Vana si è rivelata l’incredibile e
rocambolesca goleada ai danni del Vålerenga in virtù della quale domenica
scorsa il Sogndal ha sovvertito a proprio favore la differenza reti rispetto
all’Aalesund, spedendo gli arancioni in OBOS-ligaen e conquistandosi il diritto
a disputare lo spareggio contro il Ranheim per mantenere il diritto a giocare
in Eliteserien anche la prossima stagione. Lo spareggio, infatti, si è rivelato
fatale per il Sogndal.
La festa dei giocatori del Ranheim (foto dalla pagina Facebook dell’Eliteserien) |
È stato un finale di stagione convulso per
entrambe le compagini. Del Sogndal, che all’ultimo tuffo ha evitato la
retrocessione diretta dall’Eliteserien grazie a un’ultima giornata di
campionato fuori di testa, abbiamo già detto. Anche il Ranheim, da parte sua,
non viene certo da un periodo rilassante: giunto quarto in OBOS-ligaen dietro
al Mjøndalen (con gli stessi punti, in realtà, ma una peggior differenza reti),
ha vinto la semifinale playoff in casa contro il Sandnes Ulf quarto (1-0), ma
per la finale secco proprio contro il Mjøndalen ha dovuto giocare in trasferta,
vincendo per 1-2 una partita che aveva galvanizzato i tifosi preoccupandoli
però allo stesso tempo per il timore che una sfida così probante avesse potuto
dissipare le energie dei loro beniamini in vista della sfida madre contro il
Sogndal terzultimo di Eliteserien, stavolta in una sfida andata-ritorno.
L’andata a Sogndal, giocata mercoledì,
è stata in effetti vinta dai padroni di casa, anche se con un vantaggio risicatissimo:
1-0 con rete al 53° di Ole Martin Rindarøy.
Il ritorno di ieri è stato quindi
incerto fino all’ultimo. Anzi, fino all’87° il Sogndal è stato in grado di
mantenere quello 0-0 che gli avrebbe consentito di vivere un’altra stagione in
Eliteserien. A tre minuti dal termine, però, il Sogndal si è conquistato un
rigore: Michael Karlsen, un attaccante del ‘90 che in “serie A” ha giocato
soltanto tre volte a 19 anni quando era una delle tante promesse del Rosenborg
prima di perdersi nelle serie inferiori e che ha chiuso la scorsa stagione
addirittua in Second Division nel Brattvåg, non sbaglia quello che forse è il
rigore più importante della sua carriera, pareggiando il conto per i suoi e
trascinando la sfida ai supplementari.
Il Sogndal è abbastanza bravo da non
subire il contraccolpo di un gol subito così all’ultimo e non disunirsi nei
supplementari ma non così bravo da segnare il gol che gli regalerebbe la
salvezza evitando di arrivare ai rigori. Al fischio dell’arbitro al 120° il
risultato è quindi ancora sull’1-0 e a tutti è chiaro il proprio destino: la
stagione di una stagione intera si deciderà per entrambe le squadre alla
lotteria dei calci di rigori.
Lo sport d’altra parte sa essere
crudele.
Fa freddo alla DnB NOR Arena di
Ranheim – siamo vicini a Trondheim – e ulteriore gelo cala al momento dell’esecuzione
dei rigori: la tensione è palpabile. Tremano tutti, ma non i piedi dei
calciatori: i primi sei tiri dal dischetto, compreso quello di Mads Reginiussen
del Ranheim, fratello di Tore del Rosenborg, vanno a segno. Sul 3-3 è però Eirik
Schulze del Sogndal a sbagliare il proprio tiro. Si va avanti e non sbaglia
nessuno finché non si arriva al decimo tiro, il quinto per il Ranheim, sul 4-4.
Sul dischetto si presenta ancora lui, quel Michael Karlsen che non aveva
sbagliato il rigore che durante la partita aveva salvato il Ranheim. Il tiro
dura un secondo che pare un secolo. Palla in rete. Per i tifosi del Sogndal è l’abisso.
A Ranheim, che non vedeva la massima divisione dal 1956, comincia invece la
festa più entusiasmante di sempre. E la notte da rigida e gelida che era
diventa calda e accogliente.
Spareggio
Eliteserien 2017
29/11: Sogndal-Ranheim 1-0
2/12: Ranheim-Sogndal 1-0 dts, ai rig.
5-4
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