mercoledì 16 ottobre 2013

Con l’1-1 all’Islanda, la Norvegia chiude le pessime qualificazioni ai Mondiali! E ora... “addio” Oslo?

Si sono concluse ieri all’Ullevaal di Oslo le qualificazioni dei Mondiali per la Norvegia. L’1-1 contro l’Islanda entra nella storia ma non della nazionale norvegese bensì di quella ospite, i “cugini” islandesi (scandinavi di periferia, per così dire), che in virtù del secondo posto conseguito nel girone raggiungono i playoff per il Mondiale che, se superati, consentirebbero loro di qualificarsi per la prima volta alla fase finale di una manifestazione così importante. Un caloroso in bocca al lupo agli islandesi. Alla fine, non c’è stato bisogno del “biscotto”: l’Islanda per essere sicura dei playoff doveva vincere ad Oslo perché altrimenti, in caso di vittoria della Slovenia in Svizzera, avrebbe perso la seconda piazza. Ma la Slovenia in Svizzera ha perso. Non stiamo a fare gli “italiani” e non mettiamoci a supporre cosa sarebbe successo se la Slovenia fosse andata in vantaggio in Svizzera: non è successo, e alla fine l’1-1 è stato sufficiente agli islandesi per passare e ai padroni di casa per non concludere queste pessime qualificazioni ai Mondiali con l’ennesima figuraccia.

L’Islanda festeggia: è ai playoff per il Brasile! La Norvegia invece ha poco da festeggiare! (Foto Erlend Aas/NTB Scanpix da aftenposten.no)


Nota a margine: i prossimi Europei saranno a 24 squadre. Ebbene, se queste fossero state le qualificazioni per gli Europei, nemmeno in questo caso la Norvegia si sarebbe qualificata. L’Islanda sì, la Slovenia sarebbe andata agli spareggi o a qualcosa del genere, la Norvegia sarebbe rimasta fuori come Albania e Cipro. Il neo-ct Høgmo ha insomma tanto da lavorare per riportare la nazionale almeno tra le prime 24 del continente.

E da lavorare non avrà solo il buon Høgmo, che ieri ha fatto esordire dal primo minuto Ola Kamara ed evidentemente ha in testa una nazionale che si rinnovi almeno un po’, magari con l’apporto dei giovani dell’Under 21 che tanto bene ha fatto in Israele. Anche la federazione avrà il suo da fare per cercare di migliorare le cose, e rendere la nazionale più competitiva sul campo e più attraente per i tifosi.

Ieri sera all’Ullevaal di Oslo c’erano 6796 spettatori. È vero che la Norvegia era già fuori dai giochi, ma nemmeno settemila spettatori sono davvero pochi. E allora dai media norvegesi molti opinionisti si sono fatti una domanda: perché la Norvegia deve giocare sempre e solo all’Ullevaal di Oslo? L’Ullevaal è il “quartier generale” della Federazione, che lì ha pure i propri uffici, ed alcuni contratti di sponsorizzazione rendono difficile lo spostamento in altre sedi delle partite della nazionale. Ma siamo sicuri che questi non siano problemi aggirabili? Se la gente di Oslo è “stanca” delle partite della nazionale, nel senso che è abituata ad ospitarne una decina ogni anno ed è pronta ad assieparsi sugli spalti dell’Ullevaal solo in occasione delle gare più importanti, non avrebbe senso portare le partite della nazionale negli altri stadi della Norvegia, in città pronte a dimostrare più entusiasmo per queste partite? Oltretutto, questo avvicinerebbe la Norvegia ai propri tifosi, che certo non sono solo ad Oslo ma su tutto il territorio. Come si fa in altre nazioni, Oslo potrebbe restare la base per le sfide più prestigiose, mentre le altre partite si potrebbero disputare nelle altre città, cui non mancano gli impianti per poterlo fare.

Questa ipotesi sta prendendo piede e secondo alcune indiscrezioni già l’amichevole di novembre (contro la Scozia?) potrebbe portare la nazionale lontano da Oslo. Secondo questi “rumors”, potrebbe essere il Brann Stadion di Bergen l’impianto prescelto, ma anche il Color Line Stadion di Ålesund sembra avere qualche chance. Ma si dice che trattative più o meno aperte siano anche quelle con il Lerkendal di Trondheim (il più grande impianto norvegese dopo l’Ullevaal), l’Aker Stadion di Molde, il Viking Stadion di Stavanger e la Sør Arena di Kristiansand. Non dimentichiamo che in Norvegia è presente pure un meraviglioso impianto al coperto, la Telenor Arena di Fornebu (frazione di Bærum), un tempo casa dello Stabæk, che in passato ha ospitato l’Eurofestival 2010 e che nei prossimi mesi ospiterà concerti di prestigio internazionale come quelli di Nickelback, Black Sabbath, Depeche Mode e Justin Timberlake. Possibile che un impianto così – sebbene a quel che si sa i costi per l’affitto siano molto alti – non possa ospitare pure una gara della nazionale, magari di inverno?

Insomma, il futuro della nazionale norvegese prevede grosse novità, ed è un bene: con queste qualificazioni mondiali abbiamo toccato il fondo, è ora di voltare pagina!




Qualificazioni Mondiali
Gruppo E
10° e ultima giornata, 15 ottobre 2013

Oslo, Ullevaal Stadion, ore 20
Norvegia – Islanda 1-1 (1-1)
Reti: 19° Kolbeinn Sigthórsson (I) [0-1], 30° Daniel Braaten (N) [1-1]
Norvegia: Rune Almenning Jarstein, Omar Elabdellaoui, Tore Reginiussen, Brede Hangeland, Tom Høgli, Per Ciljan Skjelbred, Alexander Tettey, Stefan Johansen, Tarik Elyounoussi, Ola Kamara, Daniel Braaten. All.: Per-Mathias Høgmo.
Arbitro: Paolo Tagliavento (Ita)

Altre partite del girone
Cipro-Albania 0-0
Svizzera-Slovenia 1-0

Classifica finale
Svizzera 24
Islanda 17
Slovenia 15
Norvegia 12
Albania 11
Cipro 5

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1 commento:

  1. E noi islandesi ringraziamo i cugini norvegesi, ricambiando l'in bocca al lupo affinché escano da questa situazione più forti di prima!

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