domenica 15 novembre 2020

Caos coronavirus: annullata Romania-Norvegia di Nations League!

Tensione alle stelle tra Federcalcio norvegse e Governo di Oslo dopo la positività al coronavirus del giocatore della nazionale Omar Elabdellaoui: nel rispetto dei propri protocolli, che non sono del tutto coincidenti con quelli dell’Uefa, il Ministero della Salute norvegese ha messo in quarantena tutti gli altri giocatori della nazionale, non autorizzando in questo modo la partenza della squadra per Bucarest, dove stasera avrebbe dovuto sfidare la Romania in una partita di Nations League che tra l’altro poteva avere un ruolo significativo per la promozione in “serie A”.

Foto di archivio (Bildbyrån da www.fotball.no)

 

Si è subito scatenato un putiferio. “Tutte le altre 54 nazioni Uefa giocano partite internazionali questa settimana tranne la Norvegia: questo è molto danno per le nostre ambizioni a breve e a lungo termine”, dice un furente comunicato stampa firmato da Joshua King, Stefan Johansen e Martin Ødegaard, cioè il capitano e due giocatori simbolo della squadra. “Dopo che è stato scoperto il caso di coronavirus, giocatori e staff hanno già effettuato due volte un test negativo. Viviamo in quarantena in hotel indossando le mascherine, misurandoci continuamente la temperatura, pranzando distanziati. E siamo seguiti 24 ore al giorno da un dottore che si dedica esclusivamente a noi”. Continuano i tre alfieri norvegesi tra uno strale e l’altro.

Non sta certo a noi giudicare chi abbia ragione in questa guerra istituzionale tra Governo e Federcalcio, e anzi non vorremmo essere nei panni dell’Uefa, cui è capitata la patata bollente di dover decidere come risolvere la faccenda. Il recente caso Vida dimostra che con il coronavirus non si scherza, e la reiterazione di un episodio simile scalfirebbe la reputazione dell’Uefa, che d’altra parte potrebbe tuttavia usare comunque il pugno di ferro nella consapevolezza che se passa il principio per cui basta un positivo e si resta a casa, be’, allora la giostra si ferma e il giochino si rompe...

Ecco che fioccano quindi le ipotesi su quello che potrà succedere. Per ora, l’Uefa si è limitata a decretare l’annullamento della partita, prendendo tempo per decidere come sbrogliare la matassa. Detto che recuperare questa sfida pare molto complicato (il calendario è già intasato, e la pandemia pare ovunque in fase di aggravamento), la possibilità più accreditata è che si decida per un 3-0 a favore della Romania. Thomas Giordano, media manager dell’Uefa, in un’intervista a Vg, ha però ricordato che se il Comitato di Controllo Etico e Disciplinare dell’Uefa certifica che nessuna delle due Federazioni ha responsabilità nell’annullamento della gara, allora si potrebbe scegliere la soluzione più clamorosa e meno divertente: il sorteggio. Si tratterebbe in pratica di pescare da un’urna con tre palline dentro: 1-0 per la Romania, 0-1 per la Norvegia, o 0-0...

Resta un problema non da poco: il calendario prevede che la nazionale norvegese scenda in campo anche mercoledì 18. Tra l’altro, l’appuntamento è a Vienna, in Austria, il paese in questo momento più pesantemente colpito dal coronavirus, e attualmente sottoposto a un regime molto severo di lockdown. Il governo austriaco ha dato comunque il via libera alla partita. E la Norvegia questa non la può saltare, perché tempo per organizzarsi ce n’è. Anche se in modo un po’ rocambolesco: non potrebbero essere infatti convocati i giocatori attualmente in quarantena, cioè tutti i convocati per la sfida di Bucarest. Con l’eccezione però di Per Kristian Bråtveit, Morten Thorsby e Jens Petter Hauge, che il coronavirus l’hanno preso e superato di recente per cui sono da considerarsi immuni, almeno per un po’. Per il resto, si tratterebbe di andare a chiamare per così dire casa per casa i migliori giocatori norvegesi sparsi per l’Europa tra quelli non convocati per la partita con la Romania. Per ora, solo Alexander Tettey, che ha dato il suo addio alla nazionale nel 2017, ha fatto sapere che non ha intenzione di rispondere a un’eventuale chiamata. Tokmac Nguen del Ferencvaros e Kristoffer Askildsen della Samp, interpellati dalla stampa, hanno invece già fatto sapere che sono pronti a rappresentare la nazionale. Secondo l’Aftenposten, i giocatori a cui è stato detto di aspettarsi una telefonata dalla Federazione, e comunque di non prendere impegni per mercoledì, potrebbero essere Mathias Dyngeland (Elfsborg), Julian Ryerson (Union Berlin), Andreas Hanche-Olsen (Gent), Ulrik Yttergård Jenssen (Nordsjælland), Thomas Rogne (Lech Poznan), Adrian Pereira (PAOK), Andreas Vindheim (Sparta Praga), Sondre Tronstad (Vitesse), Mats Møller Dæhli e Kristian Thorstvedt (Genk), Fredrik Gulbrandsen (Istanbul Basaksehir) e Håkon Evjen (AZ Alkmaar). Una selezione raccattata all’ultimo e praticamente improvvisata di vecchie glorie, giovani di belle speranze e giocatori di secondo livello cui potrebbe capitare un’occasione imprevista: tutto sommato questa soluzione, quanto mai romantica, ci affascinerebbe molto.

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