Era un’amichevole ma se ne sono
accorti in pochi: ci sono occasioni in cui la voglia di vincere viene davanti a
tutto, e non importa se si sta giocando una finale di Champions o una sfida ai pratini
sotto casa – l’agonismo ha comunque la meglio. E questo è successo ieri a
Bruxelles nell’amichevole Belgio-Norvegia, in cui entrambe le squadre hanno
palesato una pazzesca voglia di vincere, mettendosi alla prova a vicenda con
strenuo parossismo. Il Belgio, all’ultima sfida prima di affrontare un Europeo
in cui per la prima volta nella sua storia si presenta da favorita, vuole
dimostrare che le aspettative di cui è investito non sono eccessive; la
Norvegia, prima di andare in vacanza e lasciare spazio a una competizione di
cui purtroppo è solo spettatrice, vuole far capire che nelle qualificazioni ai
Mondiali non ci starà a fare da sparring partner alle ambizioni altrui. E così
al Re Baldovino le squadre giocano con grande impegno, regalando una sfida
emozionante che rallegra ed entusiasma il pubblico che vi assiste.
La partenza è tutta di marca belga,
che sfrutta i grandi nomi presenti in roster per affondare i colpi subito al
pronti via: Romelu Lukaku ci mette appena tre minuti ad aggiustare il proprio
sinistro al veleno e a portare in vantaggio i suoi. Sembra l’inizio di un
pomeriggio da incubo per Ørjan Nyland e gli altri, che per il primo quarto d’ora
sono come in bambola, intontiti da un avversario cui sembra riuscire tutto
facile. Ma al 20° il vento cambia di colpo: Stefan Johansen, novanta minuti di
abnegazione e sacrificio per la causa norvegese, è meraviglioso nel rubare
palla sulla tre quarti e imbeccare il finalmente ispirato Joshua King che con
un tocco da biliardo indovina la sponda sul palo che beffa Thibaut Courtois e
riporta in pari gli ospiti: è 1-1.
Quello che succede da lì alla fine del
primo tempo ha dell’incredibile: la Norvegia scatena la tempesta perfetta e
mette alle corde il più blasonato avversario. I padroni di casa si trincerano
nella loro metà campo e non si sa come riescono a non subire gol a fronte delle
ripetute occasioni avversarie che in più di un frangente sembrano sul punto di
far capitolare la difesa belga. Ma all’intervallo il risultato è ancora 1-1, e
alla Norvegia quasi dispiace doversi fermare dopo una seconda metà di tempo
giocata così bene.
La ripresa parte subito forte: al 47° Kevin
De Bruyne ha un’eccezionale occasione, ma a tu per tu con Nyland, in seguito
alla respinta corta dell’estremo difensore su un bel tiro da fuori di Axel
Witsel, si fa ipnotizzare dall’estremo difensore in forza all’Ingolstadt, il
quale gli respinge nuovamente la conclusione; immediatamente, la Norvegia fa
ripartire l’azione, e in un amen Veton Berisha è al limite dell’area
avversaria, scocca un missile diretto in porta e non sbaglia: 1-2 per la
Norvegia, e primo gol di un Berisha con la maglia della nazionale.
Qua finisce il letargo del Belgio, che
ha un risveglio volitivo e determinato a produrre un assedio totale che dura in
pratica tutto il secondo tempo. Troppo forti i giocatori belgi, nonostante di
fronte abbiano una delle migliori “Norvegie” mai viste ultimamente. Eden Hazard
al 69° e Laurent Ciman quattro minuti più tardi rimettono le cose a posto, e il
Belgio, dopo calorose esultanze che dimostrano quanto fosse marcata la voglia
di vincere questa sfida, si impone per 3-2, buon viatico per gli ormai
imminenti Europei.
Adesso vacanza, un po’ di amaro in
bocca per la prestigiosa vittoria sfumata negli ultimi venti minuti c’è, ma la
Norvegia ha comunque fatto quanto era nelle sue possibilità. Quando una squadra
che all’Europeo non ci sarà non sfigura contro una squadra che l’Europeo
potrebbe pure vincerlo, la squadra che all’Europeo non ci sarà ha fatto il
massimo – e fa un bel pieno di fiducia per il futuro. In bocca al lupo per l’Europeo
alle nazionali che ci saranno, e buon divertimento a quelle che lo guarderanno
e basta!
Formazione Norvegia: Ørjan Nyland
(Ingolstadt), Jonas Svensson (Rosenborg), Even Hovland (Norimberga), Vegard
Forren (Molde), Haitam Aleesami (IFK Göteborg), Markus Henriksen (AZ Alkmaar), Ole
Selnæs (Saint-Étienne) [73° Stefan Strandberg (Krasnodar)], Stefan Johansen
(Celtic Glasgow) [76° Ruben Yttergård Jenssen (Lione)], Veton Berisha (Greuther
Fürth) [73° Iver Fossum (Hannover 96)], Joshua King (Bournemouth), Adama
Diomande (Hull) [66° Valon Berisha (Red Bull Salisburgo)]. Allenatore: Per-Mathias
Høgmo.
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