Nonostante una prestazione di buon livello sotto il punto di vista mentale, fisico e tattico, il Molde esce dal Nuevo Los Carmenes di Granada con qualche certezza in più ma anche dei dubbi, sconfitto per 2-0 dai padroni di casa. Le certezze sono rappresentate dal fatto che la squadra di Erling Moe ha dimostrato, ancora una volta, di poter competere perfettamente su questi palcoscenici, esibendo non solo bravura nella tenuta difensiva ma anche intelligenza e rapidità in ripartenza ed in fase di manovra. Sfortunatamente però, nonostante la sua inesperienza, il Granada si è rivelato un avversario ostico e fisicamente perfettamente preparato, aspetto notabile soprattutto nelle battute finali del match.
Un’immagine di Granada-Molde (foto Fermin Rodriguez/AP
Photo da www.aftenposten.no)
Nel 4-2-3-1 dei norvegesi ritorna in difesa il centrale Stian Gregersen, prendendo il posto di Birk Risa, mentre sulla trequarti Eirik Hestad si riprende la zona destra del campo, preferito a Erling Knudtzon. Dall’altra parte, con uno schema a specchio, il 4-2-3-1 degli spagnoli guidati da Diego Martínez spiccano le presenze del veterano Roberto Soldado, del brasiliano Kenedy (uomo in forma nel Granada) e dell’ex Getafe Jorge Molina.
La prima parte della gara è di studio, anche se il Granada si porta in vantaggio già al 26° grazie a una folata offensiva: lancio lungo del portiere Rui Silva, abilità di Soldado nel tenere occupata la difesa avversaria, bravura di Molina nel partire nello spazio per poi battere Andreas Linde. Il Molde resta in partita, tenendo sia fisicamente che mentalmente senza rischiare eccessivamente. Lì davanti però le occasioni create sono poche, se non su qualche sviluppo di palla inattiva.
Nel secondo tempo lo spirito dei norvegesi è diverso, anche se l’espulsione di Martin Ellingsen per doppio giallo costituisce lo spartiacque tra un prima e un dopo per la prestazione degli azzurri. Prima del fatidico 71° minuto, cioè il momento del cartellino rosso, il Molde aveva infatti provato ad alzare il baricentro grazie alle qualità di capitan Magnus Eikrem in manovra e all’imprevedibilità di Eirik Andersen, uno dei calciatori più in forma in questo percorso europeo. Lì dietro, Stian Gregersen aveva assicurato coperture preventive e salvataggi incredibili, come quello su una conclusione a botta sicura di Antonio Puertas. Ma dopo essere rimasti in dieci, i norvegesi arretrano e subiscono subito il raddoppio di Soldado, al minuto 75: sponda di Molina e conclusione al volo di destro, imprendibile per Linde. Negli ultimi dieci minuti, seppur con qualche affanno, e con un Linde in versione mvp (autore di 4 parate decisive, 3 dentro l’area), il Molde tiene botta e porta a termine il match perdendo 2-0.
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