Stiamo parlando di una pandemia globale che sta mietendo centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo, ragion per cui parlare di un argomento frivolo come lo sport di fronte a questa immane tragedia appare quasi fuori luogo. Eppure, a prescindere dalle convinzioni di ognuno che fanno sì che tutto ciò gli piaccia oppure no, con il coronavirus si è deciso in qualche modo di convivere, per fare coesistere una vita che abbia almeno una parvenza di normalità con la pandemia, per non rinchiuderci tutti in una bolla, mesi isolati dal mondo in attesa di un vaccino. Ok, ma conviverci come? Su questo è chiaro che non tutti la vedono allo stesso modo, e non vederla allo stesso modo – seppur legittimo e anzi talvolta auspicabile – ogni tanto porta a grossi guai. Come a quelli che stanno succedendo nel triangolo di fuoco Governo norvegese-Federcalcio norvegese-Uefa. Stanno volando gli stracci, specialmente tra governo e federcalcio, ma l’Uefa rimane fuori dagli strali solo perché non ha ancora preso una posizione. Quando lo farà, qualunque cosa decida, qualcuno che si lamenterà ci sarà senz’altro...
L’allenatore dell’Under 21 Leif Gunnar Smerud guiderà la nazionale maggiore nella partita più pazza del mondo mercoledì a Vienna (foto NTB Scanpix da www.fotball.no)
Proviamo però a guardare la faccenda limitandoci all’aspetto sportivo. Ieri sera l’Austria ha vinto 2-1 in casa con l’Irlanda del Nord, per cui adesso la classifica recita Austria p. 12, Norvegia p. 9, Romania p. 4, Irlanda del Nord p.1. In caso di arrivo a pari punti, si guarda allo scontro diretto, e all’andata Norvegia-Austria è finita 1-2. Quindi, la partita non disputata in Romania per la Norvegia è quasi ininfluente, perché se anche i nostri avessero vinto a Bucarest, avrebbero avuto comunque bisogno di una vittoria a Vienna mercoledì per essere promossi in Lega A: un pareggio infatti avrebbe comunque premiato gli austriaci in virtù degli scontri diretti favorevoli.
In realtà, ma si sa che il diavolo si nasconde nei dettagli, se la Norvegia avesse vinto le sarebbe andato bene vincere con qualunque risultato a Vienna per vincere il girone. In questa situazione qua, invece, andrebbe bene qualsiasi vittoria tranne lo 0-1, che premierebbe l’Austria. Tutti le altre vittorie possibili premierebbero la Norvegia, anche l’1-2 con il quale, per la totale parità degli scontri diretti, si guarderebbe alla differenza reti, che sarebbe però sempre favorevole alla Norvegia anche in caso di 3-0 a tavolino alla Romania nella partita di ieri.
Anche nella lotta per la salvezza, la partita di ieri sarebbe del tutto ininfluente se la Romania non perdesse a Belfast mercoledì prossimo. Se perde, però, la Romania per non retrocedere avrebbe bisogno di racimolare almeno un punto dalla sfida con la Norvegia, perché gli scontri diretti con gli irlandesi (con cui all’andata ha pareggiato) sarebbero sfavorevoli.
Insomma, se mercoledì Austria-Norvegia non finisce 0-1, e se la Romania non perde in Irlanda del Nord, Romania-Norvegia di ieri sera diventa totalmente ininfluente e l’Uefa potrebbe decidere salomonicamente di non decidere, annullare cioè la partita senza ulteriori provvedimenti; ma, anche qualora ne prendesse, sarebbero del tutto formali e non susciterebbero grandi reazioni, visto che non modificherebbero il destino del girone.
(Certo, se poi Austria-Norvegia finisce 0-1 e la Romania perde a Belfast, l’Uefa avrà una bella gatta da pelare...)
Resta il fatto che la Norvegia a Vienna ci deve andare, e ha tutta la squadra in quarantena, allenatore compreso. Ma non ci arrendiamo per così poco. Re per una notte sarà Leif Gunnar Smerud, allenatore dell’Under 21 promosso per questa partita alla guida della nazionale A per cause di forza maggiore. E a giocare saranno tutti giocatori inizialmente non convocati per queste sfide, perché quelli sono in quarantena. E nemmeno giocatori che giocano in Norvegia, perché il governo norvegese ha fatto sapere che metterà in quarantena tutti quelli che torneranno dall’Austria, paese che è il nuovo epicentro europeo della pandemia, dove in questi giorni c’è un boom di casi di coronavirus tali che il governo è stato costretto a un rigido lockdown – eccezion fatta per Veton Berisha del Viking, che è guarito di recente dal Covid per cui è considerato al momento immune. Insomma, per sognare la Lega A ci dobbiamo affidare a una nazionale B... Ecco i protagonisti di questa avventura!
Per Kristian Bråtveit - Djurgården
Anders
Kristiansen - Union SG
Andreas
Hanche-Olsen - Gent
Ruben
Gabrielsen - Toulouse
Daniel
Granli - Aalborg
Andreas
Vindheim - Sparta Praha
Julian
Ryerson - Union Berlin
Jørgen
Skjelvik - Odense
Tobias
Børkeeiet - Brøndby
Kristoffer
Askildsen - Sampdoria
Fredrik
Ulvestad - Djurgården
Kristian
Thorstvedt - Genk
Sondre
Tronstad - Vitesse
Mats
Møller Dæhli - Genk
Håkon
Evjen - AZ Alkmaar
Ghayas
Zahid - Apoel
Jørgen
Strand Larsen - Groningen
Veton Berisha - Viking
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