Non solo vecchie volpi: l’Eliteserien,
specialmente negli ultimi anni, è anche il palcoscenico ideale per dare una
ribalta a giovani promesse che cercano di mettersi in luce e, chissà, magari
porre le basi per una carriera prestigiosa. Ci sembra infatti, e lo notiamo con
piacere, che la tendenza stia cambiando in meglio: ultimamente le squadre dell’Eliteserien,
che un tempo cercavano il nome grosso con esperienza europea, preferiscono lo
scouting all’altisonanza di nomi dal ricco curriculum che spesso però non hanno
inciso, probabilmente perché messi a confronto con una realtà totalmente
diversa dalla loro, sia dal punto di vista fisico che mentale.
Anwar Elyounoussi al momento (nel novembre 2017) della firma del contratto col Sarpsborg 08 (foto dal profilo Instagram del fratello, Mohammed Elyounoussi) |
Ci si è allora strutturati in due
modi: andando a cercare con lo scouting i talenti che mancano ad un movimento
comunque in ripresa, e formandone altri. Andiamo quindi a scoprire quali
potrebbero essere i giovani più interessanti della stagione, analizzando tutte
le sedici squadre del campionato. Il Rosenborg da anni predilige la
tecnica dell’acquisto sicuro, prelevando dalle compagini norvegesi i migliori
talenti del campionato, che possono utilizzare Trondheim come trampolino di
lancio: piccoli acquisti che puntellino la rosa. Ecco che quindi l’acquisto di
spicco risulta essere Babajide David Akintola, attaccante esterno (o
prima punta) ex Haugesund. Il classe 1996 aveva fatto estremamente bene lo
scorso anno, per cui il Rosenborg ci ha puntato con sicurezza comprandolo dai
danesi del Midtjylland, che ne erano proprietari. Perfetto per il 4-3-3, è all’anno
della svolta.
L’Odd ed il Molde sembrano
le squadre più fresche, quelle che possono provare a impensierire l’egemonia
Rosenborg grazie alle precedenti annate di lavoro. I bianconeri di Skien hanno
già dimostrato di saper valorizzare i giovani a livello massimale, ed è proprio
da alcuni di essi che dipenderanno le sorti del campionato, sempre appeso tra
il sogno dell’ascesa nell’élite o dell’etichettatura di “buona squadra”. A
partire dalla porta, guidata da Sandre Rossbach (1996), dal giovane 1998
Birk Risa, passando per il centrocampista Joshua Kitolano (2001)
e tutto il reparto offensivo (con una media di meno di 24 anni), l’intera
squadra è rappresentata da giovani promettenti. Quanto all’ormai ex squadra di
Solskjær (almeno per ora), il lavoro è meno repentino ma più continuo negli
anni, cercando di valorizzare quanto di buono prodotto senza snaturarsi ogni
anno. Ad una rosa completa ed omogenea, ci si aspetta tanto dal centrocampo, da
Fredrik Aursnes (1995) ed Eirik Hestad (1995). In attacco invece,
sontuoso l’acquisto di Ohi Omoijuanfo (1994, pagato 1,1 milioni), che
alle soglie dei 25 anni è all’ultima vera chiamata utile per il calcio che
conta.
Per la lotta ai posti importanti,
lasciamo il Brann come ultima candidata: la squadra è in realtà molto
esperta e “anziana”, aspetto che potrebbe aiutare a far ripetere la brillante
stagione scorsa, quando però fu proprio la carenza di freschezza a determinare
il crollo finale. Occhio però al difensore Jesper Lofgren (1997) e all’effervescente
attaccante Daouda Karamoko Bamba (1995) che, giunto l’estate scorsa dal
Kristiansund, ha continuato a segnare e fornire assist.
Quanto al Sarpsborg 08, ci pare
una possibile mina vagante un po’ come l’Odd: l’Europa League ha caricato l’ambiente
a mille, ma riconfermarsi è sempre più difficile che affermarsi una prima volta.
Il focus andrà fatto su alcune scommesse, per capire come la società abbia
deciso di muoversi sul mercato dopo la perdita del bomber Patrick Mortensen. Vi
consigliamo di fare attenzione a Sander Thulin (portiere,1998), al
difensore costaricano Pablo Carmona (1998), ad Anwar Elyounoussi (1999)
che dalla sua ha anche un cognome niente male e all’attaccante Ismaila
Cheick Coulibaly (2000), under 20 maliano. Lavoro simile sullo scouting, in
particolare nei settori giovanili africani, è quello dell’Haugesund:
Izuchukwu Jude Anthony (1997, difensore), Anthony Ikedi (1998, centrocampista)
e Ibrahima Koné (attaccante, 1999), ne sono un esempio. Occhio però anche alla
suggestione Kristoff Gunnarshaug (1999), pescato dalla compagine di
terza divisione Lysekloster. Hai visto mai...
Mettiamo sullo stesso piano Stabæk e Strømsgodset, per i quali regna l’incertezza assoluta: si potrebbe
assistere a grandi prestazioni o a rovinose cadute. Ecco perché preferiamo
soffermarci sui giovani delle rispettive rose. Occhio ai centrocampi di
entrambe: Ola Bynhildsen (1999), Emil Bohinen (1999), Hugo Vetlesen (2000),
Tobias Borkeenet (1999) contro Hasan Huseyin Duman (1999), Johan Hove (2000) e
Halldor Stenevik (2000). In difesa lo Stabæk può annoverare il capitano dell’under
21 Andreas Hanche-Olsen (1997), mentre a Drammen c’è da tener d’occhio Look Sa
Mickelsen (1999), anche lui astro nascente della difesa norvegese.
Il Vålerenga ci sembra leggermente sotto queste due, anche se alcuni
talenti della primavera sembrano voler sbocciare come Markus Nakkim (difensore,
1996). Le restanti squadre sono invece in un calderone imprevedibile e vantano
in rosa tantissimi giovani anche per una questione economica: a Tromsø,
segnaliamo l’arrivo in prima squadra di Marcus Holmgren Pedersen (2000),
cognome importante a quelle latitudini. Il Bodø/Glimt ha puntato sull’attaccante
classe 2000 Viktor Okoh Boniface, mentre a Mjøndalen occhio ai fratelli
Erik Bayesu Sagbakken (2000, difensore) e Aristide Mutula Sagbakken (2001).
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