A prima vista, niente di
particolarmente nuovo sotto il sole: che il neo ct della nazionale norvegese Lars
Lagerbäck volesse sperimentare qualcosa di nuovo, chiamato com’è stato a
raddrizzare una situazione disperata e reduce da un esordio tutt’altro che
esaltante, se lo aspettavano tutti. Dunque, quando la settimana scorsa le redazioni dei
giornali norvegesi sono state raggiunte dal comunicato della federazione con le
convocazioni per le partite contro la Repubblica Ceca (qualificazioni mondiali,
10 giugno) e la Svezia (amichevole, 13 giugno), entrambe in programma a Oslo,
lì per lì scorrendo i nomi in lista nessuno si è stupito di trovare alcuni esordienti.
Quattro per la precisione. Subito l’attenzione è andata su Ohi Omoijuanfo dello
Stabæk, che mai ha giocato in nazionale (ma nelle giovanili sì) ma la cui
convocazione era tuttavia molto attesa perché ha iniziato alla grande una
stagione nella quale è anche al momento capocannoniere di Eliteserien. Un altro
rookie con qualche gettone in under 21 è Birger Meling, difensore del
Rosenborg: anche se i bianconeri di Trondheim sono in una fase di appannamento,
la loro “academy” resta un’importante fucina di talenti per il paese e che
qualche esordiente in nazionale provenga da lì è tutt’altro che una novità. Può
lasciare qualche perplessità in più la chiamata di Mathias Dyngeland, portiere
di un Sogndal tutt’altro che irresistibile ma comunque titolare tra i pali di
una squadra di Eliteserien che vanta qualche apparizione (non tantissime in
realtà) anche nelle nazionali giovanili. E poi c’è Bjørn Maars Johnsen degli
Hearts. Un momento, però... Chi diavolo è Bjørn Maars Johnsen???
Bjørn Maars Johnsen in una foto di repertorio (foto Bjørn S. Delebekk/VG da aftenposten.no) |
Ecco, questa è una domanda che si sono
fatti in parecchi. Ovviamente, esageriamo quando diciamo che Johnsen è uno
sconosciuto, gli addetti ai lavori sanno chi è, eppure non ci sentiamo di dare
torto ai media norvegesi, che hanno un filo ironizzato su questa convocazione: Solo i geek del calcio hanno sentito parlare
di lui, ha titolato per esempio Aftenposten,
laddove “geek” indica grossomodo i calciofili tuttologi che conoscono tutto, ma
proprio tutto, del calcio (quasi un sinonimo di nerd ma più specificamente
inteso come espertissimo di calcio).
E comunque la storia dietro questa
convocazione non è brutta. Bjørn Maars Johnsen, figlio di padre norvegese e
madre statunitense, nasce a New York il 6 novembre 1991 (per esordire in
nazionale non è quindi nemmeno giovanissimo), ha quindi doppia nazionalità e
sarebbe eleggibile anche per la nazionale a stelle e strisce. Del resto, dà i
primi calci a un pallone oltreoceano, militando nelle rappresentative giovanili
di alcune squadre “minors” americane. Nel 2008, il sedicenne Bjørn si
trasferisce in Norvegia, nazione che ha nel sangue ma in cui non ha ancora
vissuto: gioca prima nelle giovanili del Lyn Oslo poi in quelle del Vålerenga.
A Oslo, però, spazio in prima squadra in un top club per lui non c’è, e i primi
ingaggi sono in squadre amatoriali: nel 2011 Johnsen gioca prima nel Kjelsås e
poi nel Tønsberg, entrambe squadre del conglomerato urbano attorno a Oslo, e
soprattutto entrambe squadre di Second Division, cioè la serie C norvegese.
Nemo propheta in patria, si dirà: la
Norvegia non apprezza le doti di Johnsen e lui, dopo esserci stato appena
quattro anni, a inizio 2012 Johnsen rifà la valigia, prende un altro aereo e
parte alla volta della Spagna: chissà come, riceve un’offerta dall’Antequera,
club andaluso di Tercera División, la serie D locale. Siamo ancora tra i
dilettanti, ma in pochi mesi il ragazzo si fa notare e nell’estate dello stesso
2012 arriva una chiamata dall’Atlético Baleares, squadra di Palma di Maiorca
che milita in Segunda División B, la serie C spagnola: non è il sogno di una
vita, ma almeno siamo nel semiprofessionismo.
Nell’anno successivo il nostro Bjørn,
indefesso giramondo, rimane in “serie C” ma di un’altra nazione: si trasferisce
infatti nel club portoghese del Louletano, dove le buone prestazioni gli fanno
ottenere per la stagione seguente la chiamata dell’Atlético Clube de Portugal,
sempre squadra lusitana ma di “serie B”.
In tutto questo, Johnsen ha ventitré
anni e non hai mai giocato una partita in nessuna “serie A” di nessun paese al
mondo: è probabilmente anche per questo che, dopo l’anno all’Atlético, accetta
l’offerta di un club finalmente che milita nella divisione più importante del
proprio paese. E poco importa se si tratta di una nazione un po’ fuori dai
radar del calcio come la Bulgaria: col Liteks Lovec finalmente il nostro gioca
in serie A e addirittura si qualifica all’Europa League dell’anno successivo. Il
Liteks viene eliminato al primo turno dai lettoni del Jelgava per la regola dei
gol in trasferta (1-1 in trasferta, 2-2 in casa), ma al ritorno è proprio
Johnsen a segnare i due gol dei suoi.
Sembra finalmente che le cose inizino
ad andare per il verso giusto, ma proprio alla fine dell’anno dell’esordio
europeo, a dicembre, il Liteks rimane in nove uomini contro il Levski Sofia a
causa di due contestate espulsioni (una delle quali comminata proprio a
Johnsen) e l’allenatore della squadra, Stojco Stoilov, decide di farla
rientrare per protesta negli spogliatoi. La federcalcio bulgara punisce l’intemperanza
con pugno durissimo: il Liteks Lovec viene addirittura escluso dal campionato
(e retrocesso automaticamente in serie B) per la stagione a venire, e i
giocatori della squadra, Johnsen compreso, sono costretti a giocare il resto
della stagione nella squadra riserve del Liteks, a marcire a giro per i polverosi
campetti della provincia bulgara.
È il tramonto prematuro di una
carriera sfortunata? No, il 22 luglio 2016 la telefonata giusta arriva da
Edimburgo: a ingaggiare il norvegese nato a New York è l’Heart of Midlothian,
Scottish Premiership, che gli propone un interessante triennale. E il norvegese
che ha vissuto in Norvegia solo quattro anni parte di nuovo. E a nemmeno un
anno dalla firma, ecco la sorpresa più incredibile: la convocazione in
nazionale!
Di solito, le convocazioni di un
esordiente “sono nell’aria”, i giornalisti le fiutano e dalla federazione
arrivano segnali premonitori più o meno impliciti. Stavolta si casca tutti dal
pero: nessuno si aspettava nulla anche perché nessun emissario di Lagerbäck, né
tantomeno Lagerbäck stesso, hanno mai visto Johnsen giocare dal vivo. Sono
bastati i filmati che arrivano a frotte nella sede della Federazione, dove lo
staff della nazionale ne visiona a palate prima di decidere chi chiamare e chi
escludere. “Però ci ha fatto un’ottima impressione”, ha commentato sornione il
ct svedese quando gli hanno chiesto i motivi di questa convocazione a sorpresa.
“Va bene sperimentare, ma attenzione a
non esagerare”, ha commentato l’ex ct Egil “Drillo” Olsen. Speriamo però che
questa di Lagerbäck non sia la mossa disperata di chi non sa più cosa
inventarsi per tirar fuori qualcosa di buono da una situazione irrimediabile,
ma la dimostrazione del coraggioso fiuto che contraddistingue chi, libero da
pregiudizi, non ha paura di osare e sfidare le critiche quando è convinto di
avere stanato un talento cui soltanto la sfortuna ha impedito di sbocciare
anzitempo.
Convocati
Rune Almenning Jarstein Portiere Hertha Berlino
Ørjan Håskjold Nyland Portiere Ingolstadt 04
Mathias Lønne Dyngeland Portiere Sogndal
Omar Elabdellaoui Difensore
Hull
City
Haitam Aleesami Difensore
Palermo
Even Hovland Difensore Norimberga
Tore Reginiussen Difensore
Rosenborg
Birger Solberg Meling Difensore Rosenborg
Håvard Nordtveit Difensore
West
Ham United
Jonas Svensson Difensore AZ
Alkmaar
Gustav Valsvik Difensore Eintracht
Braunschweig
Sander Gard Bolin Berge Centrocampista Genk
Jo Inge Berget Centrocampista Malmø
Mats Møller Dæhli Centrocampista
St Pauli
Mohamed Elyounoussi Centrocampista Basilea
Markus Henriksen Centrocampista
Hull City
Stefan Marius Johansen Centrocampista Fulham
Martin Linnes Centrocampista Galatasaray
Ole Kristian Selnæs Centrocampista Saint Etienne
Anders Trondsen Centrocampista
Sarpsborg 08
Tarik Elyounoussi Attaccante
Olympiacos
Bjørn Maars Johnsen Attaccante Hearts
Oh Omoijuanfo Attaccante Stabæk
Alexander Søderlund Attaccante Saint Etienne
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