La Coppa di Norvegia è stata fondata nel 1902 (all’epoca Oslo non aveva neppure il nome attuale, che ha preso nel 1925, e si chiamava ancora Kristiania) e si è sempre giocata tranne che negli anni dello seconda guerra mondiale: è arrivata quindi alla 107° edizione. E per l’ottava volta in 107 edizioni, la Coppa di Norvegia, che ufficialmente assegna il titolo di Campione di Norvegia, è finita nelle mani di una squadra che non milita nella massima serie. L’ultima volta era successo nel 1997, con l’affermazione del Vålerenga, che militava episodicamente in “serie B”. Pochi anni prima, nel 1994, la finale tra Molde e Lyn, vinta dal Molde per 3-2, aveva visto addirittura entrambe le protagoniste provenire dalla seconda serie. Insomma, ciò a cui abbiamo assistito ieri pomeriggio nel freddo, e a tratti nevoso, pomeriggio di Oslo, non è stato uno spettacolo inedito, ma nondimeno si è trattato di qualcosa di tanto clamoroso quanto imprevisto: l’Hødd, formazione che ha evitato la retrocessione dall’Adeccoligaen alla Second Division (cioè la “serie C”) solo all’ultima giornata e grazie alla differenza reti, ha sconfitto il Tromsø, team arrivato quarto in Tippeligaen ad un gradino dal podio al termine di una stagione durante la quale non ha sfigurato nemmeno in Europa League. Una curiosità: in Adeccoligaen, l’Hødd si è salvato per differenza reti ai danni del Tromsdalen, che è retrocesso al suo posto. E il Tromsdalen è la seconda squadra di Tromsø. Nel giro di due settimane, l’Hødd ha fatto piangere entrambe le squadre della città, prima il più modesto Tromsdalen poi il più blasonato Tromsø. Insomma, se capitate a Tromsø nei prossimi mesi, evitate di pronunciare la parola Hødd...
L'Hødd festeggia a fine gara la conquista della Coppa di Norvegia (foto da www.aftenposten.no) |