Il calcio norvegese è bello perché sa
regalare emozioni fino alla fine e perché non esiste un risultato già scritto
da qualche parte. A Bekkestua, al Nadderud Stadion, nello spareggio di ritorno
per la partecipazione alla prossima Tippeligaen tra i padroni di casa dello
Stabæk e lo Jerv, abbiamo vissuto le più disparate emozioni, il sogno che
diventa immensa tristezza per lo Jerv, convinto fino all’ultimo di poter far
valere la vittoria per 1-0 all’andata, l’angoscia che diventa gioia per lo Stabæk,
che ribalta solo nei dieci minuti finali il ko dell’andata con una doppietta di
Ohi Anthony Omoijuanfo e salva una categoria dalla quale sembrava allontanarsi sempre
di più.
Birger Meling dello Stabæk portato in trionfo dai propri tifosi dopo la vittoria sullo Jerv nello spareggio per la Tippeligaen (foto Kristian Bjerke/Stabæk media da www.stabak.no) |
Il match, come ogni finale che si
rispetti, non è molto accattivante e pieno di occasioni. Ciò che però risalta è
che comunque non si tratta del classico attacco a Fort Apache, segno che tra
Tippeligaen e OBOS la differenza è ormai minima, quantomeno al livello degli
spareggi, dove le più deboli della massima divisione incrociano le più forti
del “piano di sotto”. Lo Jerv ha una sola grande occasione nel primo tempo e
non la sfrutta allorché il tenace Eirik Haugstad di destro manda fuori di un
soffio. Dall’altra parte anche Moussa Njie non è bravo sugli sviluppi di un
calcio d’angolo e manda alto di piatto destro.
Nella ripresa, gli allenatori hanno paura nel
fare i cambi per evitare di creare squilibri interni nelle rispettive squadre,
tanto che alla fine della gara i cambi complessivi saranno solo tre (due per
gli ospiti, uno solo per i padroni di casa, indizio forse anche di scarsa
fiducia nei panchinari). Lo Jerv, forte del vantaggio dell’andata, si copre un po’ di più, inserendo oltre all’attaccante Papa Sow anche
Christoffer Myhre, che arretra leggermente il raggio d’azione dei gialli: la
pressione dello Stabæk col passare del tempo si fa sentire sempre di più. La
spinta in attacco premia i padroni di casa solo al minuto 82, quando anche i
tifosi più ottimisti iniziavano a vedersela nera: pareggia la differenza reti
Omoijuanfo, bravo a staccare su cross di Jeppe Arcantender Moe. Dopo appena tre minuti Luc Kassi parte in progressione ed arriva al limite dell’area,
dove la difesa ospite resta unita e troppo schiacciata pensando che l’ivoriano stia
per scoccare il tiro: il giocatore dello Stabæk sfrutta invece l’occasione per
scaricare su Muhamed Keita sulla destra, che mette in mezzo e ritrova ancora
Omoijuanfo di testa, che fa 2-0, ribaltando il risultato dell’andata a favore
dei padroni di casa.
Quasi tutte le oltre 4500 persone
accorse allo stadio scoppiano di gioia: i tentativi dello Jerv di riaprire i
conti, a partita ormai quasi finita, sono vani, e la partita termina così, con
una salvezza che lo Stabæk iniziava a considerare difficile da raggiungere. Finite
le feste, in casa Stabæk si dovranno comunque fare un po’ di conti, al termine
di una stagione in cui da una squadra ricca di grandi giocatori come questa era
lecito aspettarsi ben di più di una salvezza raggiunta negli ultimi minuti
dello spareggio finale. Delusione cocente invece per lo Jerv, forse ancora di
più dello scorso anno: già allora i gialli persero lo spareggio finale (contro
lo Start) ma dopo aver vinto i playoff a sorpresa ed essersi presentati all’atto
finale come outsider senza niente da perdere: stavolta invece, dopo l’ottima
stagione, i playoff vinti in scioltezza e la vittoria dell’andata, dalle parti
di Grimstad c’era la sensazione che fosse la volta buona per raggiungere la
massima divisione. E invece il 2017 per loro sarà nuovamente in OBOS-ligaen,
dove incontreranno tra gli altri anche i loro vicini di Kristiansand, ovvero lo
Start, per la rivincita della sconfitta nel derby spareggio dello scorso anno.
Spareggio Tippeligaen
30/11:
Jerv-Stabæk 1-0 (0-0)
4/12: Stabæk-Jerv 2-0
(0-0)
82°
e 85° Ohi Anthony Omoijuanfo
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