mercoledì 17 agosto 2016

Europa League 2016, andata playoff: il Rosenborg si gioca tutto contro l’Austria Vienna



Se sei al Rosenborg, la pressione è enorme: guarda che lì puoi anche vincere il campionato ma, se lo vinci senza praticare un certo tipo di gioco, ti licenziano!”: ricorderete le parole di Andrea Loberto, allenatore dell’Haugesund nella recente intervista che ha concesso al nostro blog. Ebbene, sono parole che mister Kåre Ingebrigtsen, head coach del Rosenborg (che in passato ha avuto proprio Loberto nello staff tecnico della squadra), domani sera terrà bene a mente. Perché il Rosenborg, autentico dominatore egemone della Tippeligaen, si gioca la stagione nello spareggio contro l’Austria Vienna che deciderà quale dei due team accederà alla fase a gironi di Europa League.

Vienna, 29 settembre 1993: i giocatori dell’Austria Vienna festeggiano dopo aver siglato, al termine di una gara mozzafiato, il gol che consente loro di eliminare il Rosenborg dalla Champions League di quell’anno (screenshot dal video della gara presente su Youtube)




Puoi vincere ma ti possono licenziare, sentenzia il paradosso di Loberto. Ingebrigtsen, chiaramente, non è a rischio: il Rosenborg in Norvegia quest’anno non ha rivali, è imbattuto da diciannove partite, con undici punti di vantaggio sulla seconda a due terzi di campionato potrebbe vincere la Tippeligaen in carrozza come ai vecchi tempi ed è arrivato senza problemi ai quarti di Coppa di Norvegia (anche perché ha incontrato avversari morbidi, ma in quella competizione può succedere). Quindi qual è il problema? Il problema è il cammino in Europa, che non è stato quello che a Trondheim ci si aspettava. Per carità, questo non è più il Rosenborg che espugna San Siro, nessuno pretendeva che la squadra arrivasse senza difficoltà ai gironi di Champions. Farsi eliminare dall’Apoel Nicosia, però, anzi farsi eliminare così dall’Apoel Nicosia, con la qualificazione in tasca al minuto 90 del ritorno prima di prendere tre gol nei minuti di recupero, ecco, questo non è andato giù a nessuno. Il Rosenborg non è una squadra in cui si accettano umiliazioni; e comunque – con tutto il rispetto – non contro squadre cipriote.

Con i sogni di Champions League ormai in cenere, non rimane che la consolazione dello spareggio per i gironi di Europa League. Sarebbe comunque una consolazione dorata: l’Europa League, in cui ci sono pure più possibilità di superare il girone di quante non ce ne siano in Champions (anche se l’anno scorso il Rosenborg nel girone fece male), al Rosenborg interessa. Per arrivare ai gironi però c’è da affrontare lo spareggio – che per paradosso in Europa League può essere più difficile che in Champions, dove la partecipazione al percorso “Campioni” impedisce di incontrare le big del percorso “Piazzate”. Il sorteggio, che ha risparmiato ai norvegesi le varie corazzate presenti nell’urna, ha abbinato al Rosenborg un team in pratica dello stesso livello, l’Austria Vienna.

Numero 103 del ranking Uefa – contro il numero 136 del Rosenborg – l’Austria Vienna non è di certo un top club dello scenario europeo. Come avversario contro il quale giocarsi una stagione, poteva andare di peggio, a patto che ovviamente il Rosenborg – che si suppone abbia imparato la lezione di Nicosia – non sottovaluti ancora una volta l’impegno concedendosi nuovamente sanguinosi giri a vuoto. Terzo nella Bundesliga austriaca 2015/16 a quindici punti dal Salisburgo campione (e dietro anche ai cugini del Rapid), il club ha giocato soltanto quattro partite della nuova stagione lasciando perplessi i tifosi: dopo le prime due partite vinte con St Pölten e Mattersburg (rispettivamente la neopromossa di quest’anno e l’ultima delle non retrocesse della passata stagione), è arrivata una clamorosa sconfitta per 1-4 nel derby con lo stesso Rapid prima della sconfitta di domenica scorsa a Graz contro lo Sturm per 3-1. Poco entusiasmo anche per il percorso in Europa League: dopo aver superato facilmente l’ostacolo albanese del Kukës, la compagine austriaca ha avuto la meglio solo ai rigori degli slovacchi dello Spartak Trnava.

La rosa che l’allenatore tedesco Thorsten Fink, un passato da giocatore nel Bayern Monaco che qualcuno ricorderà per un roboante 3-3 contro il Manchester United in Champions nel 2011 quando era alla guida del Basilea, non è di primissimo livello, ma qualche giocatore da tenere d’occhio c’è. L’esperto portiere classe ’84 Robert Almer è l’unico elemento della squadra che ha giocato nella propria nazionale nel recente e poco fortunato europeo francese, e dovrebbe garantire una decente difesa dei pali nel doppio scontro coi campioni di Norvegia. A centrocampo, varrà la classe del veterano Ognjen Vukojević, ex Dinamo Kiev con un lungo passato anche nella nazionale croata. In attacco, occhio al nigeriano Olarenwaju Kayode (del ’93, già quattro reti in questa Europa League) e al brasiliano classe ’95 Felipe Pires.

L’unico precedente diretto tra le due compagini è lontano nel tempo ma non è un bel ricordo: nel primo turno della Champions 1993/94, il Rosenborg vinse in casa per 3-1 e perse a Vienna per 4-1, subendo (come vediamo negli highlights qua sotto) gli ultimi due gol al 73° e all’81° (ci ricorda qualcosa...) Per il resto, l’Austria Vienna ha giocato altre sei volte contro le norvegesi (tre vittorie, due pareggi e una sconfitta contro il Viking nel primo turno di Coppa Uefa 2005/06, che è anche l’unica volta in cui gli austriaci sono stati fino a oggi eliminati da una norvegese in una competizione europea), mentre il Rosenborg ha giocato quattro partite contro il Rapid Vienna, due nei gironi di Europa League 2012/12 (vincendo entrambe le volte, il blog era già attivo e parlammo qua dell’andata e qua del ritorno), due nel primo turno della lontana Coppa dei Campioni 1968/69 (vittoria del Rapid a Trondheim per 3-1 all’andata, pareggio per 3-3 a Vienna).

Insomma, pronostico per l’andata leggermente a favore dell’Austria Vienna; sulla doppia sfida il Rosenborg pare avere qualcosa di più... a patto di non ripetere gli errori del passato!

Europa League
Playoff
Andata, 18 agosto 2016

Vienna (Austria), Ernst-Happel-Stadion, ore 19
Austria Vienna (Aut)-Rosenborg

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