorno in casa.
Un’immagine di Rosenborg-Celtic (foto da www.rbk.no) |
Bene, molto bene, il Rosenborg, in
versione dottor Jekyll dopo il mister Hyde visto in azione col Dundalk (e
talvolta anche in patria, nonostante la prima posizione in Eliteserien): la
trasferta contro il Celtic Glasgow è roba insidiosa, qualcosa che può capitare
tranquillamente ai gironi di Champions, non solo a un terzo turno preliminare.
Gli avversari sono forti – anche se un po’ rimaneggiato – e il tifo è rovente
in un ambiente caldo come piace agli anglosassoni. Il Celtic dell’ex Mikael
Lustig e del giovane norvegese Kristoffer Ajer, blasone nonostante, non riesce
a trovare gli spazi ideali contro i bianconeri campioni di Norvegia che si
difendono con ordine, concedendo agli avversari soltanto due tiri in porta in
tutta la gara, entrambi a fine match quando le maglie, anche a causa della
stanchezza, si allargano un po’. Certo, segnare un gol sarebbe stato meglio –
anche subendone un altro: in trasferta è meglio un 1-1 di uno 0-0 – ma sarebbe
stato anche troppo, per un Rosenborg comunque compatto e organizzato. E alla
fine viene fuori un pareggio a reti bianche che non pregiudica nulla: al
ritorno bisognerà vincere, e non sarà facile, ma essere usciti invitti dal
Celtic Park è lo stesso un gran bel risultato.
Nel gennaio 2015 l’Odd giocò un’amichevole
contro la Dinamo Zagabria: finì 4-0 per i croati. Ieri, invece, in Europa
League, nella capitale croata sono stati sempre i padroni di casa ad aver la meglio,
ma con un risicato 2-1. Accreditati di clamorosi favori del pronostico, i
padroni di casa subiscono un imprevisto rovescio già al 18°, quando Stefan
Mladenovic è molto bravo a finalizzare una bella e veloce ripartenza dell’Odd e
trafiggere il portiere della Dinamo, Dominik Livakovic. Odd in vantaggio a
Zagabria: chi l’avrebbe mai detto? I croati riescono in realtà a ribaltare la
situazione in venti minuti, segnando ogni dieci (31° e 41°), in entrambi i casi
su colpi di testa che trovano un po’ ferma la difesa dell’Odd. Nel secondo
tempo, sebbene i croati si sentano un po’ stretto un vantaggio così risicato,
il quadro non cambia, e alla fine per i norvegesi la sconfitta in trasferta per
2-1, specialmente con un avversario così quotato, non è un disastro: come per
il Rosenborg, al ritorno ci sarà da vincere, e non sarà facile, ma per ora
accontentiamoci ché poteva andare molto peggio.
Qua anche la versione integrale della
partita di Zagabria.
Champions
League
3° turno di qualificazione, andata
26
luglio 2017
Glasgow
(Scozia), Celtic Park, ore 20:45 [ore 19:45 locali]
Celtic
Glasgow (Scozia)-Rosenborg 0-0
Europa
League
3° turno di qualificazione, andata
27
luglio 2017
Zagabria
(Croazia), Stadion Maksimir, ore 20:45
Dinamo
Zagabria (Cro)-Odd 2-1 (2-1)
Reti:
20°
Stefan Mladenovic (O) [0-1], 31° Armin Hodzic (D) [1-1], 41° Junior Fernandes
(D) [2-1].
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