mercoledì 11 settembre 2013

Qualficazioni Mondiali: la Norvegia sprofonda con la Svizzera (0-2) ed è quasi eliminata

“Noi abbiamo giocato senz’altro una grande partita, e questo mi fa piacere; però devo dire che i norvegesi, anche se han dato tutto quello che avevano, non ci hanno mai impensierito, anzi ci hanno reso tutto facile”. Valon Behrami, titolare della nazionale svizzera nonché giocatore del Napoli, al termine di Norvegia-Svizzera non si nasconde: la prestazione dei padroni di casa non ha deluso solo il pubblico dell’Ullevaal, ma pure lui e l’intera nazionale ospite, che magari dagli avversari si aspettava qualcosa di più. E nessuno della Norvegia si offende per le dichiarazioni di Behrami, anzi tutti sottoscrivono: Daniel Braaten, ad esempio, a fine partita non si nasconde e ammette chiaramente che “loro han giocato meglio; è una serata molto triste per noi, abbiamo meritato di perdere, la Svizzera è una tacca sopra di noi, se proprio fossimo riusciti a fare una grande prestazione avremmo potuto agguantare un pareggio, ma non siamo stati abbastanza bravi”. E così via: la Svizzera espugna per 0-2 l’Ullevaal di Oslo e, mentre fa l’allungo decisivo verso il Brasile (solo un cataclisma potrebbe strappare agli elvetici la qualificazione che attende ormai solo la consacrazione aritmetica), affonda le ambizioni dei norvegesi padroni di casa, matematicamente impossibilitati a raggiungere la qualificazione diretta ed ormai estromessi quasi certamente anche dalla corsa per i playoff.

Fabian Schär elude la marcatura di Espen Ruud e segna di testa: questa scena, quasi identicamente, si è vista due volte ieri sera all’Ullevaal di Oslo, dove la Svizzera ha battuto la Norvegia per 2-0 (foto Cornelius Poppe/NTB Scanpix da aftenposten.no)


Ma andiamo con ordine. Della partita dell’Ullevall, in realtà, non c’è poi molto da dire. Drillo in cerca di nuove soluzione schiera titolare in attacco Marcus Pedersen, e si tratta di una sorpresona, visto che il ventitreenne del Barnsley (anche se il cartellino appartiene al Vitesse) in nazionale non ha giocato che amichevoli. La mossa non paga anche perché Pedersen, là davanti, di palle ne vede poche: la Svizzera parte con l’assedio sin dal primo minuto. Dopo solo otto minuti, gli ospiti reclamano a gran voce un calcio di rigore: l’arbitro non sta ad ascoltarli, ma il campanello d’allarme suona all’impazzata e i prodromi del gol elvetico ci sono tutti. Tant’è che dopo solo quattro minuti, al 12°, su punizione di Gökhan Inler svetta Fabian Schär che si fa beffe della marcatura di Espen Ruud e sigla di testa il gol del meritato vantaggio svizzero.

La serataccia norvegese continua: la Svizzera non molla e la Norvegia arranca. Oltretutto, già al 22° finisce la partita di Marcus Pedersen: la mossa a sorpresa di Drillo si infortuna e deve lasciare il campo, sostituito da Joshua King. Solo ora, dopo che al 24° alla Svizzera viene annullato un gol di Haris seferovic per giusto fuorigioco, la Norvegia prova a scuotersi un po’, e imbastisce un paio di azioni pericolose con Tarik Elyounoussi prima e Joshua King poi.

Se il finale di primo tempo sembrava quindi dare ai padroni di casa qualche motivo di ottimismo, il rientro dagli spogliatoi per la seconda frazione di gioco è invece una doccia fredda che spegne ogni speranza: tutto come prima, punizione di Inler praticamente dalla stessa posizione del primo gol, stacco di testa di Schär che irride la marcatura di Ruud e palla alle spalle di Rune Jarstein che nell’occasione si fa pure passare il pallone tra le gambe. È il gol dello 0-2 che chiude i giochi: la Svizzera tira il freno controllando la partita senza alcun patimento, la Norvegia non riesce a risollevarsi e non sfiora nemmeno il gol della bandiera. Disfatta totale; Ruud a fine partita ammette: “Mi sento colpevole per i gol, ho giocato la peggior partita della mia carriera con la nazionale, e la Norvegia ha fatto la peggior partita da quando ci gioco io!”

Ora c’è poco da fare tranne provare a salvare la faccia e fare qualche scongiuro. La prima cosa da notare, come già detto, è che matematicamente la Norvegia non può più finire il girone al primo posto. Scordiamoci quindi la qualificazione diretta. Quanto alla possibilità di fare i playoff, notiamo che la Norvegia è al momento quarta, superata dall’Islanda (che ha sconfitto ieri l’Albania) e dalla Slovenia (che ha espugnato come previsto Cipro): proprio Cipro e Islanda sono le prossime e ultime avversarie (11 e 15 ottobre) della Norvegia in questo girone, sconfiggendole entrambe la Norvegia le supererebbe, arrivando in seconda posizione. Quindi, dal punto di vista aritmetico, sei punti (a patto di farli...) garantiscono la seconda piazza. Il guaio è che non tutte le seconde dei gironi Uefa vanno ai playoff, ma solo otto su nove: la peggiore seconda viene eliminata. E la Norvegia, se anche finisse seconda, finirebbe al massimo con 17 punti (ora ne ha 11), che diventerebbero 11 nel computo dei punti fatti con le prime cinque del girone (questo conteggio viene fatto per equiparare nella classifica delle seconde le squadre che prendono parte a gironi da sei con quelle che han partecipato a gironi da cinque). Non sono tanti, anzi potrebbero proprio non bastare...
  
Qualificazioni Mondiali
Gruppo E
8° giornata, 10 settembre 2013

Oslo, Ullevaal Stadion, ore 19
Norvegia-Svizzera 0-2 (0-1)
Reti: 12° e 51° Fabian Schär
Norvegia: Rune Jarstein, Espen Ruud, Johan Lædre Bjørdal, Brede Hangeland, Tom Høgli (70° Omar Elabdellaoui), Daniel Braaten, Stefan Johansen, Håvard Nordtveit, Magnus Wolff Eikrem (64° Ruben Yttergård Jenssen), Tarik Elyounoussi, Marcus Pedersen (22° Joshua King). All.: Egil “Drillo” Olsen.
Arbitro: Howard Webb (Ing)

Altre partite del girone
Cipro-Slovenia 0-2
Islanda-Albania 2-1

Classifica dopo 8 giornate
Svizzera 18
Islanda 13
Slovenia 12
Norvegia 11
Albania 10
Cipro 4

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