venerdì 20 ottobre 2017

Europa League 2017/18, 3° giornata fase a gironi: il Rosenborg cade dignitosamente a San Pietroburgo con lo Zenit


Il match della terza giornata della fase a gironi di Europa League ha previsto ieri una trasferta di spicco per il Rosenborg di Kåre Ingebrigtsen, il confronto contro una delle squadre più accreditate del torneo, lo Zenit di Roberto Mancini

I giocatori del Rosenborg a giro per San Pietroburgo prima della partita con lo Zenit (foto dalla pagina Facebook del Rosenborg)



L’approccio lascia ben presagire, perché i bianconeri di Trondheim non si fanno intimorire e scendono in campo con il consueto 4-3-3: tre i cambi, uno per reparto. Birger Meling per Pål André Helland in attacco, nonostante il primo sia solitamente impiegato come terzino, Anders Konradsen per Marius Lundemo, a lottare fisicamente con il numero otto dei russi, l’argentino Matias Kranevitter, e Johan Lædre Bjørdal per il danese Jacob Rasmussen, che però non va in panchina ma gioca prendendo il posto vacante di Meling sulla sinistra. Dall’altra parte, la squadra russa – che potremmo definire anche argentina, visto che dal paese latinoamericano sono arrivati ben cinque giocatori di spessore – si schiera a specchio con il medesimo schema: sorvegliato speciale è il centrocampista Leandro Paredes, ex Roma, così come in casa Rosenborg si sa di dover fare i conti con gli scatti fulminei di Sebastian Driussi ed Emiliano Rigoni, sempre pronti ad accendere il bomber Aleksandr Kokorin.

La gara inizia in salita per i norvegesi, perché al primo minuto, da un cross, che pareva innocuo, dalla fascia sinistra di Domenico Criscito, Rigoni può staccare ed insaccare in surplace. Nell’azione del gol possiamo vedere come il dieci dello Zenit sia bravo ad arrivare in terzo tempo e ad anticipare Meling, che non copre preventivamente. È già 1-0.



Da qui alla fine del primo tempo il match diventa soporifero, perché lo Zenit è padrone del campo ma non osa affondare troppo il colpo continuando nel suo palleggio costante – vista la caratura tecnica degli interpreti ha gioco facile in questo – mentre il Rosenborg, dalla sua, prova a contenere e a ripartire col duo Samuel Agdenbero-Nicklas Bendtner, senza però riuscire a costruire grandi occasioni.

A centrocampo, i bianconeri non riescono quasi mai ad avere una soddisfacente supremazia territoriale. Kranevitter controlla facilmente i palloni in uscita dei norvegesi mentre Paredes, con meno compiti difensivi, può lanciare gli attaccanti, come in occasione del secondo gol, a metà ripresa: l’ex Roma mette il solito Rigoni di fronte ad André Hansen, beffato con un cucchiaio al volo che l’estremo difensore ospite intercetta senza riuscire però a bloccarlo. È 2-0.


Il Rosenborg è nel pallone, e lo dimostra anche il suo giocatore di spicco, Nicklas Bendtner, che con un maldestro retropassaggio serve involontariamente proprio Rigoni il quale, a tu per tu con Hansen, questa volta opta per un leggero piatto sinistro. Match in cassaforte per i russi.

Il Rosenborg però limita i danni, uscendo dignitosamente dal nuovissimo impianto sull’isola Krestovskij: un gran lancio di Rasmussen coglie impreparato il reparto difensivo, Emanuel Mammana su tutti, e permette a Helland di arrivare a tu per tu con Andrey Lunev e di insaccare facilmente con un destro in controbalzo. Testa al ritorno, tra due settimane al Lerkendal, dove i norvegesi si giocano tanto per provare a lottare nel girone per passare il turno.

Europa League
Girone L, 3° giornata
28 settembre 2017

San Pietroburgo (Russia), Saint Petersburg Stadium, ore 19 (ore 20 locali)
Zenit-Rosenborg 3-1 (1-0)
Reti: 2°, 69° e 75° Emanuele Rigoni (Z) [1-0, 2-0, 3-0], 88° Pål André Helland

Nello stesso girone
Vardar-Real Sociedad 0-6

Classifica
Zenit                     9
Real Sociedad        6
Rosenborg             3
Vardar                   0

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