venerdì 27 luglio 2012

Che thriller, ma la Norvegia cala il poker: nelle Coppe Europee passano il turno quattro su quattro!

Dopo le non del tutto esaltanti prestazioni dell’andata, il secondo turno preliminare delle Coppe Europee regala al plotone delle squadre norvegesi un’imprevista tornata di gloria tanto che alla fine sono ben quattro su quattro le nostre squadre a passare il turno, un poker davvero soddisfacente ed incoraggiante. Il risultato più importante è anche quello più scontato, ossia il passaggio del turno dell’unico team impegnato in Champions League, il Molde, che dopo l’altisonante 3-0 interno dell’andata, nella lettone Ventspils si accontenta, giustamente, di controllare il risultato senza prendere rischi, ed alla fine rischia pure di vincere: sull’1-1, Maguns Wolff Eikrem, che aveva già segnato il gol che aveva annullato il gol del momentaneo vantaggio del Ventspils, sbaglia il rigore che avrebbe dato al Molde una vittoria comunque inutile. Finisce 1-1, e va bene così: al prossimo giro, l’impegno è tosto, perché i nostri sono attesi dal Basilea che l’anno scorso ha fatto una grandissima Champions. Ma d’altra parte è normale che andando avanti le contendenti salgano di livello.

Stefan Strandberg si accascia a terra dolorante, colpito da una bottiglietta lanciatagli dal furibondo pubblico kazako dopo il concitato finale della partita di Almaty: per lui comunque nessuna conseguenza, solo un bello spavento lenito dalla gioia per il superamento del turno della sua squadra proprio sul filo di lana, alla fine di un match incredibile che è già nella leggenda! (foto da www.aftenposten.no)


In Europa League, le tre norvegesi passano al termine di una serata mozzafiato. Da thriller soprattutto la partita del Rosenborg, impegnato nel lontanissimo Kazakistan a ribaltare l’insidioso 2-2 del Lerkendal contro lo sconosciuto ma coriaceo Ordabasy Shymkent (un nome che a Trondheim faranno fatica a dimenticare in fretta!) Al Tsentralniy di Almaty ci sono 25mila tifosi appassionati e caldissimi, il Rosenborg si trova in condizioni ambientali estremamente difficili e passa in svantaggio poco dopo la mezzora. Ma il vero dramma va in scena nel secondo tempo. Al 67° Daniel Fredheim Holm segna il gol dell’1-1, risultato che qualifica ancora i kazaki ma che mette loro pressione, perché adesso ai norvegesi basta solo un’altra rete per superare il turno. Il Rosenborg preme ma non passa, e al 77° arriva la frittata: fallo in area di Simen Wangberg sul nigeriano Baba Collins, espulsione per il norvegese e rigore per i kazaki. Sul dischetto va Artem Kasyanov che tira e segna, ma l’arbitro fa ripetere l’esecuzione. Kasyanov riprova e sbaglia! Si resta sull’1-1, che comunque qualifica i kazaki, mentre il Rosenborg cui serve a tutti i costi un gol è rimasto in dieci. Sono minuti fuori controllo, all’insegna di un parossistico nervosismo che si traduce nella seconda espulsione ai danni del Rosenborg, quella che colpisce il tesissimo Rade Prica che per fortuna è in panchina perché da poco sostituito (quindi il Rosenborg può continuare a giocare in dieci e non in nove). A seimila chilometri da casa, in uno stadio inferocito, con un uomo in meno, a pochi minuti dalla fine, il Rosenborg si butta in avanti pescando energie da chissà dove, ma al 90° il risultato è ancora lì, inchiodato su un fatale pareggio. Al 94° un bel passaggio di Markus Henriksen libera il solito, monumentale, Borek Dockal che, a 13 metri dalla porta, scocca il siluro. «Non ricordo benissimo quell’azione», ha dichiarato il ceco a fine partita, «so solo che ho ricevuto palla da Markus e che dovevo tirare a tutti i costi, non so dire se l’ho colpita bene o se ho avuto fortuna». Non importa: la palla entra, il Rosenborg va in vantaggio, è il gol decisivo (già il terzo di Dockal in questa competizione). Finisce di lì a poco (anche se la partita sembra non terminare più ed il fischio di chiusura arriva solo al 97°, vedi sintesi), per il Rosenborg non c’è nemmeno modo di festeggiare perché il pubblico inferocito dagli spalti inizia a tirare di tutto contro i ragazzi norvegesi che cercano di guadagnare gli spogliatoi, una bottiglietta (forse piena) colpisce Stefan Strandberg che crolla a terra dolorante facendo temere brutte conseguenze (invece per fortuna è assolutamente illeso), e anche alcuni suoi compagni scansano a stento gli oggetti di cui sono fatti bersaglio. «Non è stato un bel momento ma capisco che i tifosi di casa fossero frustrati, erano ad un passo dall’eliminarci ed hanno semplicemente manifestato, seppure in modo senza dubbio eccessivo, il loro legittimo disappunto» commenta diplomatico il portiere svedese del Rosenborg, Daniel Örlund, che poi conclude con una nota ironica: «Io comunque ci sono abituato, visto che a Stoccolma ho fatto un sacco di derby contro il Djurgården quando giocavo con l’AIK: lì vi garantisco che era pure peggio!» Ora, come il Molde, anche il Rosenborg è atteso al terzo turno da un’avversaria svizzera: il Servette. (A questo link trovate un interessante reportage fotografico che l’Aftenposten ha realizzato per documentare la trasferta in Kazakistan del Rosenborg).

E non è stata una passeggiata nemmeno per il Tromsø che all’Alfheim contro l’Olimpia Lubiana impiega due ore per superare l’ostacolo. Dopo lo 0-0 dell’andata, il pareggio a reti bianche al 90° non basta a spezzare l’equilibrio, e ci vogliono i supplementari per stabilire chi passa il turno. Risolve al 108° capitan Miika Koppinen: poco dopo, l’errore al dischetto di Ole Martin Årst potrebbe essere sanguinoso (l’1-1 qualificherebbe gli sloveni), ma è già il 121° e l’Olimpia Lubiana – che è rimasta oltretutto in dieci perché nell’azione del rigore ci è scappata anche l’espulsione – non ha più né tempo né modo per salvare la pelle. Ora per i nostri impegno ucraino contro il Metalurg di Donetsk.

Una squadra che passa senza il magone comunque c’è: dopo l’1-1 di Tirana, l’Aalesund nel ritorno casalingo, in particolar modo nel secondo tempo, trova la giusta alchimia per radere al suolo ogni tentativo degli albanesi di farsi valere. Finisce 5-0, chiaro e tondo. E adesso c’è da affrontare una squadra che un anno fa avrebbe preoccupato pochissimo mentre ora, dopo averla vista pochi mesi fa sfidare il Real Madrid addirittura nei quarti di finale di Champions, fa molto più paura: i ciprioti dell’Apoel Nicosia.

Champions League
Secondo turno preliminare, ritorno
24 luglio 2012

Ventspils (Lettonia), Ventspils Olimpiskais Centrs, ore 17:30 (ore 18:30 locali)
Ventspils (LET) - Molde 1-1 (1-1) [and. 0-3, tot. 1-4]
Reti: 24° Antons Kurakins (V) [1-0], 37° Magnus Wolff Eikrem (M) [1-1].
Note: al 71° [1-1] Magnus Wolff Eikrem (M) si fa parare rig. da Maksims Uvarenko (V).

Europa League
Secondo turno preliminare, andata
26 luglio 2012

Almaty (Kazakistan), stadio Tsentralniy, ore 16 (ore 20 locali)
Ordabasy Shymkent (KAZ) - Rosenborg 1-2 (1-0) [and. 2-2, tot. 3-4]
Reti: 32° Gueye Mansour (O) [1-0]; 67° Daniel Fredheim Holm (R) [1-1], 94° Borek Dockal (R) [1-2].
Note: al 79° [1-1] Artem Kasyanov (O) si fa parare rig. da Daniel Örlund (R).
Espulsi: Simen Wangberg (R) al 77° [1-1], Rade Prica (R) dalla panchina all’83° [1-1].

Tromsø, Alfheim Stadion, ore 19
Tromsø - Olimpia Lubiana (SLO) 1-0 dts (0-0, 0-0; 0-0, 1-0) [and. 0-0, tot. 1-0]
Rete: 108° Miika Koppinen.
Note: Ole Martin Årst (T) si fa parare rig. da Elvis Džafić (O) al 121° [1-0].
Espulso: Dalibor Radujko (O) al 121°.

Ålesund, Color Line Stadion, ore 19
Aalesund - Tirana (ALB) 5-0 (1-0) [and. 1-1, tot. 6-1]
Reti: 46° pt Michael Barrantes; 48° Jonatan Tollås, 64° e 77° Leke James, 83° Tremaine Stewart.

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