In questi giorni ci siamo messi in
contatto con Henri Toivomäki, difensore finlandese classe ’91 in forza al
Sarpsborg 08, il quale ci ha gentilmente concesso un’intervista. La
chiacchierata che state per leggere è stata possibile grazie al blogger
Sebastiano Trovato, che è amico di Henri dopo averlo conosciuto nel periodo in
cui il giocatore finlandese ha militato nell’Atalanta. Dopo quell’esperienza
italiana, nella quale ha giocato il torneo di Viareggio, il giocatore
finlandese non è stato confermato dalla società bergamasca ed è tornato in
patria: prima di finire l’anno scorso al Sarpsborg 08, ha giocato in Olanda,
all’Ajax e all’Almere. Ecco l’intervista che gli abbiamo fatto.
Henri Toivomäki (foto da youtube) |
Quali sono gli obiettivi del Sarpsborg
08 per la prossima stagione? E i tuoi obiettivi personali quali sono?
Abbiamo giocato una buona stagione l’anno
scorso, siglando per il club il record sia di punti fatti (45) sia di
piazzamento finale (sesto posto): questo rende la prossima stagione
interessante ed eccitante. Abbiamo un ottimo gruppo che lavora duro.
Hai giocato anche all’Ajax e
all’Almere: quali sono le principali differenze tra il calcio olandese e quello
norvegese?
All’Ajax è tutto legato al possesso e
al controllo della palla, al gioco palla al piede, e in generale in Olanda ci
si concentra più sull’abilità nel gestire il pallone e sul gioco contro il
proprio avversario. In Norvegia dipende molto dalla squadra in cui giochi, ma
in generale il livello e il ritmo sono alti.
Che impressione hai avuto della tua
esperienza nel calcio italiano? Ti piacerebbe tornare a giocare nel nostro
paese?
Sono stato in Italia per circa sei
mesi ed è stata un’esperienza interessante: non è stato facile per un ragazzo
del Nord Europa proveniente da una cultura così diversa, ma mi ha insegnato
molto ed è stato fantastico. Le persone del club sono state carine, così come i
giocatori, quindi se in futuro ci fosse la possibilità di giocare in Italia,
sarei interessato a tornarci!
Una domanda di costume: a volte noi
europei del sud facciamo fatica a distinguere tra i vari paesi della
Scandinavia. Com’è per un ragazzo finlandese lavorare e vivere in Norvegia: è
semplice o ci sono più difficoltà di quante noi potremmo pensare?
La Norvegia è piuttosto simile alla
Finlandia, quindi non ho provato un grande “shock” culturale. La lingua qua è
molto diversa, ma chiunque parla inglese molto bene, per cui adattarsi alla
vita qua è facile.
Perché hai scelto la Norvegia,
considerando che avrai avuto offerte anche da altri campionati?
Be’, questo club per me rappresenta un’ottima
opportunità, e il livello del campionato non è lontano da quello finlandese,
sebbene sia più apprezzato. Inoltre, la vita qua è facile, e simile a quella
della Finlandia: per me è come stare a casa, ma giocando in un campionato più
competitivo!
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