Ci siamo fermati. Non potevamo fare
diversamente. All’improvviso, il nostro buon vecchio mondo è cambiato, ha
dovuto fare a meno di tutto quelle piccole frivolezze tutto sommato inutili, ma
per certi versi indispensabili per farci vivere la vita con leggerezza, per
lasciare spazio alla lotta tremenda contro il famigerato coronavirus. Si è
fermato tutto ciò che non è indispensabile, quindi si è fermato anche il
calcio, e si è inevitabilmente fermato anche il calcio norvegese.
Il Principe Ereditario con famiglia durante la sua uscita a sorpresa in macchina per le strade di Oslo (foto NTB Scanpix da www.aftenposten.no) |
Ci siamo dentro tutti, non è
necessario raccontarvi qualcosa che già conoscete benissimo. Possiamo solo
dirvi che in questi mesi di pandemia e quarantena abbiamo preferito il
silenzio: di fronte alla tragedia, continuare a parlare di calcio norvegese ci
sembrava stonato. Non perché – per fortuna – chi vi scrive abbia subito qualche
conseguenza “diretta” della pandemia (in parole povere, tutte le persone che
conosco stanno bene), e nemmeno per l’ovvio rispetto che tutti noi portiamo a
chi in questo disastro ha perso la vita o qualche caro (il rispetto per le
vittime lo avremmo portato comunque anche se avessimo dato ogni tanto qualche
aggiornamento), ma semplicemente perché non eravamo dell’umore giusto per
parlare di cose così leggere mentre il mondo affrontava una siffatta emergenza.
E poi, come si sa, anche il calcio norvegese si è fermato: in assenza di
notizie, non ci sarebbe poi stato molto da scrivere. Nonostante questo,
vogliamo ringraziare tutti quei blog simili al nostro che in questo periodo
hanno comunque portato avanti il loro lavoro: anche se noi non siamo stati in
grado di fare come loro, li abbiamo seguiti con piacere da lettori, sono stati
di conforto in questo periodo.
Adesso però qualche notizia ce l’abbiamo,
e ve la dobbiamo.
A Kristiansund la festa nazionale si celebra facendosi accompagnati direttamente dal coronavirus... (foto Tor Erik Schrøder da www.aftenposten.no) |
Iniziamo dalle cose importanti. Pur con
8244 casi complessivi e 232 morti, la Norvegia ha retto bene all’assalto del
coronavirus, tanto che nel corso dell’emergenza italiana ha mandato una
delegazione di medici in Lombardia a dare una mano (è l’unico aggiornamento che
in questo periodo abbiamo messo sulla nostra pagina Facebook: un bel segnale
dell’amicizia che lega i due paesi e di cui noi ci facciamo nel nostro piccolo
indegni rappresentanti). La quarantena è stata osservata anche in Norvegia,
anche se forse in modo un po’ meno radicale che da noi, ma adesso, sebbene il
ritorno alla vita normale sia ancora lontano e le misure igieniche da
rispettare non manchino, i cittadini norvegesi possono vivere la propria vita
senza troppe restrizioni (di mascherine se ne vedono poche, si punta molto più
che altro sul lavarsi le mani e sul distanziamento dalle persone che non si
conoscono) a parte quelle sui viaggi anche all’interno del paese, che al
momento sono consentiti solo per ragioni documentate. Le scuole, per esempio,
sono riaperte (anche qua niente mascherine e niente distanziamento, solo un’attenzione
compulsiva al lavaggio delle mani al punto che un sacco di bambini stanno
lamentando dermatiti per l’uso intensivo di saponi magari non sempre
delicatissimi). Oggi, 17 maggio, le celebrazioni oceaniche per la festa
nazionale non si sono potute tenere, ma i cittadini sono comunque potuti
scendere per strada per festeggiamenti più sobri, mentre il Principe Ereditario
con la famiglia ha fatto una girata in macchina per le strade di Oslo senza
annunciarla prima, in modo che per strada non si creasse troppa folla per salutare
il passaggio della vettura.
Nemmeno il coronavirus ferma la voglia di questo bimbo di Oslo di divorarsi una dolce nuvola di zucchero filato (foto Olav Olsen da www.aftenposten.no) |
E il calcio? Be’, come abbiamo appena
detto, la Norvegia sta ripartendo dopo il black out per il virus, e non poteva
certo dimenticarsi dell’Eliteserien, che sarebbe dovuta partire il 4 aprile. E
abbiamo una data ufficiale per la ripartenza, vidimata da Federazione e governo: il 16 giugno. C’è stato parecchio
dibattito in questi giorni su come ripartire. L’idea di utilizzare il vecchio
calendario (che tra l’altro per il 16 giugno non prevedeva gare, visto che in
quel periodo si sarebbero dovuti disputare gli Europei) è stata subito scartata:
per venire incontro alle linee guida del governo che limitano i viaggi, si è
scelto di iniziare la stagione facendo muovere il meno possibile le squadre sul
territorio nazionale. Insomma, si comincia con parecchi derby... Per fare
questo, si è dovuto riscrivere un calendario nuovo. Eurosport, emittente
detentrice dei diritti tv, aveva proposto di suddividere le 16 squadre del
campionato in quattro “sottogruppi” da quattro raggruppate per vicinanza
geografica, e fare giocare tra di loro le prime sei giornate (cioè le tre di
andata e le tre di ritorno), in modo da mettere le trasferte più impegnative
dalla settima giornata, quando la situazione dovrebbe essere più tranquilla. L’ipotesi
però è stata scartata perché Rosenborg e Molde, vicine geograficamente,
avrebbero giocato sia l’andata che il ritorno nelle prime sei giornate,
privando le restanti ventiquattro giornate di quello che potrebbe essere il big
match di stagione... E quindi?
Quindi, scartata l’ipotesi dei
sottogironi, si è scelto di scrivere le prime tre giornate su criteri
geografici e poi si vedrà. Al momento, insomma, abbiamo soltanto le prime tre
giornate sulle trenta previste: il resto verrà deciso dopo il 27 maggio, quando
arriveranno indicazioni più precise sia dal governo, che avrà più chiara la
situazione, che dall’Uefa, che quel giorno ha in programma un importante
consiglio in cui decidere anche come calendarizzare la prossima stagione (potrà
davvero partire in luglio come previsto quando ancora la precedente stagione
non sarà ancora terminata? In Norvegia ci si crede poco, ma prima di fare un
calendario particolarmente intenso nel periodo estivo vogliono essere sicuri di
evitare sovrapposizioni con le competizioni Uefa). Se sarà necessario aspettare
ancora un po’ per gli spostamenti più lunghi, le giornate dalla quarta alla
sesta potrebbero replicare le prime tre a campi invertiti (e in tal caso
avremmo davvero Molde-Rosenborg alla seconda e Rosenborg-Molde alla quinta) ma
è un espediente che verrà attuato solo se non si potrà fare altrimenti.
Per il resto, non sarà semplice
programmare una stagione che sarebbe dovuta finire il 28 novembre: ammesso e
non concesso che il coronavirus non conceda uno spaventoso bis, i due mesi
abbondanti persi a inizio stagione non potranno per ovvi motivi essere
recuperati alla fine – la Norvegia non è un paese in cui si possa giocare
tranquillamente a gennaio e febbraio... La stagione andrà compressa quindi nei
pochi mesi a disposizione, magari senza fare quella pausa estiva che ci sarebbe
dovuta essere per dare spazio all’Europeo che tanto non si disputerà (come
detto prima, per avere maggiori lumi bisognerà sentire anche i progetti dell’Uefa).
A pagare la conseguenza di questo
calendario fitto potrebbe essere la Coppa di Norvegia, per la quale è allo
studio una formula “all’italiana” in cui le big entrano in scena agli ultimi
turni. In Norvegia, che sulla Coppa e sulla sua formula tradizionale punta
molto, questa soluzione non piace a nessuno, ma sarebbe solo per quest’anno per
fare fronte all’emergenza. Oltretutto, il primo turno, in cui le grandi di
Eliteserien vanno a fare visita a club amatoriale, oltre che per una
soddisfazione sportiva serve soprattutto ai piccoli club che ospitano la
partita di fare incassi da capogiro con cui sistemare il bilancio per un paio
di stagioni: visto che verosimilmente si giocherà sempre a porte chiuse (e
questo avverrà di sicuro per almeno i primi mesi) per quest’anno si potrebbe davvero
dare un bye alle squadre di Eliteserien.
Con tutto che tra l’altro non è chiaro
il destino dei piccoli club delle serie minori proprio perché non è chiaro il
destino delle serie minori. Ufficialmente, in OBOS-ligaen sono rinviate le
prime dieci giornate, e sembra ci sia l’intenzione di iniziare dall’undicesima,
in programma il 14 giugno. Se ciò veramente avverrà, pare inevitabile procedere
anche qua a un ritocco dei calendari per evitare lunghe trasferte nelle prime
settimane. Per le altre categorie, invece, non si sa ancora nulla.
E c’è anche da pensare alla nazionale,
che il 26 marzo a Oslo aveva in programma la semifinale degli spareggi per gli
Europei e che in caso di vittoria quattro giorni dopo avrebbe ospitato la
finale contro la vincente di Serbia-Scozia. Il virus ha passato un colpo di
spugna su queste partite, e anche sull’Europeo stesso, riprogrammato per giugno
2021. Prima di allora questi spareggi andranno disputati, ma quando non può
dirlo nessuno. Se l’Uefa vorrà giocare col pubblico, ci sarà da aspettare
parecchio; se si accontenta di giocare anche a porte chiuse, i tempi potrebbero
essere meno lunghi, ma non brevissimi.
Insomma, c’è tantissima carne al
fuoco. Abbiamo un mesetto per prepararci al meglio, il mondo per fare in modo
che si possa giocare a calcio ovunque in sicurezza, noi per raccontarlo al meglio.
Speriamo che sia possibile gustarci tutto questo e che il virus non ci metta
più sotto scacco. Dopo immagini come quelle della sfilata di bara che lascia
nottetempo la città di Bergamo c’è voglia di tornare a una vita in cui anche il
divertimento abbia un suo spazio, e c’è voglia di calcio: la Germania,
ripartita nel weekend, sta provando a indicare la strada, si proverà a fare
come lei. C’è voglia di calcio anche in Norvegia: nelle Far Oer, dove il virus
ha colpito meno, il campionato è ripartito già da qualche settimana. Per venire
incontro alla fame di pallone dei norvegesi, un’emittente norvegese ha
acquistato i diritti di quel campionato di solito snobbato da tutti. E non è l’unica
tv del mondo ad averlo fatto.. Ne abbiamo voglia anche noi, per cui ci sentiamo
a giugno!
1°
giornata
16/6: Rosenborg - Kristiansund
Odd - Sandefjord
Viking - Bodø/Glimt
Stabæk - Mjøndalen
Aalesund - Molde
Sarpsborg 08 - Vålerenga
17/6: Start - Strømsgodset
Haugesund - Brann
2°
giornata
20/6: Kristiansund - Aalesund
Molde - Rosenborg
21/6: Vålerenga - Stabæk
Bodø/Glimt - Haugesund
Mjøndalen - Sarpsborg 08
Strømsgodset - Odd
Sandefjord - Start
Brann - Viking
3°
giornata
24/6: Aalesund - Brann
Viking - Mjøndalen
Haugesund - Kristiansund
Stabæk - Sandefjord
Start - Molde
Odd - Vålerenga
25/6: Sarpsborg 08 - Strømsgodset
Rosenborg - Bodø/Glimt
La prima giornata del vecchio
calendario
4/4:
Strømsgodset - Viking
Vålerenga
- Molde
5/4:
Kristiansund - Start
Stabæk
- Odd
Bodø/Glimt
- Mjøndalen
Aalesund
- Haugesund
Sandefjord
- Sarpsborg 08
Rosenborg
- Brann
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