Bicchiere mezzo vuoto per la Norvegia
che, dopo il doppio turno di qualificazioni europee giocato la settimana
scorsa, sale sì al quarto posto a soltanto due punti dalla seconda piazza (che
concede il pass per Euro 2020) ma lo fa senza strafare, anzi.
L’esultanza dei giocatori norvegesi dopo il secondo gol segnato a Torshavn contro le Far Oer (foto Vegard Wivestad Grøtt/BILDBYRÅN NORWAY da www.aftenposten.no) |
Le recriminazioni arrivano soprattutto
dalla gara di Oslo contro la Romania, match cruciale in casa contro una delle
due avversarie dirette per la conquista del secondo posto (diamo per scontato
che il primo sia della Spagna, che in effetti è a punteggio pieno dopo quattro
sfide). Proprio come contro la Svezia, l’altra pretendente più temibile, arriva
un rocambolesco pareggio interno che fa divertire il pubblico neutrale ma
risulta decisamente indigesto ai padroni di casa.
Eppure nel secondo tempo, dopo il
pareggio a reti bianche della prima frazione di gioco, tutto sembrava girare
per il meglio per la Norvegia: al 56° ci pensa Tarik Elyounoussi a sbloccare la
situazione sfruttando con una volitiva scivolata un rimpallo favorevole in area
avversaria in modo da segnare il proprio decimo gol con la maglia della
nazionale. Al 70° è invece l’ex enfant prodige
Martin Ødegaard – che in realtà ha comunque solo vent’anni, sono anni che si
parla di lui solo perché già giovanissimo metteva a ferro e fuoco le difese
avversarie – con uno spunto personale a siglare per la prima volta (alla
diciassettesima presenza) una rete con la maglia della nazionale maggiore (con
cui ha esordito nel 2014 a 15 anni e 300 giorni, per dire).
Sopra di due reti a venti minuti dalla
fine la Norvegia si sente i tre punti – tra l’altro fondamentali nell’economia
del girone – in saccoccia. E fa male. Il risveglio ospite passa dai piedi – e anche
dalla testa – di Claudiu Keșerü, trentunenne in forza ai bulgari del Ludogorec,
che con una doppietta mette in pari il conto tra le due squadre. Il fatto che
il pareggio avvenga al 92° e in sospetto fuorigioco non fa che rendere più
amaro il calice che la Norvegia deve buttare giù.
Tre giorni dopo la trasferta di
Torshavn contro le simpatiche Far Oer finisce con la vittoria ma senza troppa
gloria: l’avversario è modesto ma mette in difficoltà gli ospiti. Nel primo
tempo la Norvegia attacca insistentemente conferendo la spiacevole sensazione
di non essere in grado di fare gol nemmeno di mano... Nella ripresa sistema le
cose la doppietta di Bjørn Maars Johnsen (quarto e quinto gol in nazionale per
lui dopo 13 presenze, niente male se si pensa che quando venne convocato da Lars
Lagerbäck in nazionale per la prima volta nel 2017 era pressoché uno
sconosciuto anche in patria...), aiutato dagli interventi di certo non
straordinari del portiere di casa, Teitur Gestsson. Tra le due reti, un palo
clamoroso ha negato alle Far Oer un pareggio che sarebbe stato clamoroso
quanto, per quel che si è visto in campo a dispetto del divario tra le due
compagini, meritato.
Per il secondo posto, la lotta della
Norvegia (5 punti) contro Svezia e Romania (7 punti) continua, ma servirà nelle
prossime sei gare qualcosa di più: ci sarà da giocare in trasferta contro
entrambe le rivali, per superarle entrambe non potrà più bastare qualche
semplice pareggio.
Qualificazioni
Europei 2020
Gruppo
F
3° giornata
7/6: Norvegia-Romania 2-2
Svezia-Malta 3-0
Isole Faroer-Spagna 1-4
4° giornata
10/6: Isole Faroer-Norvegia 0-2
Spagna-Svezia 3-0
Malta-Romania 0-4
Classifica
Spagna 12
Romania 7
Svezia 7
Norvegia 5
Malta 3
Isole Faroer 0
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