domenica 17 maggio 2020

Come state? Forza: proviamo a ripartire! L’Eliteserien ufficializza il ritorno in campo a porte chiuse il 16 giugno


Ci siamo fermati. Non potevamo fare diversamente. All’improvviso, il nostro buon vecchio mondo è cambiato, ha dovuto fare a meno di tutto quelle piccole frivolezze tutto sommato inutili, ma per certi versi indispensabili per farci vivere la vita con leggerezza, per lasciare spazio alla lotta tremenda contro il famigerato coronavirus. Si è fermato tutto ciò che non è indispensabile, quindi si è fermato anche il calcio, e si è inevitabilmente fermato anche il calcio norvegese.

Il Principe Ereditario con famiglia durante la sua uscita a sorpresa in macchina per le strade di Oslo (foto NTB Scanpix da www.aftenposten.no)



Ci siamo dentro tutti, non è necessario raccontarvi qualcosa che già conoscete benissimo. Possiamo solo dirvi che in questi mesi di pandemia e quarantena abbiamo preferito il silenzio: di fronte alla tragedia, continuare a parlare di calcio norvegese ci sembrava stonato. Non perché – per fortuna – chi vi scrive abbia subito qualche conseguenza “diretta” della pandemia (in parole povere, tutte le persone che conosco stanno bene), e nemmeno per l’ovvio rispetto che tutti noi portiamo a chi in questo disastro ha perso la vita o qualche caro (il rispetto per le vittime lo avremmo portato comunque anche se avessimo dato ogni tanto qualche aggiornamento), ma semplicemente perché non eravamo dell’umore giusto per parlare di cose così leggere mentre il mondo affrontava una siffatta emergenza. E poi, come si sa, anche il calcio norvegese si è fermato: in assenza di notizie, non ci sarebbe poi stato molto da scrivere. Nonostante questo, vogliamo ringraziare tutti quei blog simili al nostro che in questo periodo hanno comunque portato avanti il loro lavoro: anche se noi non siamo stati in grado di fare come loro, li abbiamo seguiti con piacere da lettori, sono stati di conforto in questo periodo.

Adesso però qualche notizia ce l’abbiamo, e ve la dobbiamo.

A Kristiansund la festa nazionale si celebra facendosi accompagnati direttamente dal coronavirus... (foto Tor Erik Schrøder da www.aftenposten.no)

Iniziamo dalle cose importanti. Pur con 8244 casi complessivi e 232 morti, la Norvegia ha retto bene all’assalto del coronavirus, tanto che nel corso dell’emergenza italiana ha mandato una delegazione di medici in Lombardia a dare una mano (è l’unico aggiornamento che in questo periodo abbiamo messo sulla nostra pagina Facebook: un bel segnale dell’amicizia che lega i due paesi e di cui noi ci facciamo nel nostro piccolo indegni rappresentanti). La quarantena è stata osservata anche in Norvegia, anche se forse in modo un po’ meno radicale che da noi, ma adesso, sebbene il ritorno alla vita normale sia ancora lontano e le misure igieniche da rispettare non manchino, i cittadini norvegesi possono vivere la propria vita senza troppe restrizioni (di mascherine se ne vedono poche, si punta molto più che altro sul lavarsi le mani e sul distanziamento dalle persone che non si conoscono) a parte quelle sui viaggi anche all’interno del paese, che al momento sono consentiti solo per ragioni documentate. Le scuole, per esempio, sono riaperte (anche qua niente mascherine e niente distanziamento, solo un’attenzione compulsiva al lavaggio delle mani al punto che un sacco di bambini stanno lamentando dermatiti per l’uso intensivo di saponi magari non sempre delicatissimi). Oggi, 17 maggio, le celebrazioni oceaniche per la festa nazionale non si sono potute tenere, ma i cittadini sono comunque potuti scendere per strada per festeggiamenti più sobri, mentre il Principe Ereditario con la famiglia ha fatto una girata in macchina per le strade di Oslo senza annunciarla prima, in modo che per strada non si creasse troppa folla per salutare il passaggio della vettura.

Nemmeno il coronavirus ferma la voglia di questo bimbo di Oslo di divorarsi una dolce nuvola di zucchero filato (foto Olav Olsen da www.aftenposten.no)

E il calcio? Be’, come abbiamo appena detto, la Norvegia sta ripartendo dopo il black out per il virus, e non poteva certo dimenticarsi dell’Eliteserien, che sarebbe dovuta partire il 4 aprile. E abbiamo una data ufficiale per la ripartenza, vidimata da Federazione e governo: il 16 giugno. C’è stato parecchio dibattito in questi giorni su come ripartire. L’idea di utilizzare il vecchio calendario (che tra l’altro per il 16 giugno non prevedeva gare, visto che in quel periodo si sarebbero dovuti disputare gli Europei) è stata subito scartata: per venire incontro alle linee guida del governo che limitano i viaggi, si è scelto di iniziare la stagione facendo muovere il meno possibile le squadre sul territorio nazionale. Insomma, si comincia con parecchi derby... Per fare questo, si è dovuto riscrivere un calendario nuovo. Eurosport, emittente detentrice dei diritti tv, aveva proposto di suddividere le 16 squadre del campionato in quattro “sottogruppi” da quattro raggruppate per vicinanza geografica, e fare giocare tra di loro le prime sei giornate (cioè le tre di andata e le tre di ritorno), in modo da mettere le trasferte più impegnative dalla settima giornata, quando la situazione dovrebbe essere più tranquilla. L’ipotesi però è stata scartata perché Rosenborg e Molde, vicine geograficamente, avrebbero giocato sia l’andata che il ritorno nelle prime sei giornate, privando le restanti ventiquattro giornate di quello che potrebbe essere il big match di stagione... E quindi?

Quindi, scartata l’ipotesi dei sottogironi, si è scelto di scrivere le prime tre giornate su criteri geografici e poi si vedrà. Al momento, insomma, abbiamo soltanto le prime tre giornate sulle trenta previste: il resto verrà deciso dopo il 27 maggio, quando arriveranno indicazioni più precise sia dal governo, che avrà più chiara la situazione, che dall’Uefa, che quel giorno ha in programma un importante consiglio in cui decidere anche come calendarizzare la prossima stagione (potrà davvero partire in luglio come previsto quando ancora la precedente stagione non sarà ancora terminata? In Norvegia ci si crede poco, ma prima di fare un calendario particolarmente intenso nel periodo estivo vogliono essere sicuri di evitare sovrapposizioni con le competizioni Uefa). Se sarà necessario aspettare ancora un po’ per gli spostamenti più lunghi, le giornate dalla quarta alla sesta potrebbero replicare le prime tre a campi invertiti (e in tal caso avremmo davvero Molde-Rosenborg alla seconda e Rosenborg-Molde alla quinta) ma è un espediente che verrà attuato solo se non si potrà fare altrimenti.

Per il resto, non sarà semplice programmare una stagione che sarebbe dovuta finire il 28 novembre: ammesso e non concesso che il coronavirus non conceda uno spaventoso bis, i due mesi abbondanti persi a inizio stagione non potranno per ovvi motivi essere recuperati alla fine – la Norvegia non è un paese in cui si possa giocare tranquillamente a gennaio e febbraio... La stagione andrà compressa quindi nei pochi mesi a disposizione, magari senza fare quella pausa estiva che ci sarebbe dovuta essere per dare spazio all’Europeo che tanto non si disputerà (come detto prima, per avere maggiori lumi bisognerà sentire anche i progetti dell’Uefa).

A pagare la conseguenza di questo calendario fitto potrebbe essere la Coppa di Norvegia, per la quale è allo studio una formula “all’italiana” in cui le big entrano in scena agli ultimi turni. In Norvegia, che sulla Coppa e sulla sua formula tradizionale punta molto, questa soluzione non piace a nessuno, ma sarebbe solo per quest’anno per fare fronte all’emergenza. Oltretutto, il primo turno, in cui le grandi di Eliteserien vanno a fare visita a club amatoriale, oltre che per una soddisfazione sportiva serve soprattutto ai piccoli club che ospitano la partita di fare incassi da capogiro con cui sistemare il bilancio per un paio di stagioni: visto che verosimilmente si giocherà sempre a porte chiuse (e questo avverrà di sicuro per almeno i primi mesi) per quest’anno si potrebbe davvero dare un bye alle squadre di Eliteserien.

Con tutto che tra l’altro non è chiaro il destino dei piccoli club delle serie minori proprio perché non è chiaro il destino delle serie minori. Ufficialmente, in OBOS-ligaen sono rinviate le prime dieci giornate, e sembra ci sia l’intenzione di iniziare dall’undicesima, in programma il 14 giugno. Se ciò veramente avverrà, pare inevitabile procedere anche qua a un ritocco dei calendari per evitare lunghe trasferte nelle prime settimane. Per le altre categorie, invece, non si sa ancora nulla.

E c’è anche da pensare alla nazionale, che il 26 marzo a Oslo aveva in programma la semifinale degli spareggi per gli Europei e che in caso di vittoria quattro giorni dopo avrebbe ospitato la finale contro la vincente di Serbia-Scozia. Il virus ha passato un colpo di spugna su queste partite, e anche sull’Europeo stesso, riprogrammato per giugno 2021. Prima di allora questi spareggi andranno disputati, ma quando non può dirlo nessuno. Se l’Uefa vorrà giocare col pubblico, ci sarà da aspettare parecchio; se si accontenta di giocare anche a porte chiuse, i tempi potrebbero essere meno lunghi, ma non brevissimi.

Insomma, c’è tantissima carne al fuoco. Abbiamo un mesetto per prepararci al meglio, il mondo per fare in modo che si possa giocare a calcio ovunque in sicurezza, noi per raccontarlo al meglio. Speriamo che sia possibile gustarci tutto questo e che il virus non ci metta più sotto scacco. Dopo immagini come quelle della sfilata di bara che lascia nottetempo la città di Bergamo c’è voglia di tornare a una vita in cui anche il divertimento abbia un suo spazio, e c’è voglia di calcio: la Germania, ripartita nel weekend, sta provando a indicare la strada, si proverà a fare come lei. C’è voglia di calcio anche in Norvegia: nelle Far Oer, dove il virus ha colpito meno, il campionato è ripartito già da qualche settimana. Per venire incontro alla fame di pallone dei norvegesi, un’emittente norvegese ha acquistato i diritti di quel campionato di solito snobbato da tutti. E non è l’unica tv del mondo ad averlo fatto.. Ne abbiamo voglia anche noi, per cui ci sentiamo a giugno!

1° giornata
16/6: Rosenborg - Kristiansund
Odd - Sandefjord
Viking - Bodø/Glimt
Stabæk - Mjøndalen
Aalesund - Molde
Sarpsborg 08 - Vålerenga
17/6: Start - Strømsgodset
Haugesund - Brann

2° giornata
20/6: Kristiansund - Aalesund
Molde - Rosenborg
21/6: Vålerenga - Stabæk
Bodø/Glimt - Haugesund
Mjøndalen - Sarpsborg 08
Strømsgodset - Odd
Sandefjord - Start
Brann - Viking

3° giornata
24/6: Aalesund - Brann
Viking - Mjøndalen
Haugesund - Kristiansund
Stabæk - Sandefjord
Start - Molde
Odd - Vålerenga
25/6: Sarpsborg 08 - Strømsgodset
Rosenborg - Bodø/Glimt

La prima giornata del vecchio calendario
4/4: Strømsgodset - Viking
Vålerenga - Molde
5/4: Kristiansund - Start
Stabæk - Odd
Bodø/Glimt - Mjøndalen
Aalesund - Haugesund
Sandefjord - Sarpsborg 08
Rosenborg - Brann

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