Con lo scudetto già assegnato da tempo
al Rosenborg e pure i due posti “sicuri” in Europa League già nelle mani di
Brann e Odd, la trentesima e ultima giornata di questa Tippeligaen 2016 ha
vissuto principalmente sulla lotta per la salvezza in cui, a parte l’ultimo
posto dello Start già certo da tempo immemore, tutto era ancora da decidere.
La festa “ufficiale” del Rosenborg a fine gara, quando ai campioni di Norvegia è stato consegnato il trofeo della Tippeligaen (foto Aleksander Myklebust da aftenposten.no) |
Alla fine, a restare col cerino in
mano è il Bodø/Glimt, e la cosa sorprende abbastanza: dopo due stagioni in
Tippeligaen abbastanza tranquille (13° posto nel 2014 e 9° l’anno passato con
un girone di ritorno strepitoso), i gialloneri del nord hanno vissuto un 2016
privo di picchi – a parte il raggiungimento delle semifinali in Coppa di
Norvegia – ma sostanzialmente sereno, sempre al di sopra della zona
retrocessione, seppur con margini risicati. Ma un crollo c’è stato, ed è
arrivato nel momento più delicato della stagione: la fine. Dopo quattro
sconfitte consecutive prima di quest’ultima giornata, il Bodø si è trovato a
dover giocare la partita più importante dell’anno a Trondheim contro il
Rosenborg campione di Norvegia – tra l’altro la stessa squadra che lo ha
estromesso dalla Coppa pochi giorni fa – senza la possibilità di sbagliare. E
giocare in casa del Rosenborg all’ultima giornata, quando i bianconeri a fine
gara sono attesi dalla festa per lo scudetto con la consegna ufficiale del
trofeo della Tippeligaen, non è trovarsi in una bella situazione. È un po’ come
fare la fine del topo in trappola: e infatti Mushaga Bakenga e Holmar Örn
Eyjolfsson accendono i tifosi locali con un gol a testa contro il quale nulla
può il gol della bandiera di Fitim Azemi (undici reti stagionali per lui) a
fine gara. Il Bodø/Glimt, a cui nemmeno un pareggio sarebbe servito a nulla,
finisce così sconfitto 2-1 e abbandona mestamente la Tippeligaen, retrocedendo
insieme allo Start.
Per un punto salva la cappa invece,
almeno per ora, lo Stabæk, una squadra che si è fatta quasi tutta la stagione a
cavallo del penultimo e del terzultimo posto ma che all’ultimo tuffo, grazie
anche a un impegno non proibitivo col retrocesso (ma sempre imprevedibile)
Start, ha trovato il modo di togliersi almeno in parte dai guai. Liquidata l’ultima in classifica con un secco 3-0 (doppietta dello
sbarazzino Ohi Anthony Omoijuanfo), lo Stabæk non può festeggiare più di tanto,
visto che la sua stagione non finisce qua, e la salvezza è ancora tutta da conquistare: a tempo debito, dovrà sfidare la vincente dei playoff di OBOS-ligaen,
playoff al momento fermi a causa dello stop per impraticabilità del campo della
semifinale Jerv-Mjøndalen, la cui prosecuzione (si giocherà il secondo tempo
dal risultato di 1-0 per i padroni di casa) si disputerà il 19 novembre – chi vince
in finale trova il Kongsvinger, che è anche finalista di Coppa di Norvegia.
Si levano definitivamente dalla zona calda e
vanno in vacanza sani e salvi Lillestrøm e Tromsø. Bella l’impresa dei primi, che
battono 1-0 un Molde ancora in corsa per il quarto posto. Non male anche il
risultato del Tromsø, che ha la meglio per 3-1 sull’Odd che, seppur già certo
della qualificazione all’Europa League, non è mai un cliente comodo.
È proprio la sconfitta del Molde a
sparigliare le carte in alta classifica, dove infuriava la lotta per il quarto
posto, che assegna un ipotetico posto in Europa League. Ipotetico perché verrà
assegnato solo se, come pare probabile, il Rosenborg sconfiggerà il Kongsvinger
nella finale di Coppa di Norvegia. Se questo non avverrà, e si sa che nel
calcio i conti senza l’oste non vanno mai fatti, sarà lo stesso Kongsvinger ad
andare in Europa. Nel dubbio, sempre meglio arrivare quarti: al Molde per
farlo, visti gli altri risultati, sarebbe bastato un pareggio col Lillestrøm.
La sconfitta invece taglia fuori i ragazzi di Ole Gunnar Solskjær, che mancano
così l’obiettivo minimo stagionale. Ne approfitta l’Haugesund di Andrea Loberto
che, col pareggio casalingo per 1-1 con lo Strømsgodset, sale in quarta
posizione e attende l’esito della finale di Coppa di Norvegia (andare in Europa
sarebbe un grande risultato per l’allenatore italiano). In realtà, con questi
risultati, il Sarpsborg 08, vincendo in casa del Brann, avrebbe superato in
quarta piazza l’Haugesund; a Bergen però i padroni di casa hanno vinto 2-1,
facendo perdere agli ospiti la possibilità di un’incredibile qualificazione all’Europa
League.
Infine segnaliamo Sogndal-Aalesund,
gara quasi amichevole tra due compagini ormai tranquille e senza più obiettivi:
onorando l’impegno sportivo, le due squadre in campo si sono divertite e hanno
divertito, regalando agli spettatori, nel match più spettacolare di giornata,
un funambolico 2-4. Per l’Aalesund, partito quest’anno così male che per molto
tempo la sua retrocessione era sembrata inevitabile e autore di una rimonta straordinaria,
si tratta del modo migliore di concludere una stagione finita con una salvezza
più che meritata.
30°
giornata e ultima giornata
6/11: Brann - Sarpsborg 08 2-1
Haugesund - Strømsgodset 1-1
Lillestrøm - Molde 1-0
Rosenborg - Bodø/Glimt 2-1
Sogndal - Aalesund 2-4
Stabæk - Start 3-0
Tromsø - Odd 3-1
Viking - Vålerenga 0-2
Classifica
Rosenborg 69 Vincitore Tippeligaen – Champions League
Brann 54
Europa League
Odd 51
Europa League
Haugesund 46 Europa League se il Rosenborg vince la Coppa
di Norvegia
Molde 45
Sarpsborg 08 45
Strømsgodset 44
Viking 43
Aalesund 42
Vålerenga 38
Sogndal 36
Lillestrøm 34
Tromsø
34
Stabæk 31 Spareggio per la Tippeligaen
Bodø/Glimt 30 Retrocesso
Start 16
Retrocesso
Classifica
marcatori
19 gol: Christian
Gytkjær (Rosenborg)
13 gol: Mustafa
“Mos” Abdellaoue (Aalesund)
11 gol: Fitim Azemi
(Bodø/Glimt)
10 gol: Olivier Occéan (Odd), Torbjørn Agdestein (Haugesund)
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