C’è qualcuno a Trondheim, nella
Norvegia intera, o anche tra i nostri lettori, a pensare che sia già fatta? A
pensare che dopo una vittoria in trasferta al ritorno il resto va da sé? A
pensare che i giochi ormai siano chiusi? Non credo proprio: immagino che non lo
pensi nessuno. E chi lo pensa, probabilmente, si illude troppo.
I giocatori dell’Ajax si godono un po’ di relax alla vigilia della partita passeggiando per le vie della bella Trondheim (foto dalla pagina Facebook dell’Ajax) |
D’accordo: il Rosenborg affronta il
ritorno in casa dei playoff di Europa League contro l’Ajax forte dell’incredibile
vittoria per 0-1 maturata la settimana scorsa all’Amsterdam ArenA. Nessuno nega
che sia stata un’impresa memorabile, abbiamo profuso enfasi pure noi per quella che siamo
convinti sia stata una delle serate più importanti della storia recente del
Rosenborg. Ciò non toglie che a questo livello della competizione le partite
durino di fatto 180 minuti, non 90, e portarsi a casa il primo round è solo un
vantaggio in più in vista del secondo, ma a restare negli annali sia soltanto
chi risulterà vincitore al termine del doppio confronto.
Insomma, occhi aperti e concentrazione
ai massimi livelli. L’Ajax è la finalista della precedente edizione di Europa
League, oltre ad avere un palmares inimmaginabile: con la storia non si vincono
la partita, ma l’esperienza – fare parte cioè di un club abituato a giocare a
questi livelli – può aiutare ad avere la meglio. In questo l’Ajax parte e resta
favorita nonostante la sconfitta dell’andata. Tant’è che se fate un giro sui
siti delle agenzie di scommesse – che non sono infallibili, ça va sans dire, ma
quando sbagliano ci rimettono soldi e quindi stanno bene attenti alle quote che
propongono... – la vittoria dell’Ajax stasera paga, sebbene l’andata sia finita
come sappiamo, meno della metà della vittoria del Rosenborg e grossomodo la
metà del pari.
D’altra parte, la vittoria di
Amsterdam non è stata un incidente di percorso: il Rosenborg se l’è meritata e,
diciamolo francamente, anche l’Ajax, giocando così e così, ci ha messo del suo.
Se le due squadre dovessero replicare la prestazione di giovedì scorso, per i
ragazzi di Trondheim ci sarebbero probabilmente pochi problemi.
Il fatto è che probabilmente le due
squadre non giocheranno come giovedì scorso: hanno entrambe parecchia pressione
addosso. Ce l’ha l’Ajax, per cui in patria sono pronti i processi nel caso in
cui l’anno successivo al raggiungimento della finale dovesse arrivare un’eliminazione
prima dei gironi, ma ce l’ha anche il Rosenborg, che per un verso viene da una
vittoria che ha innalzato alle stelle le aspettative della piazza (a Trondheim
i biglietti del Lerkendal sono andati a ruba), per un verso parte sì da un
vantaggio, ma striminzito, un piccolo 0-1 che di certo non consente di giocare
sul velluto schierando le riserve...
Finora in Europa il Rosenborg in casa
ha fatto peggio che in trasferta. Chiamato a fare la partita, si è trovato
impacciato, dimostrandosi più a suo agio in fase di contenimento – predominante
fuori dal Lerkendal – che non in quella di costruzione. Dover rintuzzare sin da
subito i tentativi di rimonta dell’Ajax potrebbe ricreare una situazione “da
trasferta” che non è detto svantaggi i bianconeri. Però basta un gol avversario
per mandare all’aria ogni piano, e novanta minuti sono lunghi. Segnare un gol
non sarebbe una cattiva idea, ma scoprirsi troppo sarebbe una pessima idea...
Insomma, tocca a Kåre Ingebrigtsen
costruire la miglior partita possibile per replicare l’impresa di Amsterdam.
Vincere in trasferta non implica per forza non perdere in casa, ma significa
che si può fare. Servirà uno sforzo estenuante, una prestazione
indimenticabile: ma la ricompensa, i gironi di Europa League, ripagherebbe ogni
sacrificio.
Europa
League
playoff, ritorno
24
agosto 2017
Trondheim,
Lerkendal Stadion, ore 20:45
Rosenborg-Ajax
[and. 1-0]
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