In questi giorni sui media norvegesi si parla
molto di un’interessante iniziativa intrapresa dalla Federcalcio Norvegese: la
NTF ha infatti incaricato un’azienda olandese, l’Hypercube, di stilare una
relazione in cui individuare dei possibili nuovi format che potrebbero
rilanciare la Tippeligaen.
La home page del sito di Hypercube, la società olandese incaricata di pensare ad un nuovo format per la Tippeligaen del futuro (www.hypercube.nl) |
L’Hypercube è infatti specializzata, tra l’altro,
nell’elaborare formule per le competizioni sportive al fine di garantire loro
un appeal presso il pubblico e una
spettacolarità maggiori (ha collaborato con l’Uefa in passato ed è la “mente”
dei format del campionato olandese e di quello belga).
Il responso del rapporto stilato dagli
olandesi ha sollevato un vespaio di reazioni e di prese di posizione. In primo
luogo, l’Hypercube ha notato che in Norvegia (non solo lì, in realtà) la
chiusura del campionato e la finale di Coppa, i due eventi calcistici più
importanti, sono concentrati nello stesso periodo dell’anno, ossia il tardo
autunno, che oltretutto in Norvegia non è nemmeno il momento più indicato per
godersi del sano sport all’aria aperta. Suggerisce quindi di concentrare la
Coppa nella prima metà della stagione (prima che scattino le Coppe Europee) con
una finale al sole e al caldo di maggio, e di riservare l’autunno per il finale
di campionato.
Ed è proprio per il campionato che gli olandesi
suggeriscono le innovazioni maggiori. La formula attuale, secondo loro, non va:
troppe squadre e format “classico” (girone all’italiana di andata e ritorno)
causano una competizione troppo noiosa e priva di grandi eventi. Per questo
suggeriscono tre soluzioni alternative, tutte che prevedono comunque una
riduzione delle squadre ed una seconda fase di playoff.
SOLUZIONE 1: Solo 12 squadre iscritte in
Tippeligaen, prima metà di stagione con andata e ritorno, seconda metà con una
divisione in due gironi (sempre di andate e ritorno) in cui le squadre si
portano in dote la metà dei punti conquistati fin lì, uno con le prime sei che
lottano per lo scudetto, uno con le ultime sei che giocano per la salvezza.
SOLUZIONE 2: 14 squadre iscritte, dopo il
classico girone all’italiana di andata e ritorno divisione in tre gruppi (anche
qua con metà dei punti conquistati in precedenza): le prime quattro si
scontrano per lo scudetto, le otto in mezzo si sfidano per l’Europa League, le
ultime due spareggiano per evitare la retrocessione.
SOLUZIONE 3: È uguale alla soluzione due fino
a metà campionato, poi la divisione in tre gruppi sarebbe diversa, con le prime
quattro a battagliare per lo scudetto, le sei nel mezzo a sfidarsi per l’Europa
League, le ultime quattro ad affrontarsi per evitare la retrocessione.
Da questa bozza si intuisce che l’Hypercube
in tutte e tre le soluzioni non esclude ulteriori play-off al termine della
seconda fase di stagione, lasciando intendere che sarebbero possibili una bella
finale scudetto e magari uno spareggio per l’ultimo posto disponibile in Europa
League.
Se il progetto Hypercube venisse approvato,
il sistema calcistico norvegese ne uscirebbe rivoluzionato anche per quel che
riguarda l’Adeccoligaen che, con la diminuzione delle squadre di Tippeligaen,
si troverebbe ad annoverare più squadre: gli olandesi suggeriscono per la “serie
B” una divisione in due gironi, anche qui si presume con una post-season per
individuare le promosse nella categoria superiore e le retrocesse in quella
inferiore (che resterebbe a quattro gironi così come è adesso).
La Federazione e i club hanno più di un mese di
tempo per studiarsi le carte: attorno a Capodanno la Federazione Norvegese
dovrebbe riunirsi per stabilire se approvare o bocciare il piano degli olandesi
(o magari rinviare la decisione di un anno o due). Nel caso il progetto venisse
approvato, il 2015 sarebbe un anno di transizione per allineare i campionati
alla nuova formula, che potrebbe scattare nel 2016. Per una rivoluzione così
radicale, le norme federali prevedono che la decisione debba essere presa dalla
maggioranza qualificata dei club (cioè due terzi) aventi diritto al voto, che
sono quelli di Tippeligaen e di Adeccoligaen.
Potrebbe essere una soluzione per mischiare ulteriormente le carte e rendere più appassionante il torneo
RispondiEliminaBa sinceramente sta cosa non mi piace molto, già sono poche le squadre in Tippeligaen figurati 12 squadre che brutta cosa verrebbe fuori, poi la divisione in tre gironi non ne parliamo per favore... Per quanto riguarda la coppa anche qui ho i miei dubbi, secondo me il campionato è bello così com'è e non cambierei niente
RispondiEliminaPer quello che può valere la mia opinione personale, a me affascinano molto i playoff (sarà perché sono anche appassionato di basket), e non mi dispiace l'idea di una loro introduzione anche nel calcio, soprattutto nei campionati minori che hanno bisogno di qualche "trovata" per guadagnarsi l'attenzione del pubblico. Non sono quindi pregiudizialmente contrario ad una riduzione delle squadre per ridurre la durata del girone all'italiana e fare in modo che si possa disputare un'avvincente post season. Sarei però più favorevole a dei playoff di stampo tennistico (proprio come nel basket, o nella nostra serie B) piuttosto che ad una divisione in gironi. E se proprio divisione in gironi deve essere, credo anch'io che la tripartizione sarebbe eccessiva, e che sarebbe meglio limitarsi ad una divisione in due. Ripeto però che una bella griglia di playoff a otto sarebbe la cosa che mi affascinerebbe di più, anche se purtroppo questa non sembra figurare tra le ipotesi proposte dai "cervelloni" olandesi...
RispondiEliminaspero non si faccia...16 squadre sono il numero perfetto per il torneo norvegese!!! 18 sono forse troppe ma non si deve scegliere al di sotto delle 16 per me...poi vabbè se si vogliono fare i playoff per le coppe forse un idea è mettere un supplemento di gare con partite solo una volta(quindi in totale 35 alla fine)tra le prime 6 del torneo...ma per me così come è ora va abbastanza bene...ridurre le squadre non credo sia giusto e conveniente!
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