Cambiano i turni e gli interpreti, ma
fortunatamente non mutano le sensazioni che ci arrivano dalle squadre norvegesi
impegnate in Europa. Dopo l’andata del secondo turno preliminare di Champions
ed Europa League, la Norvegia ha ancora tre club in piena lizza per i gironi
continentali e sembra voler lottare fino alla fine per l’obiettivo “pesante”,
puntando quindi alla qualificazione di tutti i club in questo turno.
Partendo dalla Champions League, a
Borisov è arrivato l’unico ko di giornata e a subirlo sono stati i campioni in
carica del Rosenborg che, nonostante una buona partita in un campo difficile e
ricco di esperienza europea come quello bielorusso, ha subito le ripartenze e
la qualità del BATE in alcuni frangenti. Se la prima parte del confronto si è
giocata per lo più sulle palle alte, con entrambi i gol segnati in questa
frazione giunti su sviluppo di calcio d’angolo (all’intervallo il tabellone
recitava 1-1), nella ripresa il Rosenborg è venuto fuori con i suoi pregi e i
suoi difetti: bene la manovra, con gli scambi rapidi sulle fasce che liberano
con velocità i terzini o gli esterni, permettendo loro di andare al cross con
palle tese ed insidiose, male invece la cerniera centrale di difesa, sulla
carta uno dei punti di forza di questa squadra che sembra tuttavia venir meno
partita dopo partita: su un lancio dalla trequarti sinistra, effettuato a
rientrare di destro dall’esterno Igor Stasevich, Maksim Skavysh è bravo a
insaccare con una zampata di destro dopo essersi inserito nel corridoio tra
Tore Reginiussen ed Even Hovland, che nell’occasione si limitano a guardare la
palla. Nonostante i successivi avvicendamenti, con la classica staffetta tra
gli esterni d’attacco, il Rosenborg non riesce più a scardinare la difesa
avversaria, nonostante un buon possesso ed alcune trame di gioco interessanti.
Si resta comunque positivi per il ritorno del Lerkendal, con il 2-1 che è la
sconfitta più indolore per provare a passare il turno.
Un’Europa League dai due volti ci
regala invece una prima riflessione su Molde e Haugesund, dove i primi, i più
accreditati per una qualificazione alla fase a gironi, stentano in casa contro
un avversario certamente inferiore come i serbi del Cukaricki: nonostante un
sostanziale controllo del possesso palla ed alcuni interessanti scambi tra i
quattro tenori d’attacco, il Molde non riesce a sbloccare la partita,
protraendo il discorso al ritorno dove bisognerà evitare l’esuberanza dei
padroni di casa. L’Haugesund continua invece a regalare prestazioni di ottima
fattura, iniziando a sognare la cavalcata: oltre alla qualità del possesso e ad
una sapienza generale sull’imprinting da dare alle partite, questa volta la
squadra di Jostein Grindhaug è brava a sbloccarla nel secondo tempo grazie ad
una palla inattiva, sulla quale Kevin Krygård svetta più in alto di tutti. Un
quarto d’ora dopo, al 64°, il gol di Niklas Sandberg rappresenta la ciliegina
sulla torta, perché l’azione parte dalla propria area di rigore per giungere in
quella avversaria grazie ad una saggia e fitta rete di scambi e corsa palla al
piede. Ora, qualora si riuscisse a mantenere il bottino ottenuto, l’Haugesund
potrebbe trovarsi al terzo turno di qualificazione.
Champions League, 2° turno
preliminare, andata
24/7, Borisov: Bate (Bie) - Rosenborg 2-1
Europa League, 2° turno preliminare,
andata
25/7, Molde: Molde - Cukaricki (Ser)
0-0
Haugesund: Haugesund - Sturm Graz
(Aut) 2-0
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