Nella prima amichevole internazionale
pre-campionati europei, la Norvegia ha affrontato mercoledì sera a Porto un
Portogallo in piena rotta verso l’Europeo di Francia, dove esordirà il 14 giugno
allo stadio Geoffroy-Guichard di Saint-Étienne. Per la Norvegia, dopo la cocente
sconfitta con l’Ungheria agli spareggi, match che poteva permetterle l’accesso
ad Euro 2016 e quindi al suo secondo europeo dopo quello del 2000, l’obiettivo
era quello di “ritrovare la gamba” per gli impegni che verranno dopo, cioè i “cugini”
islandesi mercoledì 1° giugno e il Belgio domenica 5 giugno, tra l’altro serio
candidato alla vittoria finale della massima competizione continentale.
Joshua King in azione contro il Portogallo |
Iniziamo con ordine, con la scelta
alquanto “bizarra" di giocare in concomitanza della Tippeligaen, scelta
che ha permesso di “premiare” pochi giocatori del campionato nazionale in
favore dei soliti classici colossi europei: Per-Mathias Høgmo sceglie un solido
4-4-2 per affrontare i lusitani, che, privi di Cristiano Ronaldo reduce dalla
finale di Champions League, giocano con un tridente offensivo formato da gente
in piena forma: Quaresma, campione di Turchia col Besiktas, Eder, autore del
gol decisivo che ha portato quinto posto in Ligue 1 e conseguente partecipazione in Europa League al LOSC di Lille, e André
Gomes, uno degli “uomini mercato” di questa estate, chiedere a Napoli e Juventus
su tutte.
Il match non stenta a decollare in
favore del Portogallo: al 13° Quaresma, uomo completamente rinato dopo il suo
esilio in Turchia, si accentra dalla sinistra e scarica un destro pauroso sotto
la traversa che Rune Jarstein (portiere dell’Hertha Berlino) non può proprio
parare.
Alla mezz’ora poi si accende anche il
match dei norvegesi: lancio lungo di Markus Henriksen che imbecca Joshua King (8
gol in Premier League con il Bournemouth) che riesce a liberarsi della
marcatura vigorosa ma mai troppo precisa di un solito Josè Fonte (Southampton)
per poi scaricare un sinistro poco cattivo contro il portiere “lyonnais”
Anthony Lopes. Sarà l’unico squillo degno di nota della nazionale scandinava.
Così, tra le girandole di cambi, al 64°
minuto, il laterale sinistro Rapahel Guerreiro, autore di un’annata positiva in
Francia a Lorient, realizza una punizione che va a togliere le cosiddette “ragnatele”
dall’incrocio dei pali, con una traiettoria impossibile da prevedere.
Al 70° poi il Portogallo capitalizza:
Joao Mario riesce a far passare un pallone insidioso tra Anders Trondsen, il
21enne del Sarpsborg 08 unico “norvegese” titolare, e Even Hovland (Norimberga),
Eder anticipa Stefan Strandberg (Krasnodar), e la insacca alla destra di
Jarstein, privo di colpe sui tre gol perfetti del Portogallo.
Partita mai troppo equilibrata, con
due squadre totalmente diverse sia sul piano mentale che su quello fisico, con
i lusitani pimpanti e vogliosi di iniziare l’avventura europea, e con una
Norvegia compassata e forse ancora con la testa a Budapest e al gol di Priskin
condito dall’autogol di Henriksen (AZ Alkmaar).
Se questa poteva essere una partita senza storia, la sfida di inizio giugno con i cugini islandesi non può essere
considerata tale, visto che bisogna comunque dare una prova di forza e
dimostrare che anche se gli azzurri partiranno per la Francia, la Norvegia
resta una nazionale di cartello nel coronario scandinavo.
Norvegia: Rune Almenning Jarstein
(Hertha Berlino), Martin Linnes (Galatasaray) [86° Niklas Gunnarsson
(Hibernian)], Even Hovland (Norimberga), Stefan Strandberg (Krasnodar), Anders
Trondsen (Sarpsborg 08), Veton Berisha (Greuther Fürth), Stefan Johansen
(Celtic Glasgow), Ruben Yttergård Jenssen (Lione) [73° Ole Selnæs (Saint-Étienne)],
Valon Berisha (Red Bull Salisburgo) [74° Iver Fossum (Hannover 96)], Markus
Henriksen (AZ Alkmaar), Joshua King (Bournemouth) [86° Alexander Sørloth
(Groningen)]. Allenatore: Per-Mathias Høgmo.
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