lunedì 12 agosto 2019

Coppe europee 2019: Rosenborg e Molde sognano, l’Haugesund salva l’onore

L’andata del terzo turno preliminare di Champions ed Europa League continua a conferire sensazioni positive alle squadre norvegesi. Tutte e tre le compagini impegnate hanno ben figurato questa settimana, con Rosenborg e Molde che sono anche nettamente favorite per il passaggio del turno, mentre l’Haugesund, pur avendo già un piede fuori dalla competizione, non può che essere comunque orgoglioso della propria performance dopo aver venduto cara la pelle contro un club di grandissimo blasone come il PSV Eindhoven.

“È tutto ok!”, sembra dici Alexander Søderlund del Rosenborg durante il match di Maribor (foto da www.rbk.no)



Il Rosenborg, alle prese con i preliminari di Champions League, si impone 1-3 sul terreno del Maribor: anche se sulla carta il risultato può apparire frutto di una partita facile, la partita in realtà non è stata sempre in discesa. Durante i primi venti minuti, la squadra di Eirik Horneland si concede qualche disattenzione di troppo, scaturita poi in conclusioni pericolose per la porta di André Hansen. Nonostante ciò, i padroni di casa non danno la sensazione di essere sul punto di marcare. Il Rosenborg, un po’ troppo intorpidito nella prima parte, nella ripresa sembra cambiare pelle, soprattutto per l’atteggiamento, tanto che in un quarto d’ora chiude la contesa. Ci pensa, come spesso accade, l’attaccante Alexander Søderlund, autore di una doppietta. Il primo gol arriva su punizione da fuori, un destro di potenza sotto il sette di Kenan Piric, non attentissimo. Il secondo è invece un’incornata di testa su cross di Gjermund Asen. Il Maribor reagisce al minuto 70 con capitan Marcos Tavares, che con il mancino, a ridosso dell’area, incrocia chirurgicamente per dimezzare lo svantaggio. Gli sloveni ci credono, ma si sbilanciano troppo e dopo neanche un minuto un passante verticale trova libero David Akintola, il quale salta in maniera secca il diretto avversario e centra verso la porta, dove un rimpallo serve Mike Jensen, bravo ad avvitarsi per il terzo gol. Due gol di vantaggio, ottenuti in trasferta, sono un bottino importante per continuare a sperare nella cavalcata.

Anche il Molde conferma quanto di buono fatto vedere quest’anno in campionato, specialmente dal punto di vista del gioco: i greci dell’Aris Salonicco sono un avversario insidioso, seppur tecnicamente inferiore. Occorreva quindi affrontare l’impegno con la giusta concentrazione per evitare la beffa casalinga. Gli azzurri di Erling Moe non deludono, dando vita ad un match piacevole e ricco di possesso palla: il primo gol è da scuola calcio, perché parte dal terzino Kristoffer Haraldseid su azione corale, sino a giungere rasoterra sui piedi di Magnus Wolff Eikrem, che insacca con un tiro all’altezza del dischetto. La difesa greca ci mette del suo: il portiere Julian Cuesta, pressato, sbaglia il rinvio, con Fredrik Aursnes che anticipa il diretto avversario e giunge in area di rigore: dopo un batti e ribatti di conclusioni murate, la palla giunge a Eirik Hestad, che fa 2-0 (siamo al 32°). Nel secondo tempo l’Aris attacca ma è pericoloso solo coi tiri da fuori, mentre il Molde fa paura in ripartenza: su una di queste viene espulso il difensore centrale Fran Velez, che atterra Leke James involatosi verso la porta. A fine partita, intorno al minuto 87, l’ennesima sgroppata di Haraldseid porta ad un cross teso: Leke James, in controtempo, non riesce a stoppare la palla, con la difesa greca che spazza su Martin Ellingsen, il quale con una bordata di sinistro fa 3-0. Gioco, partita, incontro. Ma non qualificazione, che bisognerà difendere con le unghie e con i denti nel catino di Salonicco, dove segnare un gol renderebbe le cose molto più facili (a quel punto i greci avrebbero bisogno di cinque reti per passare il turno).

All’Haugesund si chiedeva invece un miracolo, perché in Norvegia giungevano i favoriti del PSV Eindhoven: la sconfitta, 0-1, arriva su calcio di rigore e quasi porta rimpianti. Perché i bianchi fanno densità nella metà campo degli olandesi, provando a tessere la propria manovra ed impensierire il PSV con dei cross provenienti dalla destra, dove l’accoppiata Kevin Martin Krygard-Niklas Sandberg funziona bene, coadiuvati dal terzino Mikkel Desler. Il colpo di mano di Douglas Bergqvist su conclusione del gioiellino Steven Bergwijn spezza l’incantesimo: su rigore, al 24°, è 0-1. La partita non cambia spartito: l’Haugesund attacca, questa volta sulla sinistra con le conclusioni a giro e i dribbling di Kristoffer Velde, mentre il PSV va in ripartenza, senza rivelarsi pericoloso. Il gol del pareggio, che pur sarebbe meritato, non arriva, ma la prestazione fornita dalla squadra potrà essere un ottimo punto di partenza per dare del filo da torcere anche al ritorno, nel magnifico Philips Stadion. Nonostante le dimensioni ridotte, in una piccola cittadina come Haugesund si fa del buon calcio: possesso, tecnica ed un’idea sempre propositiva. Il tutto condito da un pubblico caloroso che ama star dietro ai propri idoli. Un esempio sicuramente da esportare.

Champions League, 3° turno preliminare, andata
7/8, Maribor: Maribor (Slo) - Rosenborg 1-3

Europa League, 3° turno preliminare, andata
8/8, Haugesund: Haugesund - PSV (Ola) 0-1
Molde: Molde - Aris Salonicco (Gre) 3-0


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