domenica 18 aprile 2021

Eliteserien 2021: il 9 maggio (forse) inizia… metà campionato

Ok, con i suoi 107 mila casi totali e i suoi 708 morti complessivi (che sono sempre un’enormità, intendiamoci, ma ci sono paesi, tra cui l’Italia, che stanno molto peggio), la Norvegia non è, per fortuna sua e di chi come noi la ama visceralmente, l’epicentro mondiale della pandemia di coronavirus. Questo non esclude, e anzi per certi versi probabilmente lo implica, che non venga posta una scrupolosissima attenzione al contenimento del contagio. Col virus non si scherza, lo sappiamo bene, e anche laddove ci sono pochi casi politiche estremamente improntate al laissez-faire potrebbero procurare danni. Per questa ragione, il governo norvegese è stato in questi mesi maniacalmente pignolo nell’imporre misure estremamente restrittive per evitare che il contagio prendesse piede: ne sa qualcosa il Molde che, a causa dell’impossibilità per gli stranieri di entrare in Norvegia senza un’opportuna quarantena, è stato costretto a giocare all’estero (Spagna e Ungheria) le proprie partite casalinghe di Europa League (ed è già buono che ce l’abbiano fatto andare senza fermarlo in aeroporto…)

Il triste primato di primo giocatore infortunato dell’anno va al ventenne Emil Varhaugvik Breivik del Molde, il cui ginocchio è andato fuori uso nell’amichevole di ieri con lo Stjørdals-Blink: gli auguriamo una veloce guarigione (foto Svein Ove Ekornesvåg da www.aftenposten.no)

 

sabato 3 aprile 2021

Mondiali 2022, qualificazioni: per la Norvegia sei punti nelle prime tre partite

La nazionale norvegese di Ståle Solbakken esce dai primi tre impegni validi per le qualificazioni al Mondiale 2022 con 6 punti in tre partite, frutto di due vittorie e una sconfitta. I norvegesi, inseriti nel raggruppamento G con Turchia, Olanda, Montenegro, Lettonia e Gibilterra. Le vittorie sono giunte proprio con Gibilterra (3-0 il 24 marzo) e nella dura trasferta di Podgorica, per 0-1 ai danni del Montenegro. La sconfitta invece, formalmente in casa ma di fatto alla Rosaleda di Malaga per le limitazioni ai viaggi in ingresso imposte dal governo norvegese, è avvenuta contro una delle mine vaganti del girone, la Turchia di Senol Gunes, con un pesante 0-3. Con questi sei punti, la Norges FotballForbund è seconda nel girone, a parità di punti con Olanda e Montenegro, che godono però di una migliore differenza reti, ad una sola lunghezza dalla Turchia capolista, che nel terzo turno, dopo aver sconfitto l’Olanda all’esordio, fa tirare un sospiro di sollievo alle altre del girone pareggiando con la Lettonia, fin lì ferma a zero punti.

A Gibilterra, la nazionale norvegese scende in campo con una maglietta in difesa dei diritti umani per sensibilizzare l’opinione pubblica, in Norvegia molto interessata al tema, in merito alle violazioni che stanno avvenendo in Qatar durante i lavori di preparazione per i prossimi mondiali (foto dalla pagina Facebook della Federcalcio norvegse, Fotballandslaget)