I casi della vita a volte sono davvero
incredibili. Il 12 ottobre 1985 il Brann, perdendo in casa all’ultima giornata
di Tippeligaen (all’epoca First Division) 1-3 contro il Mjøndalen (che finì in
quinta posizione quell’ottimo campionato) subì l’onta della retrocessione: non
la prima ma, fino ad oggi, l’ultima della sua storia. Vinto il campionato
successivo, infatti, i rossi di Bergen sono rimasti nella massima divisione
fino a stasera. Stasera sono tornati in “serie B” proprio per mano del Mjøndalen...
Il Mjøndalen segna il gol del 3-0 al Brann e tutti capiscono che ormai è tutto finito: Mjøndalen promosso in Tippeligaen, il Brann retrocede (foto Tom Høvik da aftenposte.no) |
Dal 2010, quando l’Hønefoss dovette
abbandonare la massima divisione perdendo (con un totale di 8-1!) il doppio
spareggio col Fredrikstad, gli scontri diretti tra terz’ultima di Tippeligaen e
la vincente dei playoff di Adeccoligan (scontro che per una modifica dei
regolamenti non fu però disputato nel 2011) avevano sempre premiato la squadra
proveniente dalla massima divisione. Non pareva questo l’anno in cui la
tendenza sarebbe cambiata, non tanto per il Mjøndalen, squadra di tutto
rispetto, quanto perché a disputare questa sfida si è trovata una squadra di
blasone abituata a confrontarsi con ben altri obiettivi, il Brann che ancora
nel 2007 (mica tantissimo tempo fa) era riuscito a conquistare il terzo
scudetto della propria storia.
L’andata dello spareggio, disputato domenica
a Bergen e finito 1-1, aveva fatto capire che il Brann avrebbe sofferto
oltremodo per conservare il posto in Tippeligaen contro un Mjøndalen così
quadrato; quello che però nessuno aveva previsto era che si sarebbe trattato di
una vera e propria disfatta...
Stasera il Mjøndalen non solo ha vinto contro
il Brann, conquistandosi con pieno merito un posto in Tippeligaen: ha
letteralmente umiliato gli avversari. C’è poco da dire: la pessima stagione del
Brann, condotta quasi sempre sotto la linea di galleggiamento e rimessa
grossomodo in piedi solo con uno scatto d’orgoglio finale, non è stata una “sbandata”
come quella del Molde dello scorso anno (quando dopo due scudetti consecutivi
visse un anno difficile che non gli ha impedito quest’anno di cingersi
nuovamente la testa con l’alloro della Tippeligaen) ma una crisi strutturale,
un’implosione di cui spietatamente il Mjøndalen è stato bravo a far venire a
galla tutte le problematiche. In realtà, il verdetto di questa partita è
chiaro: il Mjøndalen è più forte del Brann. Spiace perdere una squadra
blasonata come questa dalla Tippeligaen, ma – come hanno commentato i media
norvegesi – una squadra imbarazzante come il Brann di stasera, e come il Brann
visto spesso in questa stagione, non si merita la Tippeligaen. Se la merita di
più il Mjøndalen, che il prossimo anno tornerà a calcare i campi della massima
divisione dopo averci giocato l’ultima volta nel 1992.
Quanto alla sfida di stasera, c’è poco da dire: dopo l’1-1
dell’andata, il Brann doveva solo vincere, o almeno pareggiare con reti per
restare in Tippeligaen (col 2-2 e con pareggi con ancora più reti) o almeno
agguantare i supplementari (con l’1-1). Quindi ad inizio gara ha provato a fare
la partita, col Mjøndalen che, potendosi accontentare anche dello 0-0, si è
limitato da principio ad un ordinato contenimento. Piano piano però i padroni
di casa hanno iniziato a guadagnare campo, fino a portarsi in vantaggio al 26°
con Sanel Kapidzic. Il Brann dà fuoco alle polveri nella seconda metà del primo
tempo, questo è il suo momento migliore, ma Marcus Pedersen e Amin Askar non
concretizzano le occasioni capitate loro.
Nella ripresa, il Brann prova ad insistere ma
si scopre troppo: al 54° Stian Semb Aasmundsen va vicino al colpo del ko, ma la
festa per i padroni di casa è rinviata di poco. Un tremendo uno-due tra 64° e
67°, con le reti di Vamouti Diomande (a segno anche all’andata) e ancora di
Kapidzic chiudono i conti. Finisce 3-0: Mjøndalen in paradiso, Brann retrocesso
e sommerso dalle polemiche.
Come nel 1985, il Mjøndalen condanna il
Brann. Quell’anno, tra l’altro, tra le squadre che salirono dalla Adeccoligaen
(all’epoca si chiamava Second Division, ed era divisa in due gironi) salì
proprio come quest’anno il Tromsø. Corsi e ricorsi: ricordate quale fu la
squadra che l’anno scorso condannò all’ultima giornata il Tromsø alla
retrocessione? Proprio il Brann: chi a Tromsø volesse vendicare quella
sconfitta dovrà aspettare un po’, perché il prossim’anno il Brann sarà assente
dalla Tippeligaen. Chi l’avrebbe mai detto: il capitolo delle retrocessioni
eccellenti si arricchisce di un nuovo nome, quello del Brann, che speriamo
possa quanto prima tornare ad essere protagonista della massima divisione
norvegese.
Spareggio Tippeligaen
26/11:
Mjøndalen – Brann 3-0 (1-0) [and. 1-1, tot. 4-1]
27° Sanel Kapidzic; 64° Vamouti Diomande, 67° Sanel Kapidzic
E dopo il Tromso l'anno scorso pure quest anno ci saluta un'altra grande direi anche inaspettatamente (contro ogni pronostico di inizio stagione). Cmq penso che tornerà molto presto in massima divisione; adesso mi chiedo dove andranno i giocatori del calibro di Huseklepp e Askar...
RispondiEliminaun grande dispiacere davvero...speravo che in qualche modo il Brann potesse farcela e invece è stato un disastro! Non sapevo di questi ricorsi storici,le coincidenze sono incredibili... comunque complimenti al Mjondalen che ha meritato anche se simpaticamente speravo potessero farcela l'anno prossimo perchè il Brann è squadra gloriosa! In serie b norvegese per l'anno prossimo farò il tifo affinchè salgano sia Brann che Fredrikstad 2 grandissime nobili del calcio norvegese che dovrebbero stare sempre in massima serie...speriamo bene!!!
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