Abbiamo aspettato 14 lunghi e
interminabili giorni, ma ora abbiamo il nome della seconda finalista dei playoff
di OBOS Ligaen: è lo Jerv, che, in una strana “partita doppia” contro il Mjøndalen il
cui il secondo tempo è stato giocato due settimane dopo il primo, è stata la
squadra più composta e solida. Certo, il match ha avuto due “vite” e va quindi
raccontato in due “puntate”, anche perché dal 5 novembre a oggi le cose sono
cambiate un bel po’, a cominciare dal terreno: il Levermyr Stadion di Grimstad, campo
base dello Jerv, quasi impraticabile il 5 novembre, quest’oggi è stato perfetto
e ha permesso di giocare un buon calcio.
I giocatori dello Jerv festeggiano a fine gara la promozione in finale (foto dalla pagina Facebook dello Jerv) |
PRIMO TEMPO
Il primo tempo ve lo abbiamo già
raccontato a suo tempo ma vale la pena fare un “ripasso” di quanto successo
allora, anche perché è passato un po’ di tempo da quel fischio di inizio sotto il
diluvio alle 13:00 del 5 novembre: lo Jerv parte con un 4-3-3
molto offensivo, con il tridente Eirik Haugstad-Alexander Lind-Ulrik Berglann
pronto a fare male, contro un Mjondalen più coperto con il suo 4-4-2 in
cui ci si affida alle qualità di Amahl Pellegrino e al senso del gol di Erik
Mitgarden. La partita si gioca sotto una pioggia incessante, che rende
impossibile qualsiasi giocata rasoterra. Il Mjøndalen è da subito la
squadra più in difficoltà, con lo Jerv che dal canto suo prova a creare
delle occasioni più per caparbietà che non tramite vere e proprie azioni di
qualità. Proprio con caparbietà i gialli sono bravissimi ad andare in vantaggio
al minuto 9: Kristoffer Tonnesen è bravo a trovare Andreas Hagen in area di rigore, con il centrocampista che seppur
decentrato e in precario equilibrio riesce a mettere in mezzo dove Haugstad è
tutto solo e di testa fa 1-0. La partita, condizioni di gioco impossibili,
stenta a decollare, il Mjøndalen è molto sterile e molto meno convinto
degli avversari tanto che concede un calcio di rigore al 26°. Il danese Tonny Brochmann però spara alle stelle. Il primo tempo va in
ghiacciaia così, una ghiaccia che, viste le temperature, sarà stata quanto mai
fredda, tanto che la pausa non dura quindici brevi minuti ma ben 14 giorni:
a queste condizioni climatiche – alcuni giocatori si sentono pure male – non si
può andare avanti, e l’arbitro decide, con l’accordo delle società, di
sospendere la gara. Si prova a giocare il giorno dopo, ma il campo di Grimstad
è ancora impraticabile, e allestire in meno di ventiquattro ore uno stadio
alternativo è impossibile pure per l’efficienza scandinava. A lunedì però, a
causa della pausa nazionali, non si può andare: il primo giorno libero è quindi
oggi, due settimane dopo l’interruzione.
SECONDO TEMPO
Ed eccoci a oggi,
sabato 19 novembre,
quando a mezzogiorno va in scena il secondo atto di questa partita “infinita”: stavolta
dal punto di vista climatico la giornata è tranquilla e serena, e un signore ne
approfitta per seguire il match direttamente dal proprio giardino, appollaiato
sulla staccionata, in tutta comodità, senza alcun disturbo dal tempo avverso!
Il secondo tempo – grazie anche al
fatto che i giocatori, sapendo di dover giocare solo quarantacinque minuti,
possono giocare senza risparmiarsi più di tanto – è tutta un’altra storia
rispetto a due settimane fa, i ritmi sono alti e il gioco scorre via bene. Lo Jerv
riprende facendo quello che aveva fatto nel primo tempo, ovvero comandare
la partita, ma questa volta il Mjøndalen, su un terreno di gioco finalmente accettabile, può
fraseggiare e ripartire come spesso ama fare. Ecco che, dopo alcuni
cincischiamenti dei padroni di casa, gli ospiti lanciano un pallone lungo sulla
fascia destra che viene raccolto da Michael
Stilson, bravissimo a
scaricare sulla corrente Magnus Sylling
Olsen che arriva di gran carriera ed insacca con un bellissimo destro a
giro sul secondo palo. È 1-1: il Levermyr è gelato. Ma lo Jerv dimostra subito
che il suo era soltanto un sonnellino del primo pomeriggio, dovuto forse alla
troppa sicurezza nei propri mezzi, perché dopo due minuti sempre Hagen crossa
dalla sinistra e Brochmann è bravo di prima a insaccare col sinistro e a
farsi perdonare il rigore sbagliato. Il Mjøndalen ci riprova sempre in
ripartenza o con rimesse laterali e palle inattive: al 75° Jonathan Lindseth
quasi la mette dentro nel mucchio, mentre al 90° il portiere di casa Øyvind
Christoffer Knutsen è miracoloso su un tiro degli ospiti. Anche l’altro
portiere, l’iraniano Soosha Makani, salito in area dello Jerv
per un calcio d’angolo, ci prova di testa, e la palla sibila fuori di un
soffio. Poi al 93° il Mjondalen prova ulteriormente il colpo finale, con
il solito Olsen prima e Ulrich Arnemberg poi ma i tentativi vanno
a vuoto ed è troppo tardi per rimettersi in gioco: finisce così, 2-1 per lo Jerv
checonquista la finale dei playoff
di OBOS Ligaen e dovrà vedersela con un ostico Kongsvinger, che però
avrà il fattore campo a sfavore e potrebbe anche uscire affaticato dall’importante
impegno di domani, quando giocherà nientedimeno che la finale di Coppa di
Norvegia contro i campioni della Tippeligaen del Rosenborg.
OBOS-ligaen, semifinali
playoff
5/11: Sandnes Ulf - Kongsvinger 0-2 (0-1)
9°
e 92° Eirik Haugstad
19/11: Jerv - Mjøndalen 2-1 (1-0) – (prosecuzione
della partita del 5/11 interrotta al 45° per impraticabilità del campo sull’1-0,
rete al 10° di Eirik Haugstad)
58°
Magnus Sylling Olsen (M) [1-1], 61° Tonny Brochmann (J) [2-1]
Finale
26/11: Jerv - Kongsvinger
Nessun commento:
Posta un commento