Si sono concluse ieri all’Ullevaal di Oslo le
qualificazioni dei Mondiali per la Norvegia. L’1-1 contro l’Islanda entra nella
storia ma non della nazionale norvegese bensì di quella ospite, i “cugini”
islandesi (scandinavi di periferia, per così dire), che in virtù del secondo
posto conseguito nel girone raggiungono i playoff per il Mondiale che, se
superati, consentirebbero loro di qualificarsi per la prima volta alla fase
finale di una manifestazione così importante. Un caloroso in bocca al lupo agli
islandesi. Alla fine, non c’è stato bisogno del “biscotto”: l’Islanda per
essere sicura dei playoff doveva vincere ad Oslo perché altrimenti, in caso di
vittoria della Slovenia in Svizzera, avrebbe perso la seconda piazza. Ma la
Slovenia in Svizzera ha perso. Non stiamo a fare gli “italiani” e non
mettiamoci a supporre cosa sarebbe successo se la Slovenia fosse andata in
vantaggio in Svizzera: non è successo, e alla fine l’1-1 è stato sufficiente
agli islandesi per passare e ai padroni di casa per non concludere queste
pessime qualificazioni ai Mondiali con l’ennesima figuraccia.
L’Islanda festeggia: è ai playoff per il Brasile! La Norvegia invece ha poco da festeggiare! (Foto Erlend Aas/NTB Scanpix da aftenposten.no) |
Nota a margine: i prossimi Europei saranno a 24
squadre. Ebbene, se queste fossero state le qualificazioni per gli Europei,
nemmeno in questo caso la Norvegia si sarebbe qualificata. L’Islanda sì, la
Slovenia sarebbe andata agli spareggi o a qualcosa del genere, la Norvegia
sarebbe rimasta fuori come Albania e Cipro. Il neo-ct Høgmo ha insomma tanto da
lavorare per riportare la nazionale almeno tra le prime 24 del continente.
E da lavorare non avrà solo il buon Høgmo, che ieri
ha fatto esordire dal primo minuto Ola Kamara ed evidentemente ha in testa una
nazionale che si rinnovi almeno un po’, magari con l’apporto dei giovani dell’Under
21 che tanto bene ha fatto in Israele. Anche la federazione avrà il suo da fare
per cercare di migliorare le cose, e rendere la nazionale più competitiva sul
campo e più attraente per i tifosi.
Ieri sera all’Ullevaal di Oslo c’erano 6796
spettatori. È vero che la Norvegia era già fuori dai giochi, ma nemmeno
settemila spettatori sono davvero pochi. E allora dai media norvegesi molti
opinionisti si sono fatti una domanda: perché la Norvegia deve giocare sempre e
solo all’Ullevaal di Oslo? L’Ullevaal è il “quartier generale” della
Federazione, che lì ha pure i propri uffici, ed alcuni contratti di sponsorizzazione
rendono difficile lo spostamento in altre sedi delle partite della nazionale.
Ma siamo sicuri che questi non siano problemi aggirabili? Se la gente di Oslo è
“stanca” delle partite della nazionale, nel senso che è abituata ad ospitarne
una decina ogni anno ed è pronta ad assieparsi sugli spalti dell’Ullevaal solo
in occasione delle gare più importanti, non avrebbe senso portare le partite
della nazionale negli altri stadi della Norvegia, in città pronte a dimostrare
più entusiasmo per queste partite? Oltretutto, questo avvicinerebbe la Norvegia
ai propri tifosi, che certo non sono solo ad Oslo ma su tutto il territorio. Come
si fa in altre nazioni, Oslo potrebbe restare la base per le sfide più
prestigiose, mentre le altre partite si potrebbero disputare nelle altre città,
cui non mancano gli impianti per poterlo fare.
Questa ipotesi sta prendendo piede e secondo alcune
indiscrezioni già l’amichevole di novembre (contro la Scozia?) potrebbe portare
la nazionale lontano da Oslo. Secondo questi “rumors”, potrebbe essere il Brann
Stadion di Bergen l’impianto prescelto, ma anche il Color Line Stadion di Ålesund
sembra avere qualche chance. Ma si dice che trattative più o meno aperte siano
anche quelle con il Lerkendal di Trondheim (il più grande impianto norvegese
dopo l’Ullevaal), l’Aker Stadion di Molde, il Viking Stadion di Stavanger e la Sør
Arena di Kristiansand. Non dimentichiamo che in Norvegia è presente pure un
meraviglioso impianto al coperto, la Telenor Arena di Fornebu (frazione di Bærum),
un tempo casa dello Stabæk, che in passato ha ospitato l’Eurofestival 2010 e
che nei prossimi mesi ospiterà concerti di prestigio internazionale come quelli
di Nickelback, Black Sabbath, Depeche Mode e Justin Timberlake. Possibile che
un impianto così – sebbene a quel che si sa i costi per l’affitto siano molto
alti – non possa ospitare pure una gara della nazionale, magari di inverno?
Insomma, il futuro della nazionale norvegese prevede
grosse novità, ed è un bene: con queste qualificazioni mondiali abbiamo toccato
il fondo, è ora di voltare pagina!
Qualificazioni Mondiali
Gruppo
E
10°
e ultima giornata, 15 ottobre 2013
Oslo,
Ullevaal Stadion, ore 20
Norvegia
– Islanda 1-1 (1-1)
Reti:
19° Kolbeinn Sigthórsson (I) [0-1], 30° Daniel Braaten (N) [1-1]
Norvegia:
Rune Almenning Jarstein, Omar Elabdellaoui, Tore Reginiussen, Brede Hangeland,
Tom Høgli, Per Ciljan Skjelbred, Alexander Tettey, Stefan Johansen, Tarik
Elyounoussi, Ola Kamara, Daniel Braaten. All.: Per-Mathias Høgmo.
Arbitro:
Paolo Tagliavento (Ita)
Altre
partite del girone
Cipro-Albania
0-0
Svizzera-Slovenia
1-0
Classifica
finale
Svizzera
24
Islanda
17
Slovenia
15
Norvegia
12
Albania
11
Cipro
5
-
E noi islandesi ringraziamo i cugini norvegesi, ricambiando l'in bocca al lupo affinché escano da questa situazione più forti di prima!
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