Se il Bodø/Glimt vincerà l’Eliteserien
2020, ora possiamo dirlo senza timore di smentita, lo avrà meritato, c’è poco
da fare. Certo, un conto è meritarsi la vittoria, un conto è vincere: non
sempre le due cose coincidono. E a venti giornate dal termine può ancora
succedere di tutto. La decima giornata, che ha corrisposto alla decima
vittoria, nonché al trionfo nello scontro diretto contro il Molde, ha ribadito
comunque a gran voce che il Bodø c’è, è forte, e vuole vincere.
Jens Petter Hauge del Bodø esulta dopo il gol del 3-1 al Molde (foto di Mats Torbergsen da www.aftenposten.no) |
All’Aspmyra, lo scontro diretto contro
il Molde secondo si apre per il Bodø/Glimt nel modo peggiore: palla persa
ingenuamente a metà campo con linea di difesa già bella avanzata e ripartenza
avversaria che consente al redivivo Ohi Omoijuanfo di segnare a porta vuota
dopo nemmeno un minuto. E quando nella gara che potrebbe essere la più
importante dell’anno vai sotto per un tuo errore, con la prospettiva di
consentire agli avversari di rintanarsi dietro chiudendoti gli spazi, la
possibilità di sgonfiarti come un soufflé c’è, eccome se c’è. Ma non,
evidentemente, per questo Bodø/Glimt, che dell’aggressività ha fatto la propria
cifra stilistica. Un’aggressività che comporta la possibilità di subire qualche
gol di troppo, certo, ma è come se fosse una cosa messa in conto: i gialloneri
quando vanno sotto sembrano non farci nemmeno caso, riprendono semplicemente a
macinare gioco e a cercare forsennatamente la porta, anche a costo di correre
pericoli là dietro.
E il canovaccio della sfida dell’Aspmyra
è stato proprio questo. Il pareggio su una bella punizione di Patrick Berg al
26° è arrivato quando il gol dei padroni di casa, volitivi e propositivi, era
nell’aria già da un po’ (lo stesso fallo che lo ha propiziato è stato fatto per
fermarne una bella ripartenza). Nella ripresa sono Kasper Junker (chi si rivede!) e Jens Petter
Hauge a fissare il risultato sul 3-1, ma i loro gol non sono che azioni
concretizzate in mezzo a un mare di tentativi e di manovre offensive – e di
qualche rischio preso. Quando una squadra riesce a costruire così tanto – e bene
– che alla fine non segni almeno un paio di gol è complicato, e può concedersi
il lusso di subire più gol di altri.
Bodø/Glimt-Molde 3-1
D’altra parte, il Molde nelle prime
nove giornate aveva preso solo sette gol: stavolta il Bodø gliene ha rifilati
tre. Insomma, più che demerito del Molde, qua sembra esserci un grandissimo
merito del Bodø. Il quale tra l’altro ha nel mirino qualche un record
interessante: se dovesse vincere anche la prossima, giovedì in casa dello Stabæk,
eguaglierebbe il record di undici vittorie consecutive che appartiene al
Lillestrøm dal 1986 (anno in cui vinse il Lillestrøm vinse il titolo); tra l’altro,
quella striscia di vittorie non fu realizzata a inizio campionato (anzi, quell’anno
il Lillestrøm partì male, e nelle prime cinque partite ottenne quattro
sconfitte – vinse solo alla terza giornata – salvo poi finire la stagione con
un rush così eccezionale da portargli il titolo), mentre per il Bodø si
tratterebbe di una striscia di vittorie iniziale!
Questo Bodø può vincere il campionato
e, come già detto, lo meriterebbe. Deve però fare attenzione a non ripetere l’errore
dell’anno scorso, cioè di smantellare la squadra nel corso della stagione
(ricordate Amor Layouni venduto a nove giornate dal termine?) Un sacco di
giocatori gialloneri si stanno mettendo in mostra, e non è da escludere che
squadre europee, anche piuttosto ricche, ne abbiano segnato il nome sui propri
taccuini. Se arriveranno offerte sontuose, il Bodø dovrà stare attento a
mediare tra la giusta necessità di fare cassa e il dovere direi deontologico di
non mandare all’aria il capolavoro fatto in questo primo terzo di campionato.
In tal senso, una buona notizia l’ha comunicata Jens Petter Hauge, l’autore del
3-1 al Molde: il ventenne, già “promesso” ai belgi del Cercle Brugge, ha fatto
sapere di aver bloccato qualsiasi trasferimento fino a fine stagione. “Sarebbe
insopportabile vedere da lontano il Bodø vincere lo scudetto”, ha spiegato.
Anche Philip Zinckernagel ha detto in un’intervista di essere su questa
lunghezza d’onda: pur non negando la possibilità di andare in una squadra più
prestigiosa qualora se ne presentasse l’occasione, ha sottolineato di non avere
fretta, e di avere qualche ambizione anche con questa maglia. “Voglio far parte
di questa squadra per vedere se riusciamo a vincere qualcosa in Norvegia e
magari a far qualche buon risultato anche in Europa”. Sognare è lecito.
Tutte le altre squadre di Tippeligaen,
dal Vålerenga (terzo dopo il bel 2-0 allo Strømsgodset) all’Aalesund (ultimo e
ancora a secco di vittorie dopo la sconfitta per 3-2 in casa Odd maturata nei
minuti finali) hanno un distacco dalla vetta di almeno undici punti. Il
Rosenborg, che a Haugesund subisce il gol di Niklas Sandberg al 9° e nei
successivi ottanta minuti non riesce a raddrizzare la situazione, si pianta in
sesta posizione a quindici punti, esattamente la metà del Bodø. Qua o cambia
qualcosa là in alto o tutte le altre rischiano di fare una stagione da
comprimari. Si torna in campo domani con un Molde-Vålerenga da leccarsi i
baffi!
10°
giornata
25/7:
Odd - Aalesund 3-2
Brann
- Kristiansund 1-1
26/7:
Bodø/Glimt - Molde 3-1
Viking
- Sarpsborg 08 3-0
Haugesund
- Rosenborg 1-0
Vålerenga
- Strømsgodset 2-0
Sandefjord
- Mjøndalen 1-0
Start
- Stabæk 0-0
Classifica
Bodø/Glimt 30
Molde 25
Vålerenga 19
Odd 16
Stabæk 16
Rosenborg 15
Brann 15
Kristiansund
12
Strømsgodset 12
Viking 11
Haugesund 11
Sarpsborg
08 10
Sandefjord
10
Mjøndalen 8
Start 6
Aalesund 3
Classifica
marcatori
9
gol:
Kasper Junker (Bodø/Glimt)
8
gol:
Amahl Pellegrino (Kristiansund)
11°
giornata
29/7:
Molde - Vålerenga
Kristiansund
- Sandefjord
Strømsgodset
- Brann
Sarpsborg
08 - Haugesund
Mjøndalen
- Odd
Aalesund
- Start
30/7:
Rosenborg - Viking
Stabæk - Bodø/Glimt
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