Finalmente la nazionale della Norvegia vive
una serata di festa e di gloria così come non capitava da troppo tempo. Ad
appena tre decimi del cammino sulla strada da fare verso l’Europeo 2016
montarsi la testa, o pensare che il più sia già stato fatto, non ha senso, per
cui bene fatto mister Per-Mathias Høgmo e i dirigenti della NFF a tenere i
piedi per terra. Resta però il fatto che la convincente vittoria per 2-1 sulla
Bulgaria ieri sera ha dimostrato un fatto nient’affatto scontato alla vigilia:
la Norvegia la qualificazione alla fase finale può giocarsela, se non altro ha
i requisiti per provarci.
Håvard Nielsen festeggiato dai compagni dopo il gol della vittoria sulla Bulgaria (foto NTB Scanpix da aftenposten.no) |
L’avevamo detto: una vittoria su Malta non
può essere considerata importantissima, visto lo scarso livello dell’avversario
(anche se poi ieri sera sullo stesso Ta’ Qali in cui la Norvegia ha passeggiato
l’Italia ha sudato le proverbiali sette camicie, ma il bello dello sport sta
anche in questo). Con la Croazia e la stessa Italia considerate, a torto o a
ragione, fuori portata, e con Malta e Azerbaigian ritenute troppo deboli, non
resta che una squadra con cui combattere per il terzo posto, obiettivo minimo
di questo girone: la Bulgaria.
E la Bulgaria che si è presentata ieri sera
all’Ullevaal ha trovato un ambiente forse più caldo di quanto avesse previsto
ed una squadra avversaria che pare avere improvvisamente preso consapevolezza
dei propri mezzi. Gli stessi media norvegesi non riescono a celare nei loro
resoconti della gara una piccola dose di stupore nel raccontare di come i
ragazzi di Høgmo siano partiti sin da subito forti e convinti. Proprio come
contro Malta: solo che la Bulgaria è un’altra storia.
Høgmo non cambia l’undici iniziale rispetto a
Ta’ Qali, e come a Ta’ Qali passa poco tempo tra il calcio d’inizio ed il primo
gol norvegese. Anzi, ne passa pure meno che a Malta, dove la marcatura arrivò
al 22°: contro la Bulgaria basta aspettare il 13°, un assist strepitoso dalla
trequarti di Per Ciljan Skjelbred che imbecca il sublime Tarik Elyounoussi che,
solo davanti al portiere, lo dribbla e, pur venendosi a trovare in una
posizione leggermente decentrata, spedisce il pallone in fondo alla rete e
manda in estasi l’Ullevaal.
Sull’1-0, la Norvegia pare in totale
controllo della partita. Una sicurezza rassicurante, ma forse un po’ eccessiva
e sicuramente sterile, tanto che il sospirato raddoppio non arriva, ed anzi, un
po’ a freddo, appena prima della fine del primo tempo arriva a sorpresa il gol
della Bulgaria, un’incornata di Nikolay Bodurov su un calcio d’angolo sul quale
la difesa norvegese forse già pensava a cosa bere negli spogliatoi durante l’intervallo.
Un buon primo tempo chiuso sul pareggio
invece che in vantaggio riporta sulla terra la Norvegia, che affronta la
ripresa con una gatta da pelare in più: la Bulgaria sembra accontentarsi del
pareggio e prova ad addormentare la partita. La Norvegia smarrisce la chiave
per scardinare la cassaforte difensiva bulgara e allora tocca a Høgmo
inventarsi qualcosa: un piccolo infortunio mette fuori casa Joshua King, l’eroe
di Malta, che viene rimpiazzato da Håvard Nielsen; Mats Møller Dæhli, dopo un
buon avvio, sparisce dai tracciati radar della partita, ed il ct preferisce
tirarlo fuori dalla contesa per gettare nella mischia il minorenne norvegese
più famoso al mondo, Martin Ødegaard, che esordisce così in una gara ufficiale
con la nazionale.
Piccola parentesi su Ødegaard: col suo
esordio a 15 anni e 300 giorni, è il giocatore più giovane di sempre ad
esordire in una gara delle qualificazioni europee. Scusate se è poco. Ma il
fatto che stupisce è che non è una questione di record e basta. Høgmo ha
stupito tutti a Malta quando, in vantaggio per 3-0, non ha fatto esordire l’attaccante
nemmeno sedicenne. Perché non farlo entrare ora che la partita è al sicuro e
non c’è niente da perdere?, si erano chiesti in molti. Il ct, sibillino, dopo
la gara aveva fatto capire di avere piani differenti, ed ora si sono svelati: Ødegaard
è stato fatto entrare non perché siglasse un record in una partita senza più
storia, ma perché portasse il proprio contributo nel momento più delicato di
una partita decisiva. Insomma, il ragazzo
gioca bene, e può dire la sua anche sull’1-1 di una sfida fondamentale come
quella contro la Bulgaria.
Detto fatto, i cambi ridanno linfa alla
Norvegia: al 72° Tarik Elyounoussi riparte con sicurezza palla al piede, serve
sulla sinistra Martin Linnes che la piazza in area dove una singolare sponda di
Skjelbred (secondo assist per lui) libera il neoentrato Håvard Nielsen il quale sigla con decisione il
gol del 2-1.
È la serata della Norvegia, è la serata di Høgmo,
che azzecca squadra e cambi, convince per la filosofia di gioco e per la
gestione dei giocatori (anche del “delicato” Ødegaard, da tutelare con tutte le
attenzioni nemmeno fosse un fiordo: questo può diventare un campione vero,
basta non bruciarlo) e si porta a casa i tre punti nonché una lista infinita di
complimenti da parte di giornalisti e addetti ai lavori. C’è ancora tantissimo
da lavorare, ma questo entusiasmo, purché non diventi presunzione, può dare una
spinta in più.
Qualificazioni Europei 2016
Gruppo
H, 3° giornata
13 ottobre 2014
Oslo, Ullevaal Stadion,
ore 20:45
Norvegia - Bulgaria 2-1
(1-1)
Reti: 13° Tarik
Elyounoussi (N) [1-0], 43° Nikolay Bodurov (B) [1-1]; 72° Håvard Nielsen (N) [2-1].
Norvegia: Ørjan Nyland
(Molde), Omar Elabdellaoui (Olympiacos), Håvard Nordtveit (Borussia
Mönchgladbach), Vegard Forren (Molde), Martin Linnes (Molde), Per Ciljan
Skjelbred (Hertha Berlino), Alexander Tettey (Norwich), Stefan Johansen (Celtic), Mats Møller Dæhli
(Cardiff) [63° Martin Ødegaard (Strømsgodset)], Joshua King (Blackburn) [58° Håvard
Nielsen (Eintracht Braunschweig)], Tarik Elyounoussi (Hoffenheim) [83° Jone
Samuelsen (Odd)]. Allenatore: Per-Mathias Høgmo.
Altre partite
Croazia
- Azerbaigian 6-0
Malta
- Italia 0-1
Classifica
Croazia 9
Italia 9
Norvegia 6
Bulgaria 3
Azerbaigian 0
Malta 0
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