La
Norvegia festeggia un po’ a sorpresa il ritorno alla seconda posizione nella
classifica del girone E delle qualificazioni mondiali al termine di una serata
rocambolesca in cui non è da Oslo che sono arrivate le notizie più
sorprendenti.
Tarik Elyounoussi esulta dopo il gol dell’1-0 (foto da aftenposten.no) |
All’Ullevaal
– un Ullevaal popolato da poco più di undicimila spettatori, segno che l’avversario
poco blasonato e le ultime uscite poco scoppiettanti della nazionale hanno un
po’ raffreddato gli entusiasmi – la Norvegia fa il proprio compitino minimo e
batte per 2-0 la modesta nazionale cipriota, mesto fanalino di coda del girone.
“Abbiamo ottenuto i tre punti che ci servivano e questo mi soddisfa”, sostiene
nelle interviste di fine gara mister Egil “Drillo” Olsen, “ma per il resto non
sono molto felice: abbiamo moltissime cose su cui dobbiamo ancora lavorare!”
Già
perché, considerando il livello degli avversari piuttosto bassino, la
prestazione della nazionale norvegese non ha certo infiammato gli animi. Drillo
è in cerca di nuovi assetti per la propria squadra e lancia da titolare l’esordiente
Johan Lædre Bjørdal, difensore del Viking approdato un po’ tardi alla nazionale
(è del 1986) ma che nelle ultime settimane ha convinto e che anche nella
partita contro Cipro si è messo in luce come uno dei migliori in campo. E il
primo tempo è di marca norvegese: Mohammed Abdellaoue già al 5° scalda i
guantoni del portiere ospite Antonis Georgallides, e le altre azioni pericolose
dei primi quarantacinque minuti sono tutte a firma dei padroni di casa, che
impensieriscono la difesa cipriota con Tom Høgli, Stefan Johansen e Daniel
Braaten. Uniche eccezioni al dominio norvegese sono scaturite entrambe da Efstathios
Aloneftis, autore prima di un tiro che non ha causato grattacapi a Rune
Jarstein, e poi di una penetrazione personale conclusa da un tuffo in aria
giustamente punito con un giallo per simulazione (unica ammonizione della
serata).
Il
vantaggio norvegese, che arriva al termine della prima frazione su un colpo di
testa di Tarik Elyounoussi a seguito di qualche rimpallo in area dopo uno dei
tanti calci d’angolo della serata, è quindi meritato. I problemi sono stati
tutti nella prima metà del secondo tempo: nonostante gli sproni di Drillo, la
Norvegia tira il freno e cala vistosamente, gli ospiti prendono coraggio e si
fanno avanti, e sfiorano in due occasioni il gol del pareggio, ed in una di
queste, un’incursione di Jason Demetriou, è stata sventata solo dai pronti
riflessi di Rune Jarstein. Drillo non ci sta e attinge alle risorse della
panchina: al 64° fuori Elyounoussi e dentro il “golden boy” della Norvegia,
Joshua King, che ci mette due minuti ad ambientarsi, a raccogliere un pallone a
tredici metri dalla porta, colpirlo con un delizioso tocco a giro e farlo
spegnere alle spalle di Georgallides per la rete del definitivo 2-0, che spegne
la paura di buttare alle ortiche anche questa occasione.
Vince
la Norvegia e – come accennavamo – sono i risultati dagli altri campi a regalare
le sorprese maggiori, e più piacevoli. Anzitutto, ci voleva come il pane uno
stop dell’Albania, nazionale che in classifica aveva scavalcato la Norvegia
dopo averle strappato quattro punti negli scontri diretti. E l’Albania è caduta
a Lubiana, sconfitta 1-0 dalla Slovenia che non poteva che vincere per
riportarsi sotto le prime in classifica. Ma il big-match di giornata era quello
tra la Svizzera e l’Islanda. Alla Norvegia avrebbe fatto comodo un pareggio: la
Svizzera è prima in classifica e vincendo sarebbe scappata in fuga, l’Islanda era
terza e vincendo sarebbe rimasta davanti alla Norvegia in classifica. Ed il
pareggio è arrivato, rocambolesco da morire: a Berna pronti via e subito gli
islandesi passano con Jóhann Gudmundsson (3° minuto). La Svizzera reagisce da
par suo e dal 15° al 54° vanno in rete ben quattro volte; l’Islanda non ci sta
e nell’ultima mezz’ora riesce a segnare tre volte ed agganciare un incredibile
4-4!
Ora
la Norvegia torna quindi ad essere padrona del proprio destino. Martedì, sempre
ad Oslo, è in programma la sfida cruciale, quella contro la Svizzera
(resteranno poi da sfidare ad ottobre la Slovenia in trasferta e l’Islanda ad
Oslo). Battendo la Svizzera, la Norvegia le si porterebbe a meno uno e potrebbe
pure sperare di sorpassarla per ottenere il primo posto che regala la
qualificazione diretta in Brasile. Pareggiando o peggio perdendo, non solo la
Norvegia vedrebbe sfumare le possibilità di agganciare un’ormai irraggiungibile
Svizzera, ma pure si troverebbe a dover fare i conti con le inseguitrici che,
appena sorpassate, sono comunque molto vicine (Albania e Islanda, che si
sfidano a Reykjavik, sono ad appena un punto di distanza; la Slovenia, che va a
Cipro dove potrebbe ottenere tre punti senza troppi sforzi, è soltanto a meno
due). La situazione quindi è tutt’altro che semplice: se non altro, la Norvegia
sa che con nove punti su nove, almeno gli spareggi saranno pressoché garantiti
(è vero che la peggiore delle seconde dei nove gironi europei non sarà ammessa
ai playoff, ma se una squadra arriva seconda con 20 punti è molto difficile che
sia la peggiore delle seconde, anzi potrebbe pure esserne la prima!) Però nove
punti su nove vanno fatti, e non sarà semplice. L’impegno più probante sarà
probabilmente proprio quello con la Svizzera: all’andata laggiù finì 1-1 e i
precedenti sono favorevoli alla Norvegia (8 vittorie, 5 pareggi, 5 sconfitte)
ed alcuni di questi lasciano molto ben sperare (come il bel 5-0 rifilato agli
elvetici nel 1997, ma erano altri tempi!) È anche vero che la Svizzera in
questo girone, pur essendo imbattuta, non ha fatto solo capolavori, avendo
pareggiato a Cipro oltre che in casa con l’Islanda (ieri) e la stessa Norvegia,
come già ricordato. Quindi è una squadra più forte, almeno sulla carta, che
deve assolutamente impensierire l’altalenante Norvegia di questi tempi: guai
però a considerare già persa una partita che è ancora tutta da giocare.
Qualificazioni
Mondiali
Gruppo
E, 7° giornata, 6 settembre 2013
Oslo,
Ullevaal Stadion, ore 19
Norvegia-Cipro
2-0 (1-0)
Reti: 43° Tarik Elyounoussi; 66° Joshua King.
Norvegia: Rune Jarstein, Espen Ruud, Johan Lædre
Bjørdal, Brede Hangeland, Tom Høgli, Daniel Braaten (81° Alexander Søderlund),
Stefan Johansen (75° Ruben Yttergård Jenssen), Ardian Gashi, Magnus Wolff
Eikrem, Tarik Elyounoussi (64° Joshua King), Mohammed Abdellaoue. All.: Egil “Drillo”
Olsen.
Arbitro: Jakob Kehlet (Dan)
Altre
partite del girone
Svizzera-Islanda
4-4
Slovenia-Albania
1-0
Classifica
dopo 7 giornate
Svizzera
15
Norvegia
11
Albania
10
Islanda
10
Slovenia
9
Cipro
4
8°
giornata, 10 settembre 2013
Oslo,
Ullevaal Stadion, ore 19
Norvegia-Svizzera
Altre
partite del girone
Cipro-Slovenia
Islanda-Albania
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Beh, a quanto pare la Norvegia è tornata seconda. Sono davvero contento per lei, infatti se proprio l'Islanda non deve passare, faccio il tifo per i cugini scandinavi. E pensare che lo scontro finale sarà proprio a Oslo, tra Norvegia e Islanda. Che vinca il migliore!
RispondiEliminaSarebbe bello se la sfida finale tra Norvegia e Islanda fosse decisiva per entrambe, come una sorta di spareggio scandinavo per guadagnarsi il Mondiale, o almeno gli spareggi!
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