Il campionato norvegese, così come la
coppa e il percorso europeo del Rosenborg in Europa League, è giunto al termine
tra luci ed ombre, soprattutto dal punto di vista continentale. Per trarre le
giuste conclusioni sull’anno appena passato, Calcio Norvegese Blog ha deciso
di scambiare qualche messaggio con uno dei protagonisti della stagione, Milan
Jevtovic, ala destra del Rosenborg, classe 1993 e campione in
carica, che ha gentilmente deciso di rispondere alle nostre domande spiegandoci
cosa si cela dietro la struttura di una delle squadre e delle società più
storiche e influenti del panorama scandinavo da ormai trent’anni e cosa prova
un atleta nel difendere codesti colori. A tutto ciò si unisce l’onore di aver
sconfitto la finalista di Europa League dello scorso anno, l’Ajax,
durante l’ultimo turno preliminare di Europa League (0-1 l’andata, 3-2 il
ritorno nell’agosto 2017), l’aver vinto per la prima volta l’Eliteserien e l’aver
giocato, nell’arco dell’anno solare, passato a fare la spola tra Antalyaspor e
Rosenborg, con campioni del calibro di Samuel Eto’o e Nicklas
Bendnter.
Jevtovic durante la premiazione del Rosenborg il 19 Novembre 2017 (foto da www.froya.no). |
Cosa si prova a far parte di una
squadra del genere?
Mi sono tolto tante soddisfazioni, tra
le quali vincere una supercoppa, un campionato e partecipare alle qualificazioni
per la Champions League dove sfortunatamente il Celtic ci ha battuto.
Dopodiché, posso dirti con certezza, la vittoria con conseguente qualificazioni
ai danni dell’Ajax, è stata il momento più bello della mia carriera. Peccato
non esser stati accompagnati dalla sorte durante la fase a gironi.
Foto da www.nrk.no |
Parlando per l’appunto della tua
parentesi turca, cosa non ha funzionato?
È un campionato molto più competitivo,
con molte più stelle, e non ho avuto tanti minuti di gioco come speravo. Quando
sono arrivato e ho potuto condividere il campo con una stella assoluta come Eto’o
però ho pensato: “Wow, sto vivendo il sogno di tutti i calciatori!” Si parla
tanto delle sue qualità calcistiche viste le sue tre Champions League in
bacheca e non voglio certamente aggiungere nulla da questo punto di vista, ma
si è rivelato anche una grandissima persona, proprio come Bendnter.
Il serbo alla presentazione ufficiale con l'Antalyaspor (foto da http://www.antalyaspor.com.tr) |
Tanta gente si chiede per l’appunto
come sia condividere il campo con una celebrità come Bendtner. Tu cosa puoi
raccontarci di particolare su di lui?
Anche lui è una grandissima persona,
molto divertente tra l’altro e con la quale è un piacere giocare, una di quelle
a cui passi la palla senza preoccupazione. Di divertente posso dirti che ha uno
strano hobby e colleziona vino!
Foto da www.mozzartsport.com |
Il tuo futuro è lontano dalla Norvegia
e da Trondheim?
Posso dirti che sicuramente non
resterò qui. Al resto non ho ancora pensato, tornerò in Serbia per un po’ di
relax e penserò al resto dopo. Ma il Rosenborg resterà per sempre nel mio
cuore!
Foto da www.nrk.no. |
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