È lo Strømmen, team che naviga in
cattivissime acque in OBOS-ligaen (4 punti conquistati in nove partite a cui ne
è stato sottratto uno per problemi finanziari) ma che già nel 2015 si fece
valere in Coppa (arrivò al quarto turno, allorché perse 5-1 in casa dello Stabæk),
a prendersi le luci della ribalta nel secondo turno di Coppa di Norvegia. È suo
infatti l’unico upset di giornata – o cupbombe, per dirlo alla norvegese. A
cadere sul suo campo è stata una delle squadre più in forma dell’Eliteserien,
quel Bodø/Glimt che fa parlare di sé sin dall’inizio della stagione. Nonostante
i pronostici fossero tutti a loro favore, i gialloneri sono andati sotto dopo
mezz’ora (rete di Øystein Vestvatn, un classe ’92 che non ha mai giocato in
Eliteserien), per riuscire a recuperare, con fatica, solo all’81° (a segno
Isidoro). Quando una squadra più debole viene riacciuffata all’ultimo tuffo da
una squadra più forte, di solito ai supplementari è quest’ultima, più
attrezzata a gestire questo genere di situazioni, a spuntarla; stavolta,
invece, lo Strømmen, che evidentemente dopo aver accarezzato per quasi un’ora
il sogno di portare a compimento l’impresa non si è arreso facilmente all’idea
di rinunciarvi, ha trovato il gol del 2-1 al 105° col ventiduenne Håvard
Segtnan Thun, verosimilmente al gol più importante mai segnato in carriera.
Finisce così: il Bodø abbandona la Coppa di Norvegia 2019.
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Un’immagine di Strømmen-Bodø/Glimt, unica gara del secondo turno che abbia visto uscire sconfitta una compagine di Eliteserien (foto Anne Christine Bergem dalla pagina Facebook dello Strømmen) |