Certo, da tifosi avremmo preferito uno
scialbo 1-0 di quelli che consentono col minimo sforzo di portare a casa tre
punti; da spettatori, però, non possiamo che essere contenti dello spettacolo
fornito a Oslo da Norvegia e Svezia nella seconda giornata delle qualificazioni
a Euro 2020: pur senza deliziare quanto a contenuti tecnici, anzi con qualche
sbavatura di troppo da entrambe le parti, le due nazionali hanno infatti dato
vita a un match che pare uscito dalla penna di uno sceneggiatore di film d’avventura.
Ola Kamara libera la propria gioia dopo il gol del definitivo 3-3 alla Svezia (foto Bildbyrån da www.fotball.no) |
Lars Lagerbäck conferma il 4-4-2 visto
a Valencia con l’innesto di Mohamed Elyounoussi al posto di Stefan Johansen e di
Bjorn Johnsen per l’altro Elyounoussi, Tarik. La scelta pare pagare: dopo un
avvio di gara vivace in cui entrambe le squadre intimoriscono le retrovie
avversarie con sortite temerarie (Joshua King colpisce pure la traversa con un
colpo di testa al quarto d’ora), alla fine del primo tempo è proprio Johnsen a
raccogliere opportunista un cross dalla destra di Omar Elabdellaoui sporcato
dalla difesa svedese e trafiggere la porta ospite difesa non con la massima
efficacia dal romanista Robin Olsen.
Gara piacevole anche nella ripresa: la
Norvegia gestisce in sostanziale sicurezza, la Svezia prova a premere sull’acceleratore
per agguantare il pareggio ma si espone alle ripartenze dei padroni di casa – è
su una di queste che al 59° King ancora di testa stavolta migliora la mira e
porta la Norvegia sul 2-0.
Gara chiusa? Macché. Proprio nel
momento più difficile, la Svezia viene fuori con veemenza. Il sampdoriano Albin Ekdal colpisce un clamoroso palo dopo
un’ora di gioco, ma è solo l’antipasto di quello che succederà di lì a breve.
Dieci minuti più tardi Kristoffer Ajer stecca in area Viktor Claesson: dal
dischetto si presenta il veterano Andreas Granqvist che però si fa ipnotizzare
da Rune Jarstein, sulla cui corta respinta però nessuno dei compagni è in grado
di avventarsi più velocemente del lesto Claesson che, dopo essersi procurato il
rigore, accorcia le distanze col più comodo dei tap-in.
La Svezia continua a insistere
chiamando Jarstein a un paio di interventi provvidenziali e Lagerbäck corre ai
ripari buttando dentro Ola Kamara per Mohamed Elyounoussi, ma l’inerzia resta
appannaggio degli ospiti. E visto che la fortuna aiuta gli audaci, all’85° un
tiro non impossibile di Robin Quaison incontra la malaugurata deviazione di Håvard
Nordtveit per il 2-2.
Ma la Norvegia è in rottura prolungata
già da un po’ e non gioca più: al 90° è lo stesso Quaison, sulle ali dell’entusiasmo,
a indovinare di ginocchio da dentro l’area il gol che porta in vantaggio sul
2-3 la Svezia che venti minuti prima era sotto 2-0. Cosa sia successo alla
Norvegia in questo lasso di tempo non è dato saperlo, fortuna che i padroni di
casa non si arrendono e si buttano con tutti gli effettivi in avanti alla
disperata ricerca del gol del pari. Al 96° su calcio d’angolo arriva in area
avversaria anche Jarstein, ma a toccare la palla di testa è il neoentrato
Kamara, che beffa l’ancora una volta non irresistibile Olsen (“Sarebbe stato
meglio se in porta avessimo avuto una mucca”, ha sentenziato sardonico qualche
giornalista svedese...) e trova un se non meritato giusto 3-3.
Avremmo dovuto vincere una gara che
conducevamo per 2-0 al 70° ma avremmo potuto perdere una gara che perdevamo per
2-3 al 90°: alla fine il pari, anche se ci lascia una situazione di classifica
non incantevole in vista del secondo giro di giostra delle nazionali a giungo,
rappresenta un punto da buttare via, nella consapevolezza che la strada verso
Euro 2020 richiede prestazioni più lucide di quella vista contro la Svezia.
Qualificazioni
Europei 2020
Gruppo
F
2° giornata
26/3: Norvegia-Svezia 3-3
Malta-Spagna 0-2
Romania-Faroer 4-1
Classifica
Spagna 6
Svezia 4
Malta 3
Romania 3
Norvegia 1
Faroer 0
Nessun commento:
Posta un commento