Signore e signori, fiato alle trombe:
lo strano “orologio biologico” della stagione calcistica norvegese porta alle
volte a strani paradossi, per cui capita che in pieno inverno, quando ancora un
po’ dovunque la neve ricopre l’orizzonte col suo manto rassicurante, il cielo
resta buio per gran parte del giorno e viene infiammato solo dal guizzare
miracoloso delle aurore boreali, e le squadre sono ancora rintanate “indoor” a
preparare una stagione tutta ancora da iniziare, qualcuno si trovi a giocare,
molto prima della prima gara ufficiale, la partita dell’anno. E quest’anno
siffatto paradosso tocca al Molde: con un mesetto di anticipo rispetto
all’inizio della Tippeligaen 2016, la squadra di Ole Gunnar Solskjær è chiamata
a scendere in campo nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League per
sfidare nientemeno che il Siviglia. Quindi, preparate le valigie: giovedì gara
di apertura in Spagna, con ritorno in Norvegia la settimana successiva.
Il Molde è reduce da una stagione a
due facce: deludente il cammino in Tippeligaen, che non ha portato nemmeno a
una nuova partecipazione all’Europa League, esaltante la cavalcata in Europa,
che ha portato alla vittoria del girone della seconda competizione continentale
per importanza e ad affrontare da testa di serie la sfida dei sedicesimi –
anche se il sorteggio è stato tutt’altro che benevolo. L’inverno è servito a
lavorare a un ricco mercato, anche se più in uscita che in entrata, tanto che
la squadra non pare certo più forte di quanto non fosse a fine 2015: dalle
modifiche della lista Uefa, presentate il 4 febbraio, risulta che dalla rosa
escono Tommy Høiland (svincolato), Etzaz Hussain (che ha firmato coi turchi del
Sivasspor), Ola Kamara (tornato all’Austria Vienna alla fine del prestito),
Martin Linnes (ceduto per un paio di milioni di Euro al Galatasaray), Fredrik
Semb Berge (rientrato al Brondby a fine prestito), Magne Simonsen (aggregatosi
al Fredrikstad in Obosligaen) e Harmeet Singh (che ha trovato l’accordo coi
danesi del Midtjylland), mentre vi entrano Fredrik Aursnes (mediano ventenne
proveniente dall’Hødd), Pape Paté Diouf (rientrato dal prestito all’Odd) e
Petter Strand (ventunenne ex Sogndal).
Il mercato del Molde non è di certo
finito il 4 febbraio, il rammarico è quindi di non aver tesserato in tempo per
schierarlo in Europa il vero colpo di questa sessione invernale, ossia Eidur
Gudjohnsen, la trentasettenne leggenda del calcio islandese, uno che in
curriculum vanta tesseramenti in squadre come PSV, Chelsea e Barcellona e ha
avuto allenatori come Mourinho e Guardiola. In cerca di un buen retiro dove finire degnamente una carriera da primo della
classe, l’islandese ha firmato un biennale col Molde, nella convinzione
condivisa da molti di essere molto utile alla causa dei ragazzi di Solskjær. E
lo sarà, ne siamo persuasi anche noi: peccato però che il campione islandese
l’Europa League dovrà guardarsela dalla tribuna.
Quanto al Siviglia, non c’è bisogno di
grandi presentazioni (vi dicono nulla, per esempio, i nomi di Michael
Krohn-Dehli e Fernando Llorente?): stiamo parlando della quinta classificata
dell’attuale Liga spagnola, un club blasonato e potente, in cui non è riuscito
a trovare spazio uno come Ciro Immobile che nel Molde, così come in qualsiasi
altro club norvegese, sarebbe di certo il giocatore di gran lunga più forte.
Quindi, è inutile fare pronostici: il Siviglia ha il passaggio del turno
“blindato”. Al Molde, a cui le lunghe vacanze potrebbero essere di giovamento
(è di certo più riposato degli spagnoli) ma anche e soprattutto di danno (è
altrettanto certamente meno allenato degli avversari), non resta che giocare
con la testa sgombra da ansie cercando di fare il possibile per portare a casa
una bella figura, consapevole del fatto che passare il turno è quasi
impossibile. Se poi c’è una possibilità di battere gli spagnoli, ebbene questa
sarà raggiunta soltanto giocando al massimo. Quindi tanto vale provarci.
Il Siviglia – retrocesso in Europa
League dalla Champions dopo essere stato superato da Manchester City e Juventus
nel girone – non ha mai affrontato una squadra norvegese in una partita
ufficiale; al contrario il Molde si è già confrontato in passato con il calcio
iberico, con sei precedenti in poco più di dodici mesi. Nell’agosto del 1999,
nel terzo turno di qualificazione della Champions League (nella breve epoca in
cui, trainate dai successi del Rosenborg, erano due le squadre norvegesi a
poter accedere a questa competizione), un pareggio esterno per 1-1 dopo lo 0-0
casalingo consentì a sorpresa al Molde di eliminare il Maiorca e accedere alla
fase a gironi di Champions, dove ci fu una doppia sconfitta col Real Madrid
(4-1 in Spagna, 0-1 in Norvegia). Nella Coppa Uefa successiva, nel primo turno
giocato nel settembre del 2000, il Molde fu di scena nuovamente a Madrid, ma
stavolta col Rayo Vallecano: dopo la sconfitta per 0-1 all’Aker, il pareggio
esterno per 1-1 non consentì il passaggio del turno.
Siviglia
(Spagna), Estadio Ramón Sánchez Pizjuan, 18 febbraio 2016, ore 19
Siviglia
(Spa) - Molde
Europa
League, sedicesimi di finale andata
Il sorteggio è stato infame. Sognavo un Midtjylland - Molde...
RispondiEliminaComunque il Molde non ha nulla da perdere, speriamo che i giochi rimarrano aperti dopo la sfida in Spagna.
Forza Molde!