Il Molde di Erling Moe raggiunge un nuovo traguardo storico, qualificandosi per la prima volta nella sua storia gli ottavi di finale di Europa League. Gli ex campioni di Norvegia hanno avuto la meglio dei tedeschi dell’Hoffenheim, togliendosi la soddisfazione di batterli in casa per 0-2. Un match duro, a tratti stoico, in cui gli scandinavi hanno dimostrato di saper difendere e coprire, sapendo poi colpire in ripartenza nei momenti decisivi. Diventando di fatto l’underdog, ovvero la sorpresa, assoluta di questa fase finale di Europa League.
Eirik Ulland Andersen festeggia dopo il gol dello 0-1 (Foto Uwe Anspach/Pool photo via AP)
Alla PreZero Arena di Sinsheim, le due squadre si sono presentate con il medesimo assetto dell’andata: l’Hoffenheim con il 3-4-1-2 in cui Christoph Baumgartner trequartista e il duo d’attacco Ihlas Behbou-Munas Dabbur costituisce il pericolo maggiore per i norvegesi, i quali rispondono con un 4-2-3-1 in cui Birk Risa, Sheriff Sinyan ed Erling Knudzton prendono il posto di Stian Gregersen (squalificato), Martin Bjornbak e Mathis Bolly. Già dal 5° minuto i tedeschi mostrano la loro volontà di far male, con uno schema su punizione in cui Grillitsch va vicino al gol. La prima gran parata di Andreas Linde (uno dei migliori in campo) arriva al 15° su colpo di testa dell’americano Chris Richards: lo svedese è bravo a deviare in angolo con un gran colpo di reni alla sua sinistra. Il Molde mette la testa fuori al 19°, trovando subito il gol: su ripartenza fulminea è il binario sulla trequarti a funzionare alla perfezione. Knudtzon scarica su Eikrem, che a sua volta la appoggia a Andersen che, rientrando sul destro, fulmina Olivier Baumann per lo 0-1. La reazione tedesca arriva con qualche colpo di testa, mai troppo pericoloso.
Nel secondo tempo la musica non cambia: l’Hoffenheim attacca alla disperata, il Molde si copre e cerca di reggere l’urto. Una girata al volo di Dabbur mette ansia al 48°, portando Linde ad un altro miracolo. Il Molde supera la metà campo poche volte, ma quando lo fa le trame sono interessanti. Come al 52°, minuto in cui il triangolo Andersen-Ellingsen-Haugen quasi permette a Knudtzon di marcare su un cross proveniente dalla sinistra. Qualche minuto dopo è Aursnes ad arrivare quasi a tu per tu con il portiere Baumann, su contropiede, venendo fermato da Grillitsch a pochi metri dall’area dopo un’ottima ripartenza. L’Hoffenheim fa entrare anche il bomber Andrej Kramaric, che sfiora il gol con tre tiri da fuori, uno al minuto 74 e altri due, ottimamente parati da Linde, al minuto 85 e 92. Mentre i tedeschi si sbilanciano totalmente, al 94° un gran colpo di testa di Sinyan a rinviare permette a Ellingsen di mettere in moto l’accorrente Andersen, che salta facilmente Baumann segnando il secondo gol del Molde per una vittoria e qualificazione storica.
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