In un particolarissimo terzo turno di qualificazione per la UEFA Conference League, le compagini norvegesi portano a casa sensazioni variegate, tra felicità, incertezza e tristezza. Perché delle tre squadre impegnate, Rosenborg, Bodø/Glimt e Molde, solo una è “quasi” certa di passare il turno o comunque di disputare il ritorno con più serenità, mentre le altre due, pur essendo pienamente in corsa, dovranno giocarsi tutte le proprie carte tra una settimana per non fallire l’appuntamento con la qualificazione.
Ola Brynhildsen fotografato durante la sfida in Turchia contro il Trabzonspor durante la quale ha messo a segno un’importante doppietta (immagine AP Photo da www.moldefk.no)
La tranquillità è tutta dalle parti di Trondheim, dove il Rosenborg sconfigge con facilità gli sloveni del Domžale per 6-1. Dopo 7 minuti di partita l’incontro è già 1-0, sbloccato da Adam Andersson con un potente destro dall’area piccola, mentre poco dopo la mezz’ora i bianconeri sono avanti per 3-0 nonostante una pioggia battente. Il Rosenborg non è solo bravo ad entrare in area avversaria con dei precisi passaggi filtranti, ma è anche più sveglio del diretto avversario nelle seconde palle o nei rimpalli. Nei bianconeri spicca l’estro e la velocità di Emil Konradsen Ceide, bravissimo a liberarsi con facilità di qualsiasi diretto avversario e autore di due assist e “mezzo”, visto che una sua conclusione causerà l’autogol del 3-0. A fine primo tempo il Domžale accorcia le distanze con un pregevole sinistro di Enes Alic, giunto dopo un’interessante serpentina al limite dell’area. Dopo l’intervallo la musica non cambierà, visto che il Rosenborg marcherà il quinto gol dopo 17 secondi grazie a Dino Islamović, dopo l’ennesimo assist di Emil Ceide, questa volta di tacco. Chiduerà Noah Jean Holm al minuto 86, con un altro potente destro in area servito da Eric Reitan dalla fascia destra.
Tutt’altro che tranquilla la trasferta a Pristina, in Kosovo, del Bodø/Glimt nonostante l’inizio sul velluto: dopo 11 minuti i gialloneri sono già in vantaggio grazie all’uomo simbolo Patrick Berg, che sfrutta un recupero della difesa per scattare in avanti e insaccare con un facile tap-in sottoporta dopo una rapida ripartenza. Ma non finisce qui. I campioni di Norvegia, pur affrontando una squadra più abituata ai palcoscenici europei, tengono botta per quasi tutto il primo tempo, tuttavia cedono in due occasioni che diventeranno due gol. Prima quando l’attaccante Otto John, uno dei talenti più interessanti del Prishtina, pareggia la contesa di testa, sfruttando l’uscita avventurosa di Nikita Haikin propiziata da una netta incomprensione con il reparto arretrato e poi con uno sciagurato retropassaggio di testa di Marius Lode che si insacca beffardamente nella propria porta al minuto 83. Ora si deciderà tutto nella sfida di ritorno dell’Aspmyra Stadion.
Pareri contrastanti anche quelli del Molde, che sfrutta la caratura ed esperienza europea per venire a capo per ben tre volte dei turchi del Trabzonspor, rispondendo colpo su colpo a ben tre vantaggi. Finirà 3-3 a Trebisonda: da segnalare la prestazione extra large di Ola Brynhildsen, autore di una doppietta vitale e di un assist. Brynhildsen è stato sicuramente la chiave tattica della partita, con un primo gol frutto di freddezza sottoporta, un secondo nato dall’innata capacità di inserimento e lettura del gioco (giunto tra l’altro di tacco all’altezza dell’area piccola) e un assist per Hussein in cui l’azione è prima partita da lui con un cambio gioco da sinistra a destra ed è poi continuata quando l’ex Stabæk è venuto a prendersi la palla per servire il compagno all’altezza del dischetto. Non è bastato contro un attacco turco ricco di campioni come l’ex Parma Gervinho e Anthony Nwakaeme.
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