Il secondo turno di qualificazione
alle coppe europee, per quanto riguarda Champions League ed Europa League, va
in archivio secondo le aspettative e i pronostici, anche per le squadre
norvegesi. Delle quattro compagini impegnate, sono in tre ad accedere al
prossimo turno, lasciando indietro il solo Brann, che paga il pareggio subito
in extremis all’andata.
Daouda Bamba del Brann impegnato durante la partita di Dublino contro lo Shamrock Rovers (foto da www.brann.no) |
Quanto alle altre tre, guidate dal
Rosenborg in Champions League e passando poi da Molde ed Haugesund in Europa
League, i riscontri sembrano piuttosto incoraggianti per le prossime sfide, con
un pizzico di positività e stupore per la maniera nella quale queste squadre
hanno saputo affrontare l’impegno mostrando la loro faccia migliore proprio
quando serviva, nel momento più importante della stagione.
Il Rosenborg si è sbarazzato
facilmente del Linfield per 4-0: la superiorità dichiarata, che già avevamo
notato nel primo confronto, è diventata una voragine a Trondheim. La squadra di
Eirik Horneland sembra aver trovato la quadratura del cerchio, con un Anders
Konradsen tornato ai livelli di qualche anno fa, quando il Rennes scelse di
acquistarlo dallo Strømsgodset. Oltre a risultare trascinante in fase di
transizione, facendo da collante tra centrocampo ed attacco, il nativo di Bodø
sta risultando importante su palla alta (goal sugli sviluppi di un angolo al 20°)
e chiave di volta in fase di inserimento (2-0 al 51’, assist di Pål André
Helland). L’attacco a tre ha finalmente trovato la spinta propulsiva delle ali:
sia Helland che de Yann-Erik Lanlay hanno assicurato pericolosità alla manovra,
con un David Akintola in forma smagliante. Entrato al posto di Alexander Søderlund,
il nigeriano ha reso più imprevedibile la manovra bianconera, realizzando un
gol (69°) e un assist per Helland (85°) per il 4-0 finale. In attesa di
risalire la china in Eliteserien, la settimana prossima si vola a Borisov per
il prossimo turno, contro un BATE abituato a qualificarsi alla fase a gironi. I
norvegesi appaiono al momento superiori, ma dovranno ripetere quest’intesa per
riuscire a confermarsi.
In Europa League invece, è giusto
incominciare facendo una chiosa sul 5-0 dell’Haugesund ai danni dei
nordirlandesi del Cliftonville. Di sicuro i norvegesi apparivano favoriti per
la qualificazione, ma è stata la maniera e il modo con cui hanno trionfato nel
loro stadio a stupire, con un possesso prolungato fatto di idee chiare e
concrete, come il piede destro del classe 1999 Kristoffer Velde. Il ragazzo, di
origini argentine, realizza due gol dalla distanza con due tiri a giro di pregevolissima
fattura. A ciò bisogna sommare la bravura di Ibrahima Koné, altro classe 1999,
autore di un gol come Martin Samuelsen (1997), per uno dei tridenti più
imprevedibili e giovani di Norvegia. Il prossimo turno, contro gli austriaci
dello Sturm Graz, rende fiduciosi per il passaggio del turno.
Parlando invece del Brann, sono state
confermate le ipotesi più negative paventate nello scorso articolo: gli
irlandesi dello Shamrock Rovers rappresentavano uno scoglio duro soprattutto
tra le mura amiche ed il pareggio subito nel finale in terra di fiordi era
stato un presagio di quello che sarebbe potuto succedere al ritorno. Nonostante
una difesa ferrea e molto spesso ben piazzata, l’assenza di Vito Wormgoor fa
perdere sicurezza al reparto arretrato. Daouda Karamoko Bamba fa 0-1 al minuto 57,
ben servito in profondità e abilissimo nello scavalcare il portiere per
concludere a rete, ma le disattenzioni di Christian Rismarck e Bismar Acosta,
troppo stretti, permettono al centrocampista Nicholas Byrne di inserirsi nel
corridoio con il terzino, permettendogli di avvitarsi e pareggiare l’incontro.
All’87°, Acosta e il terzino Ruben Kristiansen rientrano con lentezza e
permettono alla manovra biancoverde di svilupparsi, con Stephen O’Neill che
sfrutta un altro corridoio interno. È, con qualche rammarico, la fine dell’avventura
europea per il Brann, che avrebbe potuto guadagnarsi un secondo turno alla
portata contro i ciprioti dell’Apollon Limassol.
Chiudiamo parlando di Molde, con uno
0-0 in terra islandese giunto per la pochezza di obiettivi in campo: dopo il
7-1 dell’andata, i norvegesi erano già qualificati e si sono limitati, non
senza un robusto turnover, a controllare il match, contro un KR Reykjavik che
non è riuscito a sbloccare la partita. D’altronde risultava inutile forzare per
evitare infortuni importanti in vista del recupero di campionato di questa
settimana e del prossimo turno europeo, contro i moldavi del Čukarički.
Champions
League, 1° turno preliminare, ritorno
17/7, Trondheim: Rosenborg - Linfield
(Nir) 4-0 [and. 2-0, tot. 6-0]
Europa
League, 1° turno preliminare, ritorno
18/7, Haugesund: Haugesund -
Cliftonville (Nir) 5-1 [and. 1-0, tot. 6-1]
Reykjavik: KR Reykjavik (Isl) - Molde 0-0
[and. 1-7, tot. 1-7]
Dublino: Shamrock (Irl) - Brann 2-1
[and. 2-2, tot 4-3]
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