Un turno europeo affollato di
norvegesi come non mai ci attende tra oggi e domani, e una volta tanto le
aspettative non sono particolarmente pessimiste per i nostri club.
Comincia stasera da Dundalk, in
Irlanda, il cammino in Champions per il Rosenborg, che dopo anni piuttosto
positivi in patria ma non del tutto soddisfacenti in Europa spera finalmente di
essere protagonista di una campagna continentale degna del glorioso passato dei
bianconeri. Il Dundalk, campione d’Irlanda nelle ultime tre stagioni, è un
avversario da non prendere sottogamba, abituato com’è a disputare questo tipo
di partite, ma il Rosenborg, se riuscirà a evitare i famosi passaggi a vuoto
che caratterizzano da tempo questa squadra, dovrebbe avere qualità tali da
garantirgli il passaggio del turno. Secondo il ranking Uefa, i norvegesi,
accreditati del 157° posto, dovrebbero avere maggiori chance degli irlandesi,
fermi al posto 195. In generale, non ci possiamo sbilanciare troppo e pensare
di essere già al terzo turno sarebbe un errore deleterio, ma non possiamo non
nutrire fiducia in un risultato positivo.
Il contingente delle norvegesi di
Europa League, invece, si arricchisce del Brann, che si aggiunge a Odd e
Haugesund, le quali hanno superato il primo turno preliminare. I rossi di
Bergen sono attesi dalla trasferta slovacca contro il Ruzomberok, un nome che
agli appassionati di calcio non dirà poi granché, visto che manca da dieci anni
dalle coppe europee, in cui comunque aveva esordito soltanto nel 2001. La
convincente prestazione con cui gli slovacchi hanno estromesso il Vojvodina nel
primo turno ha però galvanizzato l’ambiente e fatto capire che non stiamo
parlando di una squadra del tutto sprovveduta: il Brann dovrà giocarsela con
accortezza. D’altra parte, i rossi di Bergen stanno vivendo una stagione
piuttosto positiva in patria – nonostante la sconfitta di domenica con lo Stabæk
– e devono scendere in campo con la giusta convinzione di poter fare bene.
Anche il ranking Uefa vede il Brann in vantaggio, ma siamo nei bassifondi della
classifica: i norvegesi sono alla posizione 322, gli slovacchi alla 344.
L’Odd dal canto suo se ne va sulle
Alpi, nello staterello del Liechtenstein per la precisione, a sfidare l’unica
squadra professionistica che gioca da quelle parti, il Vaduz. La Federazione
calcistica del Liechtenstein, che conta la miseria di sette squadre, non
organizza un campionato nazionale: tutte le sette squadre giocano in Svizzera,
e proprio il Vaduz è l’unica che gioca ad alti livelli (ha disputato la “serie
A” fino all’anno scorso, quando è retrocessa: ma in quel campionato giocano solo
dieci squadre, quindi la salvezza non è un compito facilissimo), mentre le
altre militano in divisioni decisamente più basse (dalla quarta in giù). Non
essendoci un campionato, nessuna formazione del piccolo stato alpino va in
Champions. La Federazione tuttavia organizza una Coppa Nazionale, in cui le
sette squadre possono iscrivere anche seconde e terze formazioni tanto per fare
numero (si possono iscrivere anche formazioni secondarie formate tutte da
giocatori di una stessa nazione: l’anno scorso lo Schaan ha iscritto anche una
squadra di italiani, chimata Schaan Azzurri): il Vaduz ovviamente la domina (ha
vinto ventuno delle ultime ventitré edizioni), tanto che l’anno passato in
semifinale ha vinto contro il Triesen per 18-0... e chi vince la Coppa ha
diritto a iscriversi all’Europa League. Ecco perché, nonostante la
retrocessione dalla “serie A” svizzera, il Vaduz fa parte di questa Europa
League (al primo turno ha estromesso i gallesi del Bala). Secondo il ranking,
dovrebbe essere una sfida superequilibrata tra due squadre equivalenti: l’Odd è
224° (4860 punti), il Vaduz 225° (4850 punti)! Anche in questo caso, però, un
po’ di fiducia nell’Odd è possibile riporla.
L’unica norvegese messa davvero male,
almeno in partenza, a questo turno è quindi l’Haugesund, che affronta,
esordendo in casa, i polacchi del Lech Poznan, e non è solo un problema di
ranking (che parla di posizione 298 per i norvegesi e 138 per i polacchi). Il
problema è che il Lech, oltre ad avere una buona esperienza continentale, si è
fatto lo squadrone, almeno per questi livelli. Ad allenarlo è il mister croato
ex Spezia Nenad Bjelica, che dalla Liguria si è portato dietro pure il
connazionale Mario Situm. La rosa è di livello internazionale, e ad arricchirla
è da poco arrivato Christian Gytkjær, il forte attaccante danese che noi amanti
del calcio norvegese ricordiamo bene per i suoi trascorsi in Tippeligaen.
Memorabili furono proprio i suoi tre anni... all’Haugesund, dove esplose prima
di approdare al Rosenborg. Chissà che effetto farà ai tifosi norvegesi
ritrovarsi un loro ex idolo dall’altra parte della barricata... Gytkjær a
Poznan ha appena trovato un altro danese ex Rosenborg (a Trondheim però non
hanno mai giocato insieme), ossia Nicki Bille Nielsen, un altro giocatore che
si fa ricordare sia per il talento in campo che per il comportamento sopra le
righe fuori dal campo. Insomma, all’Haugesund servirà un’autentica impresa.
Champions
League
2° turno di qualificazione, andata
12
luglio 2017
Dundalk
(Irlanda), Oriel Park, ore 20:45 [ore 19:45 locali]
Dundalk
(Nir)-Rosenborg
Europa
League
2° turno di qualificazione, andata
13
luglio 2017
Ruzomberok
(Slovacchia), MFK Ruzomberok, ore 18
Ruzomberok
(Slv)-Brann
Vaduz
(Liechtenstein), Rheinpark Stadion, ore 19
Vaduz
(Lie)-Odd
Haugesund,
Haugesund Stadion, ore 19
Haugesund-Lech
Poznan (Pol)
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