martedì 13 marzo 2012

Aspettando la Tippeligaen 2012: compagini a caccia di gloria

Continua il nostro avvicinamento al campionato 2012, oggi parleremo delle squadre che sulla carta non sono favorite per il titolo ma che potrebbero dare una zampata a sorpresa e raggiungere traguardi imprevedibili (del resto lo stesso Molde che ha vinto l’anno scorso non godeva certo dei favori del pronostico). In questo gruppo, io (arbitrariamente, come sempre) inserisco Odd Grenland, Haugesund, Strømsgodset e Aalesund.

L'Odd Grenland perde il suo veterano Tommy Svindal Larsen che, ormai trentottenne, ha deciso di appendere le scarpe al chiodo (foto da www.aftenposten.no)


Odd Grenland – A Skien, non lontano da Oslo, il campionato non l’hanno mai vinto (la Coppa sì, però, 12 volte, le prime 11 nella preistoria, cioè fino al 1931, l’ultima invece nel 2000), e questo non sembra l’anno giusto per iscriversi all’albo d’oro, però la squadra non va sottovalutata. L’Odd Grenland è retrocesso nel 2007, è ritornato in Tippeligaen dopo un solo anno al piano inferiore, e da allora ha collezionato un quarto e due quinti posti, puntando spesso sulla qualità più del collettivo che dei singoli. E quest’anno la dirigenza sembra intenzionata a seguire questa linea, con un mercato invernale ridotto all’osso senza colpi clamorosi né in entrata né in uscita, ed una squadra che, pur nell’assenza di grandi campioni, mira ad un mix di esperienza (il trentasettenne capitano Morten Fevang su tutti, ma anche Simen Brenne e Frode Johnsen, tornato l’anno scorso nella natia Skien dopo l’esperienza in Giappone con il Nagoya Grampus prima e lo Shimizu S-Pulse poi) e di giovanni promesse (a partire dal ghanese Paul Addo e dal nigeriano George White, quarant’anni in due) che, se raggiungesse solidità, potrebbe impensierire ogni avversario. Allenatore: Dag-Eilev Fagermo.

Haugesund – Prima del 2010, l’Haugesund aveva giocato in Tippeligaen solo nel 1997, 1998 e 2000. Sia nel 2011 che nel 2012 ha collezionato però, a dispetto del suo scarso blasone, due sesti posti in classifica generale che hanno dell’incredibile, e che fanno dell’Haugesund una squadra da tenere assolutamente sott’occhio. Siamo in un porto sul mare del Nord a metà strada tra Bergen e Stavanger, e tra le duellanti del Brann e del Viking non è detto che il terzo incomodo non possa fare la voce grossa. Il mercato è stato voluminoso ma ha riguardato più che altro le seconde linee (l’unico acquisto da una squadra di Tippeligaen è stato quello di Håvard Storbæk dall’Odd Grenland). Sono rimasti però quelli che dovevano restare, ossia i giovani e forti attaccanti Nikola Djurdjic (serbo di 25 anni che l’anno scorso ha segnato 12 reti) e Alexander Søderlund (che rispetto al collega di reparto ha un anno in meno, e un gol in meno segnato l’anno passato). Squadra con più stranieri rispetto a molte altre compagini del campionato, l’Haugesund annovera in rosa pure un francese (Derek Decamps) e un canadese (Chris Pozniak), entrambi in difesa. Allenatore: Jostein Grindhaug.

Strømsgodset – A Drammen vantano un solo scudetto vinto, nel 1970, e l’anno scorso a metà stagione si era sperato, con la squadra a pieno titolo in lotta per la vittoria finale, che il sogno si potesse ripetere dopo quarant’anni. Poi in realtà le cose sono andate male e la squadra non è finita nemmeno in Europa, ma per quest’anno si può ritentare. Il ritorno in Norvegia dell’ungherese Péter Kovács (34 anni, due in meno di mister Ronny Deila) dopo un anno in Belgio (al Lierse) e l’acquisto dal Vålerenga di uno degli oggetti misteriosi del calcio norvegese come Lars Iver Strand (al Tromsø aveva fatto benissimo, conquistandosi nel 2005 pure quattro presenze in nazionale, al Vålerenga non ha giocato quasi mai: che per la squadra di Oslo, specializzata nello svalorizzare talenti, si tratti di un altro “caso-Mos”?) potrebbero dare linfa ad una squadra comunque tosta, cui i gol del giovane Ola Kamara potrebbero dare una spinta in più. Allenatore: Ronny Deila.

Aalesund – Quando l’anno scorso scrissi su questo blog che la finale di Coppa tra Aalesund e Brann era aperta, un commentatore mi scrisse sostenendo che la vittoria del Brann era praticamente “scontata”. In effetti aveva ragione lui, sulla carta non c’era storia. Ma vinse l’Aalesund, che infatti quest’anno giocherà l’Europa League, e oltretutto per la terza volta consecutiva (infatti ha vinto la Coppa già nel 2009, e nel 2010 è arrivato quarto in campionato). Attenzione quindi all’Aalesund, la vera mina vagante della Tippeligaen, squadra che non dà nell’occhio ma che può sorprendere chiunque. L’anno scorso è arrivato nono, ma poteva fare meglio. Lo trascina un animo caraibico inconsueto a queste latitudini, il giocatore simbolo è del Costarica, Michael Barrantes, e in squadra militano ben due giamaicani (Jason Morrison e Demar Phillips). Il mercato è stato incentrato per lo più sui giovani (come il nigeriano Leke James, diciannove anni), in squadra non manca qualche giocatore che sa il fatto suo (Magnus Sylling Olsen, Jo Nymo Matland, Peter Orry Larsen, l’estone Sander Post) e l’allenatore Kjetil Rekdal ha dimostrato di sapersela cavare alla grande. Non è la squadra da battere, ma saran dolori per chi la prenderà sotto gamba. Allenatore: Kjetil Rekdal.

Amichevoli notevoli disputate settimana
8/3: a La Manga (Spagna), Tromsø - Brann 1-1
Rosenborg - Torpedo-BelAZ Zhodino (Bie) 2-0
9/3: Hønefoss - GAIS (Sve) 2-0
10/3: Lillestrøm - Molde 4-5
Malmö (Sve) - Viking 1-0

Amichevoli notevoli in programma la prossima settimana
17/3: Odd Grenland - GAIS (Sve)
Stabæk - Brann
18/3: Tromsø - Lillestrøm
Viking - Rosenborg

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