Con -13 in differenza e quasi gli
stessi gol segnati (rispettivamente 34 e 33), Aalesund e Sogndal si sono
giocate in una spietata sfida a distanza la salvezza temporanea – cioè
l’accesso allo spareggio – in un’ultima giornata di questa Eliteserien 2017 che
ha avuto davvero dell’incredibile.
Novanta minuti folli, vissuti “a
rimbalzo di linea” tra i due stadi interessati: al Color Line di Ålesund gli
arancioni ospitano lo Strømsgodset, a caccia di punti per ottenere la
qualificazione in Europa League; al Fosshaugane è invece di scena il Vålerenga,
ormai senza più nulla da chiedere da questa stagione. Al calcio di inizio, con
lo 0-0 su entrambi i campi, l’Aalesund (30 punti, differenza reti a -13 e 34
gol segnati) è virtualmente allo spareggio, mentre il Sogndal (30 punti,
differenza reti a -13 e 33 gol segnati) è virtualmente retrocesso: ma questo
sarebbe valido solo se al fischio finale non si fosse segnato su nessuno di
questi campi. Invece di acqua sotto i punti deve passarne ancora parecchia...
Passano appena cinque minuti e c’è il
primo ribaltone di una giornata che sarà incerta fino all’ultimo: a sbloccare
la situazione è il Sogndal. Cross del ghanese Gilbert Koomson su cui colpi
svettando di testa il montenegrino Stanisa Mandic, Adam Larsen Kwarasey para ma
senza trattenere e sulla sua respinta corta il tap-in vincente è di Ole Martin
Rindarøy. Il Sogndal va sull’1-0, si porta a 32 punti contro i 30 dell’Aalesund
ed è virtualmente salvo.
Al 12° c’è però il secondo
controsorpasso di giornata: a Ålesund Mustafa “Mos” Abdellaoue riceve palla in
area spalle alla porta, si gira in un baleno e trafigge Espen Bugge Pettersen.
È 1-0 anche per l’Aalesund, che con 32 punti virtuali, -12 in differenza reti e
35 gol segnati è al momento salvo sul Sogndal, che ha anch’essp 32 punti e una
differenza reti di -12 ma “solo” 34 gol segnati.
La situazione volge decisamente al
sereno per l’Aalesund al 24°, quando a Sogndal Henrik Kjelsrud Johansen
raccoglie un bell’assist asoterra dalla destra di Robert Lundström e,
anticipando sull’uscita Matias Dyngeland, pareggia i conti per il Vålerenga: è
1-1 – Aalesund a 32 punti, Sogndal a 30. L’Aalesund però non può permettersi
alcuna distrazione: al 39° anche il Godset pareggia i conti, allorché Tokmac
Chol Nguen arriva fin quasi alla linea di fondo da cui serve una palla
deliziosa in area per Bassel Jradi, che da posizione favorevolissima deve solo
scagliare la palla in rete con forza per portare anche questa sfida sull’1-1. L’Aalesund
è ancora virtualmente salvo ma scende di nuovo a 30 punti, così come il
Sogndal: a tenerlo in vita, per ora, è quel gol fatto in più in tutto l’anno
rispetto ai rivali.
Prima dell’intervallo arriva però il
terzo sorpasso di giornata: il Sogndal, con un bel siluro di Eirik Birkelund,
si riporta in vantaggio. Si finisce all’intervallo così: Sogndal-Vålerenga 2-1,
Aalesund-Strømsgodset 1-1, con il Sogndal a 32 punti virtualmente salvo
rispetto all’Aalesund fermo a 30.
Le emozioni dei primi quarantacinque
minuti sono appena l’antipasto di quello che avviene nella ripresa. Al 54° il
quarto ribaltone di giornata è propiziato da Edwin Gyasi, che con un’iniziativa
personale porta l’Aalesund sul 2-1. Adesso sia Aalesund che Sogndal sono in
vantaggio 2-1, quindi entrambi a 32 punti, ma l’Aalesund sorpassa il Sogndal
grazie al gol fatto in più (differenza reti -12 per entrambi ma con 37 gol
fatti contro 36). Al 68° c’è un gol a Sogndal ma si festeggia più a Ålesund che
lì: con uno splendido calcio di punizione, Christian Grindheim segna il 2-2 per
il Vålerenga che riporta il Sogndal a 30 punti. Mancano poco più di venti
minuti alla fine, l’Aalesund è in vantaggio sia per punti che per differenza
reti: per gli arancioni sembra fatta...
Appena due minuti più tardi, però, al
70°, il Sogndal torna a farsi sotto. Al termine di un’azione parecchi confusa
nell’aria della squadra di Oslo, durante la quale in effetti la squadra ospite
non pare dare il meglio di sé, Taijo Teniste la risolve di giustezza e riporta
la contesa sul 2-2. Il Sogndal si riporta a 32 punti come l’Aalesund che però è
ancora virtualmente salvo per il solito gol fatto in più (differenza reti -12
per entrambi ma con 38 gol fatti contro 37). Però appena due minuti più tardi
arriva il quinto rovesciamento di fronte: il Sogndal si porta sul 4-2 grazie a Martin
Ramsland, che raccoglie una respinta pigrissima di Kwarasey su un tiro che non
sembrava irresistibile, e “salva” i suoi grazie alla migliore differenza reti
sull’Aalesund (-11 contro -12). E non è tutto: passano soltanto altri quattro
minuti, il Vålerenga adesso ha una remissività quasi sospetta mentre il Sogndal
è in trance agonistica – su punizione di Chidiebere Nwakali Kwarasey non prova
nemmeno a muoversi e guarda la palla entrare per il 5-2 a favore del Sogndal.
Siamo al 76°, sono passati i sei minuti che cambiano la storia: quattro minuti prima il Sogndal era retrocesso, ora vanta due
reti in più nella differenza reti contro l’Aalesund (-10 contro -12).
A Ålesund cala il gelo: il
contraccolpo rispetto alle notizie che arrivano da Sogndal è tremendo. Le gambe
si bloccano e la testa si smarrisce. Cinque minuti dopo il 5-2 del Sogndal, l’Aalesund
subisce il gol del pari dello Strømsgodset, che in virtù del pari che sta
maturando tra Molde e Sarpsborg 08 può ancora sperare di qualificarsi per l’Europa
League, a patto però che sconfigga l’Aalesund (col pari aggancerebbe il
Sarpsborg in classifica ma soccomberebbe per una differenza reti molto
peggiore), e quindi finalmente si sveglia. È Ngen a segnare il 2-2 su veloce contropiede. Col Sogndal a 32
punti, l’Aalesund scende a 30.
All’88° Marcus Pedersen porta
addirittura in vantaggio – e in Europa League – lo Strømsgodset sul 2-3
raccogliendo una respinta corta in area. Con Sogndal a 32 punti e Aalesund a
29, ad appena due minuti dal termine sembra tutto finito. E invece no. Nell’Aalesund
gioca un grande calciatore, quel “Mos” cugino di “Moa” che seguiamo da perecchi
anni: anche quando i suoi compagni si arrendono, lui continua a combattere. All’89°,
con la difesa dello Strømsgodset già in agenzia di viaggi per prenotare le
trasferte di luglio in Europa League, raccoglie la palla in area e pareggia la
partita. Al 92° gioca palla praticamente da solo contro avversari che
passeggiano e sigla il 4-2 per i suoi, riportando l’Aalesund a pari punti col
Sogndal. Solo che la differenza reti dice che il Sogndal ha -10 e l’Aalesund
-12. L’Aalesund dovrebbe segnare altri due gol, o almeno uno solo sperando che
il Sogndal ne subisca uno (se l’Aalesund non segna e il Sogndal ne subisce due,
entrambe le squadre finiscono con 38 gol fatti e 50 subito e non è chiaro come
andrà a finire, probabilmente va in crash il sistema informatico della
Federazione...), ma tempo per cui tutto questo possa succedere non ce n’è più.
Triplice fischio su entrambi i campi, Aalesund in OBOS-ligaen dopo undici anni,
Sogndal allo spareggio con il Ranheim (andata oggi a Sogndal, ritorno sabato a
campi invertiti).
That’s all folks. La sconfitta del
Godset, che vincendo avrebbe staccato il biglietto per l’Europa, decide di
fatto anche la corsa all’Europa League, dove accedono Molde e Sarpsborg 08 che
pareggiano 2-2 uno scontro diretto giocato con un orecchio alle radioline. Le
speranze dello Strømsgodset non sono però finite, e sono legate proprio al
Sarpsborg 08 che, se vincerà la finale di Coppa contro il Lillestrøm, libererà
un altro posto in Europa League proprio al Godset.
30° giornata
26/11: Aalesund - Strømsgodset 4-3
Brann - Tromsø 2-2
Haugesund - Kristiansund 2-3
Molde - Sarpsborg 08 2-2
Odd - Rosenborg 1-0
Sandefjord - Lillestrøm 1-3
Sogndal - Vålerenga 5-2
Viking - Stabæk 2-0
Classifica
Rosenborg 61 Champions League
Molde 54 Europa League
Sarpsborg 08 51 Europa League
Strømsgodset 50
Brann 47
Odd 42
Kristiansund BK 40
Vålerenga 39
Stabæk 39
Haugesund 39
Tromsø 38
Lillestrøm 37
Sandefjord 36
Sogndal 32 Play-off
Aalesund 32 Retrocesso
Viking 24 Retrocesso
Classifica
marcatori
19 gol: Nicklas
Bendtner (Rosenborg)
17 gol: Ohi
Omoijuanfo (Stabæk)
16 gol: Björn
Bergmann Sigurdarson (Molde), Mustafa “Mos” Abdellaoue (Aalesund)
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