Capita spesso quando si va in
Norvegia, chi ci è stato sa di cosa parlo: la Norvegia è bellissima, è
facilissimo innamorarsene e provare un profondo senso di nostalgia quando non
si è più lì. Di questa sorta di saudade in salsa scandinava devono essere
particolarmente afflitti anche i giocatori del Rosenborg: impacciati e
arruffoni quando mettono piede fuori dal loro paese, e quando devono sfidare
avversarie straniere, appena si tratta di giocare in patria diventano una
macchina da guerra, in grado di vincere anche le partite in cui l’avversario fa
di tutto per vendere la pelle al prezzo più caro possibile.
martedì 30 agosto 2016
venerdì 26 agosto 2016
Europa League 2016, ritorno playoff: il Rosenborg perde anche in casa, addio Europa
“Con l’Apoel siamo stati orribili, ma neanche
con l’Austria Vienna avremmo meritato di vincere. E allora dobbiamo
semplicemente riconoscere che non siamo abbastanza forti per stare in Europa”.
Mastica amaro mister Kåre Ingebrigtsen, ma la sua desolazione è lucida e non indulge
a eufemismi: “Volevamo davvero partecipare alla fase a gironi, avremmo voluto a
tutti i costi essere migliori, eppure questa di oggi è una delle partite
peggiori che abbiamo giocato in casa, siamo terribilmente delusi!” Gli fanno eco
un po’ tutti – Elbasan Rashani: “Mi sento come se oggi fosse finita la mia
stagione”; Jørgen Skjelvik: “Mi assumo tutte le mie responsabilità per la
prestazione e il risultato di stasera”, e così via... I danesi Mike Jensen e Christian
Gytkjær ritengono che il Rosenborg dovrebbe ispirarsi all’esperienza del
Copenaghen che, anche se il campionato danese non è che sia straordinariamente
migliore di quello norvegese, è da qualche anno che ottiene buoni risultati, e
anche nella stagione in corso ha raggiunto quello che era l’obiettivo massimo
per il Rosenborg, ossia la qualificazione alla fase a gironi.
giovedì 25 agosto 2016
Europa League 2016, ritorno playoff: il Rosenborg deve ribaltare la sconfitta di Vienna per accedere ai gironi
Cominciamo con una notizia
interessante per chi, come noi, avesse ancora il dente avvelenato dopo la
partita di Nicosia: ieri sera l’Apoel è stato eliminato dalla Champions League
per mano del Copenaghen, che ha segnato il gol decisivo di Federico Santander
solo all’86° (chi di gol nel finale ferisce di gol nel finale perisce...),
quando la doppia sfida sembrava già destinata ai supplementari. In questo modo,
l’Apoel “retrocede” ai gironi di Europa League, dove potrebbe incontrare
proprio il Rosenborg per una succulenta rivincita...
martedì 23 agosto 2016
Tippeligaen 2016, 21° giornata: nessuno approfitta del pareggio tra Rosenborg e Brann
Nella ventunesima giornata
della Tippeligaen 2016, per il Rosenborg capolista arriva “solo” un pareggio a
Bergen contro il Brann che in realtà non delude affatto: per la squadra prima
in classifica con undici punti di distacco sulla seconda, ottenere un punto sul
campo della terza significa rinforzare la prima posizione assoluta e fare un ulteriore
passo verso la conquista del 24° titolo della sua storia. Oltretutto dietro, a
parte il Brann che comunque avrebbe avuto bisogno di una vittoria, arrivano gli
stop di Odd e Strømsgodset e il pareggio dell’Haugesund; delle prime sei,
insomma, a vincere è solo la sesta, il Sarpsborg 08. In fondo, tutto è invece
ancora aperto tranne che per lo Start che, fanalino di coda con soli 9 punti e
ancora a secco di vittoria, pare in una situazione irrimediabile; dall’11° alla
15° posizione troviamo però sei squadre in soli sei punti. Guardiamo adesso nel
dettaglio cos’è successo nel weekend di campionato.
Gjermund Åsen del Tromsø festeggia dopo il gol segnato al Viking (foto Eivind Rinde dalla pagina Facebook del Tromsø) |
venerdì 19 agosto 2016
Europa League 2016, andata playoff: il Rosenborg perde a Vienna ma limita i danni con un gol al 91°
I minuti di recupero che furono fatali
al Rosenborg nella sciagurata trasferta di Nicosia stavolta consentono ai
ragazzi di Trondheim di riaggiustare una situazione che, ancora una volta, si
era fatta pesante. La trasferta nello storico Ernst-Happel-Stadion, per l’occasione
in verità non esattamente esaurito, contro l’Austria Vienna nell’andata dei
playoff di Europa League conferma per il Rosenborg vizi e virtù di quanto visto
nel corso di questa stagione, specialmente sul versante europea. Le virtù sono
che effettivamente il Rosenborg è una buona squadra e in terra austriaca ha
dimostrato di essere più forte dell’avversario di turno. Il vizio è concedersi
amnesie improvvise, blackout catastrofici che consentono agli avversari di
raccogliere risultati spesso superiori ai propri meriti.
Un’immagine di Austria Vienna-Rosenborg (foto Frank Lervik da www.aftenposten.no) |
mercoledì 17 agosto 2016
Europa League 2016, andata playoff: il Rosenborg si gioca tutto contro l’Austria Vienna
“Se sei al Rosenborg, la pressione è
enorme: guarda che lì puoi anche vincere il campionato ma, se lo vinci senza
praticare un certo tipo di gioco, ti licenziano!”: ricorderete le parole di
Andrea Loberto, allenatore dell’Haugesund nella recente intervista che ha
concesso al nostro blog. Ebbene, sono parole che mister Kåre Ingebrigtsen, head
coach del Rosenborg (che in passato ha avuto proprio Loberto nello staff
tecnico della squadra), domani sera terrà bene a mente. Perché il Rosenborg,
autentico dominatore egemone della Tippeligaen, si gioca la stagione nello
spareggio contro l’Austria Vienna che deciderà quale dei due team accederà alla
fase a gironi di Europa League.
martedì 16 agosto 2016
Tippeligaen 2016, 20° giornata: il Rosenborg saluta la compagnia, dietro nessuno ne tiene il passo
La 20° giornata di Tippeligaen,
a due terzi del cammino di questa stagione, vede ripetersi per l’ennesima volta
un canovaccio al quale negli ultimi tempi ci siamo abituati: mentre lo
straripante Rosenborg continua la sua marcia a tappe forzate (in patria non
perde dal 12 marzo, quando perse 1-0 a Skien contro l’Odd... e non eravamo che
alla prima giornata), fa specie vedere che il gruppone delle inseguitrici Odd,
Brann e Strømsgodset fatica a mantenere un’elevata continuità di rendimento e
inciampa contro avversari sulla carta battibili senza troppi patemi.
Un’immagine di Vålerenga-Brann (immagine da www.vif-fotball.no) |
domenica 14 agosto 2016
A quattr’occhi con Andrea Loberto, allenatore italiano in Tippeligaen, 3° parte: parliamo della vita in Norvegia
Eccoci
arrivati alla terza e ultima parte della nostra intervista ad Andrea Loberto,
allenatore italiano dell’Haugesund. Concludiamo la chiacchierata con alcune
domande più personali sul mister, sulla sua carriera e soprattutto sulla sua
vita in Norvegia. Chi si fosse perso le altri parti dell’intervista, qua potrà trovare la prima e qua la seconda.
Andrea Loberto (sulla sinistra) a Haugesund lo scorso aprile durante un incontro con i rappresentanti degli sponsor della squadra (foto da hnytt.no) |
sabato 13 agosto 2016
A quattr’occhi con Andrea Loberto, allenatore italiano in Tippeligaen, 2° parte: parliamo di calcio norvegese
Continuiamo
la nostra chiacchierata con Andrea Loberto, allenatore italiano dell’Haugesund.
In questa seconda sessione, parleremo soprattutto di calcio norvegese in
generale. Chi si fosse perso la prima parte, dedicata alla stagione dell’Haugesund, può leggerla cliccando qua.
Andrea Loberto (sulla sinistra) ritratto insieme a Mark Dempsey a fine 2015 quando venne ufficializzato il loro incarico all’Haugesund per la stagione 2016 (foto www.fkn.no) |
venerdì 12 agosto 2016
A quattr’occhi con Andrea Loberto, allenatore italiano in Tippeligaen, 1° parte: parliamo dell’Haugesund
Il
calcio norvegese non è stato buono con noi quest’estate, è vero: ma, in una
miriade di risultati negativi ed esclusioni dalle coppe che contano, la nostra
bandiera italiana è riuscita a issarsi ancora più saldamente tra i campi di
Tippeligaen, dove un allenatore italiano di quarantuno primavere, Andrea
Loberto, ha ottenuto la promozione a primo allenatore di un club a sud-ovest
del paese, diventato ormai un punto fermo della massima serie norvegese, il
Fotbolklubben Haugesund, presente stabilmente in questo campionato dal 2010 (ma
vi aveva già giocato in precedenza tre stagioni) e fondato nel vicino 1993
sulle coste dei Mari del Nord dopo la fusione tra Djerv 1919 e Haugar.
Andrea Loberto durante una recente intervista (screenshot da un video pubblicato su www.fkh.no) |
Tippeligaen 2016, recupero: Viking-Rosenborg 0-2, devastante Christian Gytkjær
Conosciamo da anni il bomber Christian
Gytkjær e sappiamo quanto possa essere decisivo, ma negli ultimi tempi il
danese del Rosenborg sembra aver trovato uno stato di grazia che lo rende
davvero devastante. Nel recupero del match di Stavanger contro il Viking Gytkjær,
dopo la tripletta rifilata sabato al Lillestrøm, ha dimostrato ancora una volta
di essere quello che può fare la differenza.
In casa del Viking, è con un look sempre più vichingo che si presenta il danese Christian Gytkjær, che decide la sfida con una doppietta (foto NTB Scanpix da aftenposten.no) |
lunedì 8 agosto 2016
Tippeligaen 2016, 19° giornata: il Rosenborg scherza col fuoco ma vince, tengono il passo Odd e Brann, che batte un Godset in involuzione
Il Rosenborg è al momento, con
grandi probabilità, la squadra più forte di tutta la Norvegia, e la classifica
della Tippeligaen 2016, alla 19° giornata (quindi quasi a un terzo di stagione),
lo conferma a gran voce – oltretutto considerando che la leadership della
squadra di Trondheim è ampia nonostante la partita col Viking da recuperare
giovedì prossimo. Eppure, l’approccio mentale dei bianconeri alle partite degli
ultimi tempi ha sicuramente qualcosa da rivedere: un sacco di volte abbiamo
ripetuto su queste pagine che il vizio del Rosenborg di distrarsi durante le
partite, e di avere di conseguenza colossali giri a vuoto, può essere un
ticchio che si paga caro. L’ha pagato caro a Nicosia, per esempio, ma ha
rischiato grosso anche nel weekend a Lillestrøm.
giovedì 4 agosto 2016
Champions League 2016/17, ritorno 3° turno preliminare: in cauda venenum, il Rosenborg crolla nei minuti di recupero ed è fuori
Sapevamo che il ritorno del terzo
turno di Champions League a Cipro sarebbe stata una delle dodici fatiche di
Ercole, ma di certo non sapevamo che l’aereo Trondheim-Nicosia avrebbe portato
i ragazzi di coach Kåre Ingebrigtsen sull’orlo del baratro, e cono loro un po’
tutto il movimento calcistico norvegese, al quale forse sarebbe opportuna una
grossa riflessione. Si perché questo ennesimo passo a vuoto, oltre a non
portare squadre del paese in Champions League, come del resto avviene dall’ormai
lontano 2008, non rappresenta che l’ennesima caduta recente di questa
federazione, che segue a stretto giro di posta i tracolli di Strømsgodset e Odd
– per non parlare di quanto combinato pochi mesi fa dalla nazionale di
Per-Mathias Høgmo. Insomma, questo non è il classico albero che cadendo fa più
rumore della foresta che cresce, è piuttosto l’ennesimo segnale di allarme di
una scuola calcistica che non riesce più a esprimere un potenziale competitivo
con il resto d’Europa.
Un’immagine della sfida tra APOEL e Rosenborg (foto da www.apoelfc.com.cy) |
martedì 2 agosto 2016
Champions League 2016/17: il Rosenborg a Cipro difende il 2-1 dell’andata per sognare i playoff
Un anno fa,
di questi tempi, l’Apoel Nicosia batteva al terzo turno preliminare di
Champions League i finlandesi dell’HJK Helsinki (2-2 in Finlandia, 2-0 a
Cipro), qualificandosi per un playoff stravinto coi danesi dell’Aalborg
(vittoria per 4-0 in casa dopo il pareggio per 1-1 in Danimarca) e accedendo
così alla fase a gironi (dove, nel girone di ferro con Barcellona, Paris SG e
Ajax non racimolò che un punto e venendo eliminato, a differenza di quanto
avvenuto nel 2011/12, quando la corsa dei ciprioti nel massimo torneo
continentale non si fermò che ai quarti di finale). Insomma, dopo finlandesi e
danesi, ai ciprioti mancavano solo i norvegesi: se stiamo cercando una squadra
che è a suo agio contro le scandinave, con l’Apoel l’abbiamo trovata... Motivo
in più per cui oggi il Rosenborg, nella sua trasferta cipriota, deve fare
parecchia, ma parecchia, attenzione.
Tippeligaen 2016, 18° giornata: Odd e Strømsgodset fanno fiasco, sicché il Rosenborg esulta pure quando non gioca
“Compresso” tra le due partite molto
molto importanti di Champions contro l’Apoel, il Rosenborg ha chiesto e
ovviamente ottenuto di procrastinare la gara contro il Viking, inizialmente in
programma sabato scorso: per le inseguitrici Odd e Strømsgodset si profilava
quindi la possibilità di un riavvicinamento “virtuale” alla capolista, virtuale
perché viziato comunque dalla gara in meno giocata dal Rosenborg, ma comunque
in grado di mettere forse un po’ di pressione psicologica ai bianconeri qualora
il margine si fosse ristretto di molto. Purtroppo per loro, però, niente di
questo è avvenuto.
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