mercoledì 16 novembre 2016

Nazionale norvegese: Per-Mathias Høgmo getta la spugna e si dimette



“Era venuto per salvare la squadra, ora stiamo peggio di prima”: in estrema sintesi, i media norvegesi in questi giorni hanno espresso questa opinione, o altre di questo tenore, nei confronti del ct della Norvegia, il buon Per-Mathias Høgmo, reo a loro parere di aver acuito la crisi per rimediare alla quale era stato assunto. E a suffragio delle loro idee non hanno portato fumose argomentazioni, ma i dati che nel calcio alla fine contano più di tutti: i risultati. Con Høgmo, in effetti, la nazionale norvegese non è decollata. Anzi, è vieppiù sprofondata.

Terje Svendsen, presidente della NFF, la Federcalcio norvegese, e Per-Mathias Høgmo durante la conferenza stampa in cui l’ex ct del Tromsø ha annunciato le dimissioni dalla guida della nazionale della Norvegia (foto NTB Scanpix da www.aftenposten.no)




E a meno di una settimana dalla sconfitta in Repubblica Ceca, sconfitta che ha sancito la fine di un ciclo che non è mai nemmeno iniziato, Høgmo si è arreso, rassegnando le dimissioni. Non è stata una scelta semplice per l’ex allenatore del Tromsø, che aveva espresso più volte la volontà di onorare fino in fondo il contratto con la Federcalcio norvegese, in scadenza solo il prossim’anno. Tuttavia, in questi giorni le pressioni perché se ne andasse sono state enormi, non solo dai media ma anche dalla stessa Federazione, che non l’ha licenziato solo per non dovergli pagare l’intera buonuscita che da contratto sarebbe spettata al ct. Le parti si sono trovate a un tavolo e la trattativa non è stata semplice: alla fine Høgmo ha spuntato una liquidazione tutt’altro che misera, facendo imbufalire ancora una volta i giornali norvegesi, negli ultimi tempi decisamente sul piede di guerra: se spendiamo tutti questi soldi per mandare via il vecchio allenatore, come faremo a prenderne uno nuovo all’altezza della situazione? Gli allenatori all’altezza della situazione, da che mondo è mondo, com’è anche giusto che sia, vanno pagati...

E l’allenatore all’altezza della situazione, secondo i soliti belligeranti media norvegesi, c’è: è Ståle Solbakken, norvegese di Kongsvinger ma con una carriera internazionale alle spalle, sia come calciatore che come allenatore. E il problema è proprio questo: essendo un allenatore di buona caratura internazionale, lavora all’estero. Al Copenaghen, per la precisione. Al quale è legato da un contratto non faraonico ma nemmeno da due spiccioli. E si torna al problema di prima: pagato Høgmo perché se ne vada, i soldi per Solbakken perché arrivi potrebbero non esserci. Il “piano B” – sempre secondo i media, perché la NFF, la Federcalcio norvegese, non ha ancora fatto trapelare orientamenti ufficiali – potrebbe non essere esente dai medesimi problemi: Ole Gunnar Solskjær, secondo molti il nome giusto nel caso la trattativa con Solbakken non portasse da nessuna parte, è legato al Molde da un contratto fino al 2018.

E quindi, al momento, siamo in “vacanza di potere”: non c’è nessun allenatore alla guida della nazionale norvegese. Chiunque sia, arriverà nelle prossime settimane. L’unica certezza granitica, per ora, è che Per-Mathias Høgmo non è più ct della Norvegia.

Nessun commento:

Posta un commento