Con
la finale giocata ieri sera (Spagna-Italia 4-2), si è concluso l’Europeo Under 21 disputato in
questi giorni in Israele. Per la Norvegia, l’avventura israeliana si è concluso
in modo un po’ amaro, con la sconfitta per 3-0 proprio contro la corazzata spagnola che si è poi riconfermata campione continentale.
Per i norvegesi, che in questa fase finale hanno affrontato entrambe le
finaliste e in tutte e due le occasioni han fatto un’ottima figura, il
risultato della semifinale è probabilmente troppo severo. Nessuno, nemmeno l’ultrà
norvegese più sfegatato, sosterrà che la Spagna non meritava di superare il
turno: gli iberici sono su un altro pianeta rispetto alla Norvegia, anche a
livello under 21, e la vittoria spagnola nella partita del Netanya Municipal
Stadium è assolutamente meritata. I norvegesi però hanno opposto una fiera
resistenza, tentando con tenacia di non limitarsi ad un robusto catenaccio ma
provando anche a ripartire sfruttando gli esigui e sporadici spazi che la
manovra avversaria, così propensa a imbrigliare chi ha di fronte in una fitta
ragnatela di passaggi che imbastisce una ragnatela difficile da forzare, ha
lasciato loro. Alla fine, la Norvegia avrebbe meritato di segnare almeno un
gol, e comunque non di perdere con più di due reti di scarto. Del resto, all’87°
il risultato era ancora sull’1-0 per la Spagna (gol a fine primo tempo di Rodrigo
che ha sfruttato uno degli sporadici buchi della difesa di Skullerud), e
proprio nell’ultimo quarto di partita la Norvegia si era incredibilmente
avvicinata al gol di un pareggio che, francamente, sarebbe stato un po’
immeritato. Poi sono saliti in cattedra gli assi spagnoli, con Isco (87°), che
di potenza ha segnato un grande gol sfondando con forza e classe la difesa
norvegese, e con Álvaro Morata, che si è inventato una rete magnifica tirando
praticamente dalla linea di fondo campo, e la partita è finita come sappiamo.
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Non si pensi che la Norvegia Under 21 sia delusa per aver perso in semifinale: questa foto è stata scattata la sera dopo la partita con la Spagna, durante i festeggiamenti per il comunque ottimo terzo posto della missione israeliana! Nell’entusiasmo del momento, l’allenatore Tor Ole Skullerud è stato inevitabilmente lanciato in piscina: il ct norvegese però aveva con sé il cellulare, che non ha gradito l’imprevisto bagno. «Mi hanno garantito che non è da buttare via», rassicura Skullerud, «mi dispiace solo non aver potuto leggere i messaggi di congratulazioni che mi sono arrivati! E comunque è stata un’avventura fantastica, è stato divertente essere qua e speriamo di partecipare ancora in futuro a fasi finali come questa. Ora siamo tutti un po’ stanchi, ma anche orgogliosi, molto orgogliosi!» (foto NTB Scanpix da aftenposten.no) |