La Norvegia conserva la propria
rappresentante in Champions League: il Rosenborg salva le penne nel ritorno del
secondo turno preliminare, però fa una sudataccia per sbarazzarsi del Dundalk.
I campioni d’Irlanda non sono una superpotenza, tutti i pronostici erano a loro
sfavore, eppure non arrivano certo a Trondheim con l’ambizione di fare da
vittima sacrificale. Anzi, pronti via, e il gol del vantaggio è proprio del
Dundalk, con Brian Gartland che, dimenticato dalla difesa dei padroni di casa,
svetta di testa su calcio d’angolo e insacca senza problemi. A scacciare i
fantasmi che all’improvviso svettano sopra un gremito Lerkendal ci pensa il
francese Yann-Erik de Lanlay, che con un veloce gioco di gambe beffa in
scivolata l’uscita del portiere avversario e pareggia i conti. Ma novanta
minuti per risolvere la contesa non bastano: dopo l’1-1 dell’andata, l’1-1 di
Trondheim non è sufficiente per decidere chi passa il turno: si va ai supplementari.
La delusione dei giocatori del Rosenborg dopo uno dei gol del Ruzomberok (foto Tor Høvik da www.aftenposten.no) |
La mezz’ora di extra-time è più
divertente e movimentata dei due tempi regolamentari: le due squadre spingono a
caccia del gol decisivo, e la spunta il Rosenborg, che con un colpo di testa di
Matthias Vilhjalmsson al 98° si porta in vantaggio. Segue una ventina di minuti
tutt’altro che rilassante: il Dundalk, consapevole che con il 2-2 passerebbe il
turno, prova con tenacia a segnare il gol del pareggio, e a fine del primo
tempo supplementare incoccia una clamorosa traversa che, se solo il tiro fosse
stato qualche centimetro più in basso, avrebbe potuto trasformare le sorti
dell’incontro. Ma con i se non si fa la storia: passa il Rosenborg, ma a
fatica. La prossima tappa è a Glasgow contro il Celtic, che ha travolto i
nordirlandesi del Linfield con un roboante complessivo di 6-0.
Gioie e dolori dall’Europa League, in
cui non tutte le norvegesi riescono al ritorno a confermare la splendida
performance dell’andata. Stupefacente il rovescio subito dal Brann,
protagonista di uno dei tanti capitoli neri cui le norvegesi ci hanno abituato
negli ultimi anni di partecipazione alle coppe europee. In che modo una squadra
possa andare a vincere 0-1 in trasferta senza alcun problema per poi
ritrovarsi, ad appena una settimana di distanza, a perdere 0-2 in casa non ci è
chiaro, fatto sta che, dopo la convincente vittoria in Slovacchia per 0-1
contro i simpatici ragazzi del Ruzomberok, affermazione che sembrava aver posto
un’ipoteca sul passaggio del turno, i rossi di Bergen si presentano
irriconoscibili al Brann Stadion per il ritorno e perdono 0-2. A sfidare
l’Everton ci andranno i polacchi: l’avventura europea del Brann, dopo tutto lo
sforzo profuso l’anno scorso per qualificarsi, è durata una settimana sola.
Ko anche l’Haugesund, ma contro il
Lech Poznan ci poteva stare. Anzi, a nostro parere i norvegesi avevano già
fatto un’impresa incredibile a vincere l’andata in casa per 3-2: pensare di
conservare un vantaggio così risicato in trasferta contro un avversario così
quotato era troppo ottimistico. E infatti il Lech ha vinto 2-0 e chiuso la
pratica: il risultato comunque risparmia un passivo più pesante all’Haugesund
ben oltre i propri meriti – il Lech ha letteralmente assediato l’area
avversaria per tutta la partita, i norvegesi non si sono praticamente mai resi
pericolosi. Aperte le danze 32° con Darko Jevtic con un gol praticamente dal
parcheggio dello stadio, il Lech ha cercato il raddoppio – anche se gli bastava
l’1-0 per passare – per tutta la gara, trovandolo solo in contropiede al 93°
con l’ex Rosenborg Lasse Nielsen, dopo che gli ospiti al 76° erano rimasti in
inferiorità numerica per l’espulsione di Liban Abdi. Il viaggio finisce qui ma
la faccia è stata salvata: l’Haugesund può pure recriminare perché all’andata
vinceva 3-0 al 75° e sia all’andata che al ritorno ha subito gol al 93°, quindi
con un po’ di tenacia in più il passaggio del turno si sarebbe anche potuto
conquistare, ma sarebbe stata un’impresa titanica.
Alla fine, col minimo sforzo, si salva
solo l’Odd, che ha il merito di capitalizzare a dovere
la vittoria per 0-1 a Vaduz della settimana scorsa. Sullo 0-0 per quasi tutta
la partita, l’Odd segna il gol della certezza all’81° dopo una partita in cui
ha dato la sensazione di non aver mai veramente rischiato di perdere. Al terzo
turno intrigante sfida con la Dinamo Zagabria.
Il Rosenborg sopravvive in Champions,
mentre delle tre iscritte all’Europa League avanza solo l’Odd. Bilancio così e
così che può anche starci ma che, considerando quanto di buono fatto la
settimana scorsa, è sicuramente deludente: l’eliminazione del Brann è sicuramente
un brutto e inatteso colpo per la Norvegia, anche dal punto di vista del
ranking.
Champions
League
2° turno di qualificazione, ritorno
19
luglio 2017
Trondheim,
Lerkendal Stadion, ore 19:15
Rosenborg-Dundalk
(Nir) 2-1 d.t.s. (1-1, 0-0; 1-0, 0-0) [and. 1-1, tot. 3-2]
Reti:
12°
Brian Gartland (D) [0-1], 43° Yann-Erik de Lanlay (R) [1-1]; 98° Matthias
Vilhjalmsson (R) [2-1].
Europa
League
2° turno di qualificazione, ritorno
20
luglio 2017
Bergen,
Brann Stadion, ore 19
Brann-Ruzomberok
(Slv) 0-2 (0-0) [and. 1-0, tot 1-2]
Reti:
64°
Kristi Qose, 77° Dominik Kruzliak su rig.
Skien,
Skagerak Arena, ore 19
Odd-Vaduz
(Lie) 1-0 (0-0) [and. 1-0, tot. 2-0]
Rete:
81°
Stefan
Mladenovic.
Poznan
(Polonia), Stadion Miejski, ore 20
Lech
Poznan (Pol)-Haugesund 2-0 (1-0) [and. 2-3, tot. 4-3]
Reti:
32°
Darko Jevtic; 93° Lasse Nielsen.
Espulso: 76° Liban
Abdi (H) [1-0].
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